L'iniziativa solidale

Trecento “mani tese” per aiutare la piccola Aurora. La famiglia: «Ringraziamo ogni singola persona»

Giuseppe Cantatore
Giuseppe Cantatore
La piccola Aurora
La piccola Aurora
«Non ci aspettavamo tanto riscontro» racconta Vanessa, mamma della bimba di soli due anni alla quale è stata diagnosticata una leucemia. «Vorremmo ringraziare tutti, ogni singola persona, per aver contribuito». La raccolta fondi si concluderà il 20 settembre, con una cena di beneficenza
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Le mani tese sono state, forse inaspettatamente, tante. Ma ora è anche grazie a loro che Aurora ha una speranza in più. Si concluderà martedì 20 settembre, con una cena di beneficenza, la raccolta fondi avviata per supportare le cure e le necessità della bimba di soli due anni alla quale il 1° luglio scorso è stata diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta di tipo B.

Sin da subito, quando il 31 agosto la mamma della piccola ha avviato la raccolta su Facebook, le risposte sono state numerose. Alla fine, in soli 8 giorni – l’iniziativa sui social si è infatti chiusa il 7 settembre – sono stati raccolti oltre 7.700 euro, messi insieme grazie a quasi 300 donazioni. Oltre a questo, diverse attività commerciali della città hanno esposto dei salvadanai che resteranno utilizzabili fino al 20 settembre.

«Non ci aspettavamo tanto riscontro» racconta Vanessa, mamma di Aurora. «Vuol dire che stiamo a cuore a tanta gente. Molte sono state le persone che hanno donato su Facebook nel giro di poche ore e tante quelle che ci hanno contattato. Molte anche le attività che si sono organizzate per procurarsi salvadanai e targhette. Vorremmo ringraziare tutti, ogni singola persona, per aver contribuito… grazie!» tiene a dire Vanessa anche a nome del marito Leonardo.

«Io e mio marito – prosegue – abbiamo pensato a lungo prima di iniziare questa raccolta fondi e abbiamo deciso dopo tante discussioni. Lo abbiamo fatto perché vivere in questa situazione non è affatto semplice, ci siamo ritrovati catapultati in una realtà che non ci apparteneva, in cui ci siamo sentiti spaesati e terrorizzati, con spese economiche più grandi di quelle che avremmo potuto affrontare».

Intanto Aurora ha iniziato le cure. «Sta seguendo il protocollo, sta “bene” e teniamo la situazione sotto controllo grazie al supporto dei medici» dice Vanessa.

«In questi giorni abbiamo iniziato a raccogliere i salvadanai e concluderemo questa raccolta con la cena di beneficenza che si terrà martedì 20 settembre» aggiunge la mamma. «Speriamo di potervi incontrare lì quella sera per potervi ringraziare di persona e approfittare per farvi conoscere Aurora» dice rivolgendosi a tutti quelli che hanno offerto il proprio aiuto. «Chiediamo gentilmente di non salutarci con baci e abbracci perché Aurora non può avere contatti con nessuno… infatti sarà un eccezione essere lì. Un ringraziamento speciale va a Flora Roselli per essersi messa a disposizione per la produzione e distribuzione delle targhette per tutte le attività ed Elio Lafiandra per aver pensato, ideato e creato la cena di beneficenza. Tutto questo è anche grazie a voi».

La cena beneficenza si terrà martedì 20 settembre con inizio alle 21 presso “La belle vie” su via Trani Ss 378. Il ricavato sarà interamente devoluto per aiutare la famiglia di Aurora a sostenere tutte le spese per la guarigione. Nel corso della serata, il cui costo è di 25 euro, sarà ospite il comico Pino Fusco. Ci saranno anche uno spettacolo di scuola di ballo e animazione per bambini a cura di Euphoria e Group Animation. Per info e prenotazioni è possibile contattare DiLà al numero 347.9551697.

sabato 17 Settembre 2022

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franco
franco
1 anno fa

sinceramente speravo un po’ di più, ma dati i tempi ormai magri, ogni euro è benvenuto. forza AURORA

Ciccio
Ciccio
1 anno fa

Forza Piccola Aurora! Ho parenti che hanno lottato e vinto questa battaglia, il SSN si occupa delle cure, la raccolta fondi privata deve avere uno scopo ben preciso. Spero che ogni euro ricevuto sia rendicontato dalla famiglia!

Selvaggia Lucarelli ha aperto un mondo indigando sulla realtà delle raccolte fondi private, quindi più si è trasparenti più ci sarà voglia di donare per aiutare.