La polemica

Uova di Pasqua di Chiara Ferragni, Cannillo: «Nessun legame tra le vendite e la donazione»

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
Le uova di Pasqua pubblicizzate da Chiara Ferragni
L'azienda chiarisce alcune affermazioni del rappresentante dell'impresa sociale "I bambini delle Fate"
6 commenti 2618

Continua l’attività di Selvaggia Lucarelli nel tentativo di smascherare presunte pratiche commerciali scorrette messe in atto dalla influencer Chiara Ferragni. Dopo l’ormai noto caso del pandoro Balocco, il mirino della giornalista de Il Fatto Quotidiano è finito sulla sponsorizzazione delle uova di Pasqua prodotte e commercializzate dall’azienda coratina Cerealitalia che detiene il marchio “Dolci Preziosi”.

In particolare Lucarelli si è soffermata sulla vendita delle uova “Dolci Preziosi – Chiara Ferragni” in merito alle quali la nota influencer, sul suo blog, aveva scritto: «Le uova di Pasqua Chiara Ferragni x Dolci Preziosi sosterranno il progetto benefico “I Bambini delle Fate”». Su un articolo apparso quest’oggi sull’edizione de “Il Fatto Quotidiano”, Lucarelli ha definito tale formula «ambigua» lasciando intendere che fosse stata attuata la medesima pratica contestata dal Codacons alla Ferragni e a Balocco con una maxi multa da un milione di euro.

Franco Cannillo, proprietario dell’azienda, ai taccuini della giornalista ha chiarito: «Assolutamente non c’è stata correlazione tra le vendite delle uova e la donazione a ‘I Bambini delle Fate’. Ferragni è stata pagata per aver ceduto la sua immagine. Noi abbiamo fatto una donazione, per lei non era da contratto».

Il ricorso all’immagine di Chiara Ferragni, dunque, sarebbe stata una normale operazione di marketing alla quale non era collegato alcuno scopo benefico. D’altra parte i prezzi delle uova di Pasqua griffate è stato il medesimo di quelle senza griffe. «‘Sosteniamo’ non vuol dire che se compri vai a sostenere la beneficenza. Significa che noi abbiamo fatto una donazione e lo comunichiamo. Sensibilizziamo!» ha replicato Cannillo alle domande della Lucarelli.

Nel pezzo pubblicato sul quotidiano diretto da Marco Travaglio, Cannillo ha anche spiegato i dettagli economici dell’accordo con la Ferragni: mezzo milione di euro per la prima campagna promozionale del 2021 e 700mila euro per quella del 2022. La campagna non è poi proseguita a causa di prezzi ritenuti troppo alti dallo stesso Cannillo. L’importo della donazione dell’azienda a favore dell’impresa sociale “I bambini delle Fate“, fondata da Franco Antonello, sarebbe stato di 36mila euro in due anni.

C’è però un passaggio dell’articolo che l’azienda contesta fermamente. È quello in cui Franco Antonello afferma: «Noi abbiamo stretto un accordo con Dolci Preziosi, loro volevano scrivere che la donazione era legata alle vendite, noi ci siamo rifiutati e abbiamo permesso di usare l’espressione ‘Sosteniamo i Bambini delle fate’».

Si tratta di un passaggio cruciale dell’articolo: le dichiarazioni di Franco Antonello, infatti, lascerebbero intendere la presenza di un fine speculativo da parte dell’azienda nel pubblicizzare le uova di Pasqua con l’immagine della Ferragni. Ed è per questo che l’azienda ha voluto fare chiarezza, attraverso una nota ufficiale: «L’azienda Cerealitalia I.D. SpA si dissocia dal contenuto presente nell’articolo relativamente alle dichiarazioni del Sig. Franco Antonello, fondatore dell’ Impresa Sociale “I Bambini delle Fate”, in relazione ad una presunta volontà dell’azienda Cerealitalia di scrivere che il contributo erogato dall’azienda stessa, all’Impresa Sociale, fosse legato alle vendite delle uova “Dolci Preziosi – Chiara Ferragni”» si legge testualmente.

Una chiara smentita a quanto dichiarato dal fondatore dell’impresa sociale verso la quale Cerealitalia aveva effettuato due donazioni che vuole sgombrare il campo dalla volontà di mettere in atto una pratica commerciale non corretta. «Quanto riportato – conclude la nota non rispecchia né le volontà di Cerealitalia né quanto riscontrabile dalla documentazione che ha formalizzato i rapporti tra Cerealitalia e l’Impresa Sociale coinvolta, documentazione che non ha mai evidenziato questa correlazione».

martedì 19 Dicembre 2023

Notifiche
Notifica di
guest
6 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Pasquale
Pasquale
4 mesi fa

cosa c’è di peggio di persone che si arricchiscono, spacciandosi per paladini di diritti sociali ?????

Nicob
Nicob
4 mesi fa

La beneficenza va fatta in anonimato. Mi sembra che queste operazioni commerciali sfuttino le sfortune altrui.

franco
franco
4 mesi fa
Rispondi a  Nicob

vorrei soltanto sapere se le somme indicate dal sig.CANNILLO siano state contabilizzate fiscalmente o meno.-chiaro da ambedue i soggetti.

contabile
contabile
4 mesi fa
Rispondi a  franco

Ma secondo lei, un’azienda che fattura 40 milioni di euro e che gestisce una holding da 1 miliardo di euro con revisori, collegi sindacali ed altro, può fare operazioni a nero… da quello che leggo è evidente che lei non è mai stato in un azienda e non ha nessuna conoscenza del mondo reale

chiaro
chiaro
4 mesi fa

la colpa è nostra che andiamo dietro a questi benedetti influencer,
che peccato!!!!

GeFe
GeFe
4 mesi fa

in due anni un 1.200.000€ alla Ferragni e 36.000€ per il progetto benefico “I Bambini delle Fate … bene, ma non benissimo