Iniziano i riti della Settimana Santa
Fede e pietà popolare

Iniziano i riti della Settimana Santa, le novità: i bambini protagonisti nella processione dell’Addolorata

Un altro elemento di rilievo delle processioni di questo Venerdì Santo saranno le due nuove marce funebri composte dal maestro Gennaro Sibilano. Tutti i dettagli e i percorsi. Per visualizzare gli itinerari è possibile anche scaricare il pdf
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Per fede e tradizione, la Settimana Santa è il momento della penitenza e della preghiera, ma anche della pietà popolare. Con i suoi riti e i suoi culti, questo periodo unico nel suo genere vivrà i momenti più intensi da oggi sino a sabato.

Il raccoglimento e la preghiera iniziano il Giovedì Santo con il rito della “Reposizione“. Ogni parrocchia allestisce il “repositorio”, chiamando a sé tutti i fedeli per un momento di preghiera. Si perde nei meandri del folklore e della superstizione, ma non certo della cristianità, l’errata concezione di visitare i repositori (comunemente definiti sepolcri) in numero dispari. Ne basta anche solo uno.

Alle 5 di domani, Venerdì Santo, quando il buio avvolgerà ancora la città, l’Addolorata – prima delle tre processioni solenni – varcherà il portone della chiesa di San Giuseppe per iniziare il suo lungo pellegrinaggio per le strade della città. Sempre domani dalla parrocchia San Giuseppe, alle 18, prenderà invece il via la processione dei Misteri. Sabato 30 marzo alle 6.50, dalla parrocchia Santa Maria Greca, si avvierà infine la processione della Pietà.

Cliccando qui è possibile consultare tutti i dettagli sulle processioni a cominciare dai percorsi. Per visualizzare gli itinerari, è possibile anche scaricare il pdf.

Le novità non mancano. «Subito dopo l’uscita dell’Addolorata – spiega il Priore della Confraternita San Giuseppe, Benedetto Antonio Calvi – percorreremo, per la prima volta, anche via Del Prete, stradina parallela alla parrocchia San Giuseppe. Poiché a quell’ora sarà ancora buio e le luci della pubblica illuminazione saranno spente, alcuni confratelli posizioneranno diversi lumini in modo da creare quella luce soffusa e quell’atmosfera tipica delle nostre processioni penitenziali.

I bambini – prosegue il Priore – saranno i veri protagonisti della processione penitenziale dell’Addolorata di questo Venerdì Santo. Uno dei tre momenti di preghiera in programma lo vivremo alle ore 8:40 circa dinanzi all’asilo nido comunale “Belvedere”. Sarà presieduto da don Vito Martinelli e animato dal personale dell’asilo e dai bambini che lo frequentano i quali doneranno un cartellone raffigurante un cuore con all’interno le impronte delle loro mani come segno della loro carezza alla Vergine Addolorata.

Dopo l’esperienza positiva vissuta l’anno scorso anche quest’anno ho voluto rivolgere ai bambini che frequentano il catechismo presso la parrocchia San Giuseppe l’invito a partecipare alla processione dell’Addolorata. Essi si uniranno a noi alle 9:30 circa quando la processione raggiungerà via Castel Morrone e la animeranno fino al rientro. Essi, infatti, compiranno un gesto simbolico ma dal profondo e importante significato: sull’esempio della Veronica che incontrò Gesù sulla via verso il Golgota e, incrociando il suo sguardo, gli asciugò il volto, così ciascun bambino, durante il percorso, incrocerà lo sguardo di Maria Addolorata e asciugherà simbolicamente le sue lacrime donando un fazzoletto bianco. Il gesto sarà preceduto da un pensiero che ogni bambino rivolgerà all’Addolorata.

Ritengo sia fondamentale, oggigiorno, coinvolgere sempre più i bimbi e i ragazzi per far sì che essi possano apprezzare i nostri riti della pietà popolare per poi, magari, prendere in considerazione l’idea di viverli in prima persona diventando confratelli o consorelle. Così facendo sarà possibile tramandare alle future generazioni queste nostre secolari tradizioni religiose. Mi auguro che questa loro partecipazione, che avviene per il secondo anno consecutivo, diventi una nuova tradizione del Venerdì Santo coratino e si rinnovi nel tempo. Ringrazio il gruppo liturgico e le catechiste della parrocchia San Giuseppe che hanno accolto con entusiasmo la proposta e con la loro collaborazione e disponibilità l’hanno resa fattibile. Colgo l’occasione per lanciare un appello a tutti i genitori: accompagnate i vostri bimbi a vedere le processioni della Settimana Santa».

Un altro elemento di rilievo delle processioni di questo Venerdì Santo saranno le due nuove marce funebri composte dal maestro Gennaro Sibilano che sono state eseguite, per la prima volta, durante il concerto tenutosi lo scorso 10 marzo in chiesa Matrice.

«Desideriamo far nascere una nuova tradizione. Da questo Venerdì Santo – annuncia il Priore Calvi – la nuova marcia funebre dal titolo “Venerdì Santo a Corato” sarà la marcia che darà inizio alla processione dei Misteri. Sarà eseguita a piè fermo sul piazzale antistante la parrocchia e accompagnerà l’uscita delle varie statue. L’altra nuova marcia dal titolo “A Gesù morto” sarà eseguita, sempre a piè fermo, nel momento in cui il simulacro seicentesco di Gesù morto varcherà il portone della chiesa di San Giuseppe per iniziare il suo lento e lungo cammino per le vie della città. Entrambe saranno dirette proprio da colui che le ha scritte, ossia il M° Gennaro Sibilano che ringrazio di cuore per aver accolto l’invito.

Nel contempo – continua Calvi – sempre nel segno della tradizione, da questo Venerdì Santo le due marce coratine scritte nel secolo scorso dai Mm° Miglietta e Vilella saranno eseguite, in occasione della processione dei Misteri, durante il percorso a luci spente nelle vie del centro storico. Nello specifico, considerato l’itinerario di quest’anno, la marcia “Pensiero funebre” del M° Miglietta la ascolteremo in piazza Di Vagno, mentre “Dolore di madre” del M° Vilella nel tratto compreso tra Via Gentile e Piazza Sedile. Resta confermato, come già avviene da qualche anno, che la marcia dedicata all’Addolorata dal titolo “Marie ad pedem crucis” del M° Sibilano verrà suonata, al mattino, negli ultimi metri del percorso quando la processione, alle ore 10:20 circa, percorrerà Piazza Simon Bolivar per poi fare il suo ingresso nel piazzale della chiesa».

Come sempre, i cittadini dovranno essere attenti a rispettare i provvedimenti relativi ai parcheggi.

Con l’ordinanza dirigenziale 53 pubblicata il 26 marzo, il Comandante della Polizia Municipale ha infatti adottato una serie di provvedimenti relativi alla circolazione stradale in occasione delle processioni penitenziali della Settimana Santa. Su tutte le strade interessate dal passaggio delle processioni, infatti, vige il divieto di sosta e circolazione per il tempo necessario al passaggio dei rispettivi cortei processionali, mentre nella zona limitrofa alla parrocchia San Giuseppe è stata predisposta anche la rimozione coatta dei veicoli.

«Esorto tutta la cittadinanza – conclude il Priore Calvi – a rispettare l’ordinanza emessa e a non parcheggiare le autovetture nelle vie interessate dal passaggio della processione per il tempo necessario a percorrerle. Specialmente nelle vie strette, il parcheggio delle auto rende difficoltoso il passaggio delle due processioni. Devo, con rammarico, ricordare che lo scorso anno, al mattino, a causa del parcheggio maldestro di un’autovettura siamo stati costretti a deviare il percorso della processione. Mi auguro che ciò non si ripeta anche quest’anno».

giovedì 28 Marzo 2024

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carluccio
carluccio
30 giorni fa

i bambini con il pappafico è una cosa orribile.
i bambini devono andare a viso scoperto.
sempre.

nerdrum
nerdrum
30 giorni fa
Rispondi a  carluccio

si chiama buffa e nn pappafico. il commento rivela l’ignoranza sulle tradizioni dei riti della settimana santa ed ancor più il perché della buffa, che al tempo delle misericordie voleva impedire a chi riceveva un opera di carità di riconoscere il suo benefattore. questa è la tradizione. i bambini con la buffa? imparano, e questa cosa gli viene spiegata. il pappafico… a carnevale. buona pasqua.

carluccio
carluccio
29 giorni fa
Rispondi a  nerdrum

buffa o pappafico o come la volete chiamare in realtà serviva ai penitenti, cioè a coloro che si assoggettavano alle fatiche e alle sofferenze di una processione, specie se costoro erano persone di lignaggio o comunque notabili, a non farsi riconoscere dal volgo nel momento appunto della penitenza, ne avrebbe altrimenti risentito la loro importanza e il loro senso di superiorità.. quella della carità anonima è una giustificazione a latere.
comunque , quale che sia l’origine di questo cappuccio, sui bambini è semplicemente orribile., inguardabile.
e mi meraviglio dei genitori che permettono questa cosa.
per il resto, fate come vi pare …

Il grillo parlante
Il grillo parlante
29 giorni fa
Rispondi a  carluccio

Sono assai d’accordo con Carluccio: i bambini, devono essere bambini (allegri e spensierati) e nulla hanno a che fare con i pappafichi… nome esatto, altroché.

Giovanna66
Giovanna66
29 giorni fa

Sono felice per questa idea di coinvolgere i bambini..nei riti della settimana santa…… complimenti giovane priore della confraternita di San Giuseppe!

Annalisa
Annalisa
29 giorni fa

Si ma bisogna portare i bambini alle processioni come facevano le nostre mamma non trasformare le processioni in una roba per bambini.

carluccio
carluccio
28 giorni fa
Rispondi a  Annalisa

quoto assolutamente.
ben detto.