Si allarga la rete regionale dei punti di facilitazione digitale, spazi pubblici dove i cittadini possono familiarizzare con i servizi online grazie all’aiuto di “facilitatori”, o anche utilizzare in autonomia la Rete per gestire le attività del sistema pubblico e privato.
A Corato sono già previsti 8 punti di facilitazione digitale, ma al momento ne sono attivi 3: all’Ambito di Corato in Comune (piazza Marconi 12, aperto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14.30 e il giovedì pomeriggio anche dalle 15 alle 18.30); al Centro per l’impiego (via Martiri di via Fani, aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30 e il martedì anche dalle 15 alle 16.30) e al Museo della Città e del Territorio (via Trilussa 10, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, e il martedì e giovedì anche dalle 16 alle 18)
La Regione ha pubblicato il secondo avviso pubblico per manifestazione d’interesse, rivolto ai Comuni capofila e ai consorzi degli ambiti territoriali sociali, per realizzare altri 9 punti di facilitazione digitale. Il progetto complessivo ne prevede 231 in totale, sia fissi sia itineranti, da attivare su tutto il territorio regionale. L’obiettivo è raggiungere, entro il 2025, una popolazione di 183mila pugliesi fra i 18 e i 74 anni, per rafforzare le competenze digitali e supportare le fasce della popolazione a maggior rischio di emarginazione a causa dell’impossibilità o difficoltà di accesso ad Internet. L’iniziativa rientra nel piano operativo della misura 1.7.2 del Pnrrr (Rete di servizi di facilitazione digitale) destinata a favorire l’uso autonomo, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, il pieno diritto di cittadinanza digitale da parte di tutti e semplificare il rapporto con la pubblica amministrazione. Alla Puglia sono stati destinati 10 milioni 178mila euro.
Prima avviano, senza che nessuno l’abbia chiesto, la rivoluzione digitale che doveva servire a facilitare l’accesso, ma poi sono costretti ad aprire centri per facilitare la facilitazione che non facilita affatto. Un vero certo circuito…