«Non avete colpito noi: è come se aveste colpito un bambino che non ha possibilità di difendersi e rispondere a questa vigliaccheria». A un mese dal raid che in zona Santa Lucia ha distrutto quasi due ettari di vigneto di uva da tavola proprio alle porte della vendemmia, il titolare dell’azienda agricola “La terra di Niche” rompe il silenzio e sceglie di rendere pubblica tutta la sua amarezza.
Il tendone è stato abbattuto con innegabile violenza il 9 agosto scorso. Pochi giorni fa, dopo settimane di intenso lavoro, la struttura è stata rialzata, ma il raccolto è andato perso.
«Siamo stati vittime di un atto di grande vigliaccheria che direttamente ha colpito noi ma, indirettamente, ha ferito tutto il mondo agricolo e chi, come noi, fatica con sudore nella coltivazione» afferma il titolare. «Vi assicuro che solo chi vive questo mondo può comprendere quanto possa essere doloroso un atto del genere. Lavorare la terra è come crescere un bimbo, nutrirlo giorno dopo giorno, dargli attenzione e cura e attendere con pazienza che possa dare il proprio frutto».
Gli inquirenti continuano a indagare per fare luce su quanto accaduto. «Ciò di cui siamo stati vittime avrà, forse, rallentato i nostri passi, scosso, temporaneamente, la nostra serenità – conclude il titolare ringraziando per la solidarietà e guardando al futuro – ma non ci toglierà la forza di rialzarci e alzarci ogni mattina, la voglia e la grinta di lavorare con costanza, coscienza e onestà. L’amore per la terra è più forte di qualunque ostacolo e sarà lei stessa a rispondere a questa “bassezza umana”».
Caro imprenditore le auguro di risollevarsi quanto prima.Immagino lo strazio emozionale che ha vissuto e sta’vivendo.Purtroppo c’è chi continua a perseverare e far finta che Corato sia un’paesino tranquillo.🤥🤥🤥🤥
Cara Biancaneve…Corato ormai non è più quell’isola felice di un tempo .la nostra città è perfettamente in linea con il livello di degrado e di criminalità nazionale! E sa perché??? E semplice…una volta individuati questi delinquenti…non faranno che pochi giorni di galera… perché in Italia non c’è certezza della pena!….quindi inutile fare questi commenti..che nelle righe finali si dà come sempre anche se in maniera celata a questa amministrazione! Colgo l’occasione di ricordare ad alcuni che nelle ultime elezioni comunali è stato eletto un sindaco….e non uno sceriffo!
Coda di paglia?
infatti … io invidio quei paesi in cui il capo della polizia (una, non doppia o trina), il giudice, il sindaco, il pastore (religioso) sono tutte cariche elettive e devono mantenere il loro prestigio e la loro carica con i fatti … non zo se mi spiego …
il tendone viene distrutto da bastardi, e la colpa è del sindaco. M a riuscite a ragionare o il caldo vi ha fuso il cervello
È un atto criminale effettuato per quali interessi ? Coraggio
si coraggio, coraggio … e ancora coraggio … ma se poi al coraggio non segue una risposta adeguata da parte delle istituzioni, che coraggi a fare? che magari ti becchi pure una querela per calunnia o diffamazione? questi sono danneggiamenti “simbolo” , che andrebbero perseguiti venalmente, ventre a terra. ma tra qualche mese ( circa sei x l’esattezza) si chiuderanno le indagini, con una beffarda comunicazione al denunciante, e buonanotte al secchio. che non lo sai?
Solidarietà totale a questo imprenditore coraggioso che cura e si prende cura della TERRA… per mestiere ed anche per passione… credo. E a chi si prende cura della TERRA mi sento di dire soltanto una parola: GRAZIE ❤️