«Il mutuo migliore non è quello con il tasso più basso». Pietro Todisco, uno dei consulenti mutuo più esperti, affidabili e vincenti in assoluto, esprime questo concetto come sempre in modo chiaro, diretto, trasparente. Un’affermazione, la sua, che nasce dalla conoscenza di un settore che, di mese in mese, non è mai uguale a sé stesso. Le prospettive, gli indici, gli scenari cambiano all’improvviso. E sebbene i trend si possano leggere e interpretare a medio e lungo termine, un vero professionista sa sempre come rispondere alle intemperie impreviste.
Una di queste tempeste, che aveva portato all’impennata dei tassi nel 2023, sembra essere alle spalle. Il 2024 è iniziato bene e la speranza è che prosegua meglio. Sempre però con un “allìert” bene in vista: occhio al tasso perché non è sempre tutto ciò che conta.
«In primis sono i tempi a fare la differenza – spiega Todisco, che fa parte del mondo Kiron – Conoscendo le politiche del credito della maggior parte degli istituti, mi bastano poche domande di carattere anagrafico e reddituale per capire quale banca offra maggiori garanzie di successo. Oltre ai tempi, il cliente disporrebbe di un consulente che, conoscendo molto bene la materia immobiliare e creditizia, sarebbe in grado di guidarlo senza “sorprese” finali».
Andando poi nello specifico, ecco che dietro la scelta di un mutuo c’è molto altro. Molto di più. «Non ha senso – prosegue – sottoscrivere una domanda di mutuo solo perché il tasso è il più basso. Si tratta di un risparmio apparente. In un contratto di mutuo vi sono diverse spese da sostenere e che variano da banca a banca. Ad eccezione dell’imposta statale, uguale per tutte le banche, il cliente dovrà sopportare le spese di perizia, istruttoria bancaria, assicurazione sull’immobile, preammortamento, incasso rata, gestione annua e molto altro ancora. La somma di queste spese che, come detto, sono soggettive da banca a banca, potrebbe annullare il beneficio del “tasso migliore”. L’errore più comune, ripeto, è quello di farsi abbagliare da un numero, il tasso d’interesse in questo caso, senza saper analizzare il costo totale dell’operazione». Un principio che non fa una piega, la vera ragione per cui scegliere un profilo che sappia districarsi tra i meandri della pratica mutuo.
Tutto ciò è fondamentale per un’analisi a tutto tondo e il generarsi di una vera convenienza. «Ai fini dell’ottenimento di un mutuo – conclude Todisco, operativo nelle città di Andria, Ruvo e Corato – ci sono tanti altri fattori da tenere in considerazione, quali l’anzianità di assunzione, la stabilità del datore di lavoro, il titolo di provenienza della casa».
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