Anche le uova di Pasqua brandizzate Chiara Ferragni, prodotte dall’azienda coratina Dolci Preziosi, sono finite nel mirino dell’Antitrust, così come il pandoro Balocco.
A darne notizia è stato lo stesso presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli, nel corso del programma “Cinque Minuti”, intervistato da Bruno Vespa.
L’autorità garante della concorrenza e del mercato sta indagando su presunte pratiche scorrette da parte dell’azienda in relazione alla vendita dell’uovo di Pasqua sulla cui etichetta si faceva riferimento al sostegno nei confronti dell’ente sociale “I bambini delle fate”.
«A gennaio l’autorità Antitrust, che ha tra le proprie competenze anche la tutela dei consumatori, ha avviato, sulla base di diverse segnalazioni, un altro caso nei confronti delle società di proprietà della signora Ferragni e di una nota azienda dolciaria» ha detto Rustichelli. Il riferimento è all’azienda Dolci Preziosi che ha sede a Corato.
«Abbiamo fatto delle perquisizioni insieme alla Guardia di Finanza – nucleo Antitrust che ringrazio del grande lavoro che fa per noi e per il paese. L’ipotesi accusatoria è in sostanza similare a quella del caso del pandoro Balocco e cioè che siano state date false informazioni ai consumatori, ai quali sarebbe stato fatto credere che acquistando le uova di Pasqua griffate Ferragni avrebbero fatto beneficenza. Vedremo l’esito, l’autorità sta facendo i suoi accertamenti» ha aggiunto Rustichelli.
Una accusa che sin da subito il titolare di Dolci Preziosi, Franco Cannillo, aveva rigettato, volendo sgombrare il campo da presunte pratiche scorrette da parte dell’azienda nella campagna pubblicitaria avviata dall’influencer Ferragni.
«Ferragni è stata pagata per aver ceduto la sua immagine. Noi abbiamo fatto una donazione, per lei non era da contratto» aveva già precisato il titolare dell’azienda di Corato, Franco Cannillo. Chiara Ferragni per quella pubblicità ha incassato un milione e 200mila euro. «Sosteniamo “I bambini delle fate”» era scritto sull’etichetta delle uova di Pasqua. «”Sosteniamo” – aveva precisato Cannillo – non vuol dire che se compri vai a sostenere la beneficenza. Significa che noi abbiamo fatto una donazione e lo comunichiamo».
Se la vendita dell’uovo non c’entrava niente con la beneficienza, non c’era bisogno di scrivere sull’incarto di questa iniziativa di sostegno; è evidente che ciò ha creato una falsa informazione per l’acquirente. A volte la beneficienza andrebbe fatta in modo discreto.
hi madonn! aaangor stù fatt?
😂😂
Ridi da solo
Sei amica della Ferragnez o dei Preziosi? Cos’è che ti disturba?
più che di disturbo parlerei di noia … questo fatto mi ha annoiato, come mi annoiano in generale i piagnistei di credenzoni che si sentono turlupinati da queste anime candide e soccorrevoli quando realizzano quanto sono stati balenghi a fidarsi di questa gente nella loro piccola, striminzita, autoassolvente carità …
povera ferragnez… ma cmi chiedo: che cosa avevano di speciale ste uova? stavano i followers pressurizzati all’interno…?
Erano preziosi soprattutto per la Ferragni