Veronica Peyrone assieme ai carabinieri invitati alla sua seduta di laurea. Alla sua destra Eleonora Grammatica
La storia

Si laurea e invita i carabinieri che l’hanno salvata dalla droga. Tra loro una coratina

Francesco De Marinis
Francesco De Marinis
La 26enne Eleonora Grammatica era tra i quattro carabinieri invitati da Veronica Peyrone e da sua mamma Governa alla seduta di laurea
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Una bellissima storia di riscatto e gratitudine arriva da Urbino, nelle Marche. Veronica Peyrone, 27 anni, si laurea in Scienze dell’Educazione all’Università di Urbino e, nel giorno della proclamazione, sceglie di avere accanto a sé i suoi angeli custodi: i carabinieri della stazione di Brecce Bianche di Ancona che l’hanno aiutata ad uscire dalla tossicodipendenza.

Nell’aula magna della “Carlo Bo”, oltre a parenti e amici, c’erano anche l’appuntato Leuzzi, il luogotenente Caiazzo, il maresciallo maggiore Nutricati e il carabiniere Eleonora Grammatica, coratina 26enne. Sono stati loro a supportare Veronica nel lungo percorso di riabilitazione che ha portato la giovane ad uscire dal tunnel delle sostanze e a conquistare un traguardo importante come quello della laurea.

A invitare i militari alla seduta di laurea è stata la mamma di Veronica, Governa, con una mail toccante arrivata alla stazione del quartiere anconetano. «Voi avete partecipato attivamente alla costruzione di questa rinascita, eravate lì proprio nei momenti più drammatici», scrive.

Un dramma nato otto anni fa, come riporta il Resto del Carlino che ha intervistato mamma Governa. Veronica ha 19 anni ed è una studentessa modello. All’improvviso cambia atteggiamento, inizia a rispondere male, a non tornare a casa e a venire inghiottita dalla dipendenza. La famiglia prova a rivolgersi a medici e professionisti, senza riuscire a trovare una via d’uscita. Fino a quando mamma Governa contatta i carabinieri che la indirizzano verso la soluzione giusta. Veronica finisce in comunità e qui, seguita dalle persone giuste, riesce a dire basta e a riprendere in mano la propria vita.

In questo cammino, tortuoso e difficile, i carabinieri della stazione di Brecce Bianche sono sempre stati accanto a Veronica e alla sua famiglia.  «Persone stupende – racconta Governa al Resto del Carlino – sempre attente a quello che succedeva. Mi hanno aiutata a capire dove rivolgermi, un passo importante perché spesso quando ti accadono certe cose fai fatica a imboccare la strada giusta, ma non bisogna fermarsi e nemmeno vergognarsi di chiedere».

 

 

 

lunedì 15 Aprile 2024

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carluccio
carluccio
15 giorni fa

una bella storia, da raccontare a tutti quelli che oggi vorrebbero liberalizzare le droghe c.d. leggere, ma che sempre droghe sono. complimenti e congratulazioni!

Ss ss
Ss ss
14 giorni fa
Rispondi a  carluccio

Mi trovi d’accordo.la droga e ‘ merda.!!!!Conosco tanti bravi ragazzi a Corato caduti in questo vortice che trascina le famiglie.Queste ultime diventano complici alla fine.Speriamo di leggere che anche a Corato i carabinieri o la polizia siano autori di storie simili.

nerdrum
nerdrum
14 giorni fa

i carabinieri, una delle poche garanzie che abbiamo in italia! ➕️ carabinieri ➖️ onorevoli… e questa nazione volerà.

Massimo
Massimo
10 giorni fa

Che bella storia!!