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Giornata delle offerte per i sacerdoti, la Cei segnala il progetto di Don Fabrizio Colamartino

La Redazione
Don Fabrizio Colamartino durante il progetto "Come in cielo
Il parroco della Sacra Famiglia è promotore di un progetto anti-isolamento per i giovani del quartiere
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"Un grazie per il dono dei sacerdoti in mezzo a noi, questo il significato profondo delle offerte deducibili". Torna domenica 19 settembre la "Giornata nazionale delle Offerte" per il sostentamento del clero diocesano, giunta quest’anno alla XXXIII edizione e celebrata in tutte le 26 mila parrocchie italiane.

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La "Giornata nazionale delle Offerte" è una domenica di sensibilizzazione che richiama l’attenzione sulla missione dei sacerdoti, sulla loro opera e sulle offerte che sono dedicate al loro sostentamento. «Nonostante siano state istituite nel 1984, a seguito della revisione concordataria, le offerte deducibili sono ancora poco comprese ed utilizzate dai fedeli che ritengono sufficiente l’obolo domenicale; in molte parrocchie, però, questo non basta a garantire al parroco il necessario per il proprio fabbisogno. Da qui l’importanza di uno strumento che permette a ogni persona di contribuire, secondo un principio di corresponsabilità, al sostentamento di tutti i sacerdoti diocesani e che rappresenta un segno di appartenenza e comunione. Affrontare la pandemia in modo creativo restituendo al quartiere verde e memoria. Da questa considerazione ha preso il via, nell’estate 2020, il progetto “Come in cielo così in terra”, nato nella parrocchia della Sacra Famiglia a Corato per vincere l’isolamento e riprendere l’attività pastorale».

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Da un’idea di Don Fabrizio Colamartino, 35 anni, parroco da 9 in un territorio di 11mila abitanti, è nato un progetto che, in linea con le misure di prevenzione, favorisse la ricostruzione del tessuto sociale di una zona popolare, abitata soprattutto da famiglie giovani, mettendo al primo posto la conoscenza del territorio e il contrasto al degrado. Articolato in una serie di iniziative ha coinvolto, per tutto il mese di agosto 2020, i ragazzi di età compresa tra i quattordici e i diciotto anni. Giochi, cinema all’aperto, un tour archeologico e storico-artistico nell’Alta Murgia pugliese sono state alcune delle attività proposte.

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«In collaborazione con il Comune – racconta Don Fabrizio a Sovvenire, trimestrale d’informazione del Servizio Promozione Cei – e con una ventina di animatori, abbiamo scelto di ripristinare zone verdi piantumando alberi laddove mancassero: lecci, pioppi, cipressi, aceri, tigli, prugni selvatici. E poi abbiamo colorato la piazza dedicata a Don Ciccio Tattoli, primo parroco della zona. Grazie ad alcune iniziative di autofinanziamento abbiamo avviato, inoltre, un laboratorio di pittura, avviato un piccolo orto urbano di erbe aromatiche e cominciato a decorare con murales l’esterno dell’Istituto comprensivo Tattoli-De Gasperi».

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Il progetto ha coinvolto, per ragioni di sicurezza, una parte degli oltre duecentocinquanta ragazzi iscritti abitualmente all’oratorio e dei cento animatori che li coordinano, con una partecipazione di circa 30 giovani animatori e 70 ragazzi adolescenti. Suddivisi in gruppi hanno ripulito le aree prescelte dalle erbe infestanti, scavando le buche a mano e innaffiando gli alberi di notte con secchi e annaffiatoi, per sopperire all’assenza di fontane. Si sono dedicati a laboratori di pittura realizzando un murales che ha valorizzato il muro di cinta dell’Istituto De Gasperi. Sotto la guida di un pittore di Corato, Francesco Pio Marcone, i giovani hanno dipinto in stile geometrico le foglie dell’uva che danno il nome alla via Lago di Viti.

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«Un laboratorio educativo declinato nella ricerca del bello – aggiunge Don Fabrizio – nel rispetto del bene comune, nella responsabilità verso il creato e volto a valorizzare il quartiere». Il bilancio estremamente positivo della prima edizione ha indotto il Don a replicare l’iniziativa anche durante l’estate 2021. No filter è il nome del nuovo progetto, che promuove il ritorno all'essenza, alla natura spontanea e senza filtri. Sviluppato con modalità analoghe a quelle dello scorso anno ma con l’aggiunta di brevi momenti di catechesi, per un «recupero creativo – conclude don Fabrizio – dei percorsi per l'iniziazione cristiana grazie ad un’équipe formativa di circa 60 persone (catechisti adulti, giovani e adolescenti) e 300 ragazzi, divisi in diverse fasce d'età, dagli 8 ai 15 anni».

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domenica 19 Settembre 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 3:16)

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Angela
Angela
2 anni fa

Bravo, Don Fabrizio, sei un grande!!
E bravi a tutti quei ragazzi che hanno eseguito i diversi progetti!

Ilaria
Ilaria
2 anni fa

Complimenti, don Fabrizio! La tua è una grande capacità, quella di essere da collante di tutta la comunità della “Parrocchia Sacra Famiglia “.Grazie!

Franco
Franco
2 anni fa

Un tempo i sacerdoti si occupavano e preoccupavano, con maggiori risultati, della fede e della teologia invece che di ecologia.

giuseppe scaringella
peppino scaringella
2 anni fa

Complimenti ( dovuti e meritati) al Promotore del Progetto e a tutti i generosi Collaboratori che ne hannio reso possibile lo sviluppo, sottoponendosi a sacrifici e rinunce di varia natura.L'idea del Progetto e la sua realizzazione sono finalizzati a lievitare senso civico nella Comunità del quartiere e rappresentano la “DIMENSIONE SOCIALE” della fede religiosa. BRAVISSIMI. Costruiamo oggi il FUTURO.