L'iniziativa

«Intitoliamo una strada a Nico Cirasola». La richiesta al Comune arriva da una petizione online

Giuseppe Cantatore
Giuseppe Cantatore
Nico Cirasola
Nico Cirasola
Era originario di Gravina ma a Corato, con la nascita del Cinema Elìa, aveva trasferito un pezzo della sua vita. Ora, tramite una petizione online, proprio dalla nostra città parte la richiesta di ricordarlo in maniera imperitura
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Il Cinema Elìa
Il Cinema Elìa

È passato poco più di un mese dalla scomparsa del regista Nico Cirasola avvenuta il 3 aprile scorso, alla soglia dei 72 anni che avrebbe compiuto il 29 di questo mese. Era originario di Gravina, ma a Corato – con la nascita del Cinema Elìa – aveva trasferito stabilmente un pezzo della sua vita e della sua vasta cultura cinematografica.

E ora proprio dalla nostra città parte la richiesta – dal basso – di ricordarlo in maniera imperitura. Sulla piattaforma online change.org è infatti stata avviata una petizione per chiedere al Comune di Corato – e, in particolare, all’assessorato alla qualità urbana guidato da Antonella Varesano – di intitolare al regista pugliese una via della città.

In questo «appello alle pubbliche istituzioni della città di Corato e a tutta la comunità cittadina e imprenditoriale», il proponente Francesco Tarricone afferma: «Vogliamo che il contributo di Nico Cirasola alla cultura e al cinema della Puglia venga riconosciuto a Corato, la città che lui stesso ha scelto come sede del suo cinema. L’obiettivo è che venga intitolata una via della città a Nico Cirasola, come segno di gratitudine per il suo impegno e la sua passione per la cultura e per il cinema indipendente. Non solo. Dobbiamo creare una memoria storica affinché non venga dimenticata la sua idea di portare a Corato il Cinema Elia d’Essai, un contenitore culturale nel quale sono cresciuti e si sono formati tantissimi ragazzi.

“Una città senza cinema e teatro non è una città”. E Nico ebbe la forza di portare – insieme alla cooperativa Mediterranea Film – il cinema a Corato.  Firmare è un segno tangibile della nostra riconoscenza verso un grande maestro del cinema indipendente che ha saputo raccontare la Puglia con l’arte del nonsense e dell’ironia. Firmiamo questa petizione per intitolare una via di Corato a Nico Cirasola e rendere omaggio alla sua memoria». Per firmare è possibile cliccare qui.

Un maestro del cinema indipendente

Nico Cirasola
Nico Cirasola

Nato a Gravina nel 1951, Nico Cirasola è stato regista e cineasta pugliese che, con il suo occhio cinematografico ha saputo raccontare la Puglia ancor prima che essa diventasse una delle mete preferite di troupe cinematografiche e televisive. Un amore viscerale quello di Nico Cirasola per il cinema. Da regista ha scritto e diretto film come Albania Blues, Odore di piaggia, Da do da, Bell’Epoker e Focaccia Blues – piccolo gioiello sul conflitto tra locale e globale ambientato ad Altamura – e l’ultimo, Rudy Valentino.

A lui si deve, inoltre, la scoperta della pellicola “Grandiosa manifestazione per il primo maggio 1913 a Corato indetta dalle leghe operaie” di Cataldo Balducci, un documento girato nel 1913 con una meravigliosa storia alle spalle. «Trovai questa vecchia bobina nella cassapanca di una parente di Balducci nel 1982» raccontò Cirasola. «La pellicola era delicatissima, se l’avessi proiettata si sarebbe incendiata, se l’avessi esposta al sole si sarebbe disintegrata. Grazie al contributo di pastificio Granoro e del Comune di Corato riuscimmo a riversare il film su una nuova pellicola».

Il Cinema Elìa, una storia lunga vent'anni

Il Cinema Elìa ormai dismesso
Il Cinema Elìa ormai dismesso

In una intervista rilasciata a Lo Stradone nel 2001, Cirasola raccontò come aprì i battenti – nel lontano dicembre 1998 – il Cinema Elìa.

«Nel 1996 proiettai il mio “Odore di pioggia” in una scuola media coratinadisse il registae fui colpito dal seguito che ebbe l’evento. 200-300 persone attente e appassionate, dalle quali scaturì un bel dibattito. Quella stessa sera andai in una pizzeria con amici e intorno al tavolo discutemmo sul perché Corato non avesse neanche un cinema. Una città senza cinema e teatro non è una città. Quella sera nacque l’Elia» che esordì con “Celebrity” di Woody Allen e “Gatto nero, gatto bianco” di Kusturica.

Da quella sala sono passati nomi importanti della cinematografica italiana: Sergio Rubini, Valeria Golino, Sabrina Guzzanti, Giuliana De Sio, ma anche politici e cantautori come Franco Battiato. Riccardo Scamarcio è stato frequentatore assiduo delle sale del piccolo cinema, aperto grazie ad un grosso mutuo di 800 milioni.

Un’avventura che durò vent’anni, fino all’aprile del 2018, quando la multisala fu costretta a chiudere, nonostante il pubblico appello del regista affinché qualche imprenditore la rilevasse. Un grande rammarico per Cirasola che disse: «Speravo, fiducioso, nelle imprese culturali pugliesi, in qualche associazione o imprenditori lungimiranti ai quali cedere la fiaccola. In fondo la mia intenzione era quella di cederlo gratis. Se l’avessero regalato a me, l’avrei rilevato di corsa». E, candidamente, ammise di aver pianto quando le sale Fellini e Truffaut furono spogliate dei loro arredi.

martedì 9 Maggio 2023

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antonio musci
Antonio51
11 mesi fa

ora stiamo esagerando. Ci sono tantissimi Coratini illustri, uomini di cultura, poeti e quant’altro che potrebbero avere una strada intitolata, ma si ignorano…

carluccio
carluccio
11 mesi fa
Rispondi a  Antonio51

sì ma non hanno aperto un cinema, tra l’altro andando in controcorrente quando tutti i cinema in italia erano praticamente estinti, causa cassette vhs, fu una scommessa eroica. e comunque sì, è vero, ci sono coratini illustri, allora facciamone un elenco e chiediamo di intitolare loro strade e piazze, che obbiettivamente ce ne sono alcune che nemmeno si sa più chi era e che cosa aveva fatto il dedicatario

Pier Luigi
Pier Luigi
11 mesi fa

Giusto! A Corato abbiamo ciofeche di vie come Via Lega Lombarda o via Cesare Lombroso (non si sa perché), da poter benissimo rinominare.

Gigi Gusto
Gigi Gusto
11 mesi fa
Rispondi a  Pier Luigi

Senza dimenticare piazza Almirante (un mio intervento precedente è stato inspiegabilmente censurato dalla redazione, anche se riportavo notizie verificabili sul succitato personaggio)

elettore coratino
elettore coratino
11 mesi fa

Si potrebbe intitolare il nuovo contenitore culturale aperto dove era il cinema Elia così come detto dal sindaco in campagna elettorale. Ops scusate:non è un contenitore culturale ma un ristorante ahahahahah

Ultima modifica 11 mesi fa da elettore coratino
franco
franco
11 mesi fa

si..speravo fiducioso…si…e a corato invece non è spuntata nemmeno la speranza….