close
«Stai zitta!», D'Imperio sbotta contro D'Introno. Gli avversari: «Si dimetta»
Lo scontro in consiglio comunale

«Stai zitta!», D’Imperio sbotta contro D’Introno. Gli avversari: «Si dimetta»

Show dai banchi della maggioranza. Mazzone prova a spegnere il fuoco
16 commenti 4166

«Stai zitta!». Michela Murgia ha dedicato al significato prevaricante di queste due parole un libro di successo considerandolo un imperativo da evitare per liberare il linguaggio dall’aggressività della sopraffazione verbale.

«Stai zitta!» è l’imperativo usato dal consigliere di maggioranza Giulio D’Imperio (Demos) dai banchi del consiglio comunale, verso la sua collega Nadia D’Introno (Partito Democratico), rea di aver iniziato a manifestare disappunto rispetto ai contenuti dell’intervento dello stesso D’Imperio. Si parlava della querelle interna al Partito Democratico, del disequilibrio delle linee politiche adottate dai due consiglieri che rappresentano il partito.

Senza mezze parole D’Imperio, interrotto nell’enfasi del suo discorso, ha messo a tacere la collega Dem provocando le ire della presidente del consiglio comunale Valeria Mazzone che ha stigmatizzato l’accaduto e immediatamente tolto la parola al consigliere. D’Imperio si è poi scusato con la consigliera D’Introno e con l’assise intera per i toni scomposti assunti, richiamando tuttavia episodi precedenti in cui la stessa D’Introno avrebbe mancato di rispetto nei confronti dei consiglieri usando epiteti poco convenienti.

Le scuse non sono riuscite a spegnere le polemiche. Anzi, per un certo verso, le hanno alimentate. Mentre in consiglio comunale si discuteva del bilancio di previsione, sui social network impazzava la discussione, si rincorrevano commenti sull’accaduto, si generava il dibattito al quale partecipavano anche consiglieri comunali ed esponenti dell’amministrazione. Quell’infelice imperativo adottato dal consigliere D’Imperio è diventato immediatamente un caso politico.

close
">
Le scuse del consigliere D'Imperio

Giovani Democratici: «D'Imperio si dimetta»

Tra le voci di condanna alle parole di Giulio D’Imperio la prima a farsi sentire è quella dei Giovani Democratici che hanno fatto quadrato attorno alla capogruppo Dem in consiglio comunale. Dura la reazione, culminata nella richiesta di dimissioni del consigliere di Demos.

«Le parole del consigliere D’Imperio non sono degne di un Consiglio Comunale e non sono degne di un rappresentante delle istituzioni. Come Giovani Democratici stigmatizziamo i pesanti insulti rivolti alla Consigliera Nadia D’Introno chiedendo le dimissioni del consigliere dal suo incarico. In un paese civile la richiesta di dimissioni l’avrebbe dovuta avanzare il Sindaco coralmente con i vari segretari delle forze politiche» hanno scritto in una nota i giovani del Pd.

«Tali parole offensive non solo denigrano la dignità della persona, ma danneggiano gravemente l’integrità delle istituzioni democratiche ed il clima paritario che dovrebbe essere promosso in ogni ambito della società. Soprattutto nella massima assise cittadina. Le dichiarazioni del consigliere D’Imperio sono del tutto inaccettabili e non possono essere tollerate in un contesto politico che dovrebbe essere caratterizzato dalla civiltà. Rivolgersi con “stai zitta” ad una Consigliera Comunale è un atto vergognoso e indegno di un rappresentante eletto, che dovrebbe essere impegnato, come da programma di governo, nella promozione dei valori di equità» aggiungono.
E concludono: «La permanenza in Consiglio Comunale di individui che manifestano tale disprezzo e mancanza di rispetto nei confronti delle donne è incompatibile con l’incarico pubblico che questa persona riveste. Chiediamo a tutte le forze politiche di unirsi al nostro appello».

Sud al Centro: «D'Imperio inadeguato, si dimetta»

Anche il gruppo politico Sud al Centro, partito di opposizione, è intervenuto nella questione con la categorica richiesta di dimissioni del consigliere D’Imperio.

«Davanti al gravissimo atto di oltraggio compiuto dal consigliere D’Imperio contro la consigliera Nadia D’intorno non può non esprimersi tutto il disgusto per l’indegno spettacolo offerto nella sala consiliare. Auspichiamo che l’autore del gesto, vista la inadeguatezza nel frequentare un ambiente in cui deve regnare il rispetto nei confronti di tutti, scelga di presentare le sue dimissioni dalla carica di consigliere» hanno scritto in una nota gli aderenti al partito.

E in conclusione rilevano l’assenza di un intervento in merito del sindaco: «Alla consigliera D’introno esprimiamo tutta la nostra solidarietà per il grave attacco subito. Infine, una nota di biasimo rivolgiamo al Sindaco che non ha speso una parola di scuse sull’episodio. Non ha sentito il dovere di difendere la vittima di un così becero attacco. Veramente una brutta pagina scritta da coloro che si professano fautori della inclusività e tolleranza».

Direzione Corato: «Comportamento sessista e inappropriato»

Anche i componenti di Direzione Corato hanno stigmatizzato l’accaduto, rendendo atto alla presidente Mazzone di essere intervenuta nello stigmatizzare il comportamento assunto dal consigliere D’Imperio.

I consiglieri di Direzione Corato, inoltre, rivelano anche ciò che è accaduto a microfoni spenti: «C’è stata una  immediata, veemente reazione della presidente Mazzone che ha  stigmatizzato l’accaduto e tolto la parola a D’Imperio che ha continuato il suo momento di follia mandando a quel paese la Presidente (ma fa ce vu!), anch’essa donna! Il sindaco si è guardato bene dal mostrare solidarietà alla consigliera D’Introno, e addirittura l’altra consigliera donna (Antonella De Benedittis, ndr) ha sostanzialmente giustificato l’accaduto evocando presunti comportamenti inappropriati della D’Introno in tempi precedenti, e lo stesso ha fatto il consigliere Di Bartolomeo» ricostruiscono.

«Tutti belli e compatti quando, a chiacchiere, si tutelano le donne, si fanno manifestazioni e dichiarazioni contro la violenza sulle donne eccetera; ieri, nei fatti, abbiamo visto come è andata. Le scuse a denti stretti del consigliere D’Imperio, che comunque si è autogiustificato “a metà”, non tolgono nulla alla inaccettabile violenza del suo comportamento» aggiungono.

E concludono: «Condanniamo fermamente il comportamento del consigliere D’Imperio, sessista ed assolutamente inappropriato, condanniamo l’inerzia del sindaco e di quanti hanno in qualche modo giustificato l’ingiustificabile, ed esprimiamo totale e forte solidarietà alla consigliera D’Introno».

Il segretario Dem Quercia: «No alla censura verbale»

Anche il segretario del Partito Democratico Giuseppe Quercia, seppur da tempo in attrito con la consigliera D’Introno di cui non condivide le posizioni assunte in consiglio comunale, ha voluto fornire il proprio messaggio di solidarietà nei confronti della collega di partito.

«Il segretario del circolo di Corato del Partito Democratico stigmatizza l’avvenimento verificatosi durante il consiglio comunale di ieri sera. La tensione della discussione e l’esasperazione per contrasti dialettici non devono sfociare nella censura verbale» scrive Giuseppe Quercia.

«Ho preso atto dell’intervento opportuno della Presidente del Consiglio e delle immediate pubbliche scuse di chi ha usato un tono non consono al luogo deputato al libero confronto democratico. La consigliera D’Introno figura tra gli iscritti al Partito Democratico, sebbene nelle espressioni di voto non si coordini ne con l’altro consigliere Addario nè con il Direttivo, assumendo decisioni a titolo personale» non dimenticando di esprimere il suo plauso per l’approvazione del bilancio nella seduta di consiglio comunale.

Articolo 49: «Si è provato a giustificare l'ingiustificabile»

Anche il movimento civico “Articolo 49” è intervenuto nel merito della vicenda, spostando però l’attenzione sul tentativo da parte di alcuni esponenti della maggioranza di giustificare l’impeto del consigliere D’Imperio.
«Nel corso del consiglio comunale di ieri, un consigliere ha messo a tacere una collega consigliere con un perentorio “Stai Zitta!”. Episodio violento, deplorevole, intollerabile. Ma c’è di peggio. Il tentativo goffo, viscido, laido di motivare, giustificare, comprendere la violenza di quelle due parole» si legge in un post pubblicato sulla pagina ufficiale del movimento.
«Lo fa il consigliere imbarazzato nel chiedere scusa, ma, peggio ancora, lo fanno alcuni suoi colleghi consiglieri, alcuni aficionados dell’amministrazione comunale inondando il web di messaggi e post che ricordano accadimenti passati che mitigherebbero lo scivolone di ieri sera. La pericolosità di quel “però”, di quel tentativo maldestro di giustificare l’ingiustificabile, ci preoccupa molto più del gesto stesso del consigliere» aggiungono.
E continuano: «Inutile negare che il pensiero corre veloce alle innumerevoli storie di violenza in cui per il carnefice c’è sempre un però che giustifica la violenza stessa. L’ho picchiata però lei mi tradiva. Non ci sono giustificazioni e a nulla servono marce, fiaccolate e pellegrinaggi se poi all’atto pratico non si è capaci di riconoscere un errore senza se e senza ma».
E concludono: «Bene ha fatto la Presidente del Consiglio ad interrompere il consigliere delirante, malissimo ha fatto il Sindaco a non stigmatizzare l’accaduto con la stessa intensità con cui lo vediamo partecipare a tutte le iniziative contro ogni forma di violenza. La nostra solidarietà alla consigliera Nadia Gloria D’Introno».

mercoledì 6 Marzo 2024

Notifiche
Notifica di
guest
16 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
guido rossi
guido rossi
1 mese fa

vedendo la registrazione in qualche modo la signorina andava interrotta perchè non era il suo turno di parlare. Ora non si deve fare un processo solo perche è donna. Se era uomo avrebbe detto stai zitto perche in qualche modo doveva continuare a dire il suo discorso . Non vedo un attacco alla parità di genere boh è tutto un pretesto per fare casino

Ultima modifica 1 mese fa da guido rossi
nerdrum
nerdrum
1 mese fa

“stai zitta” di michela murgia, in libreria al costo di 11 euro. senza che tutti si affannino a spiegare, condannare, giustificare, solidarizzare, interpretare… leggete questo breve saggio e troverete le motivazioni a simili comportamenti. naturalmente, nello specifico, la faccenda si amplifica x il contesto in cui è avvenuta.

carluccio
carluccio
1 mese fa
Rispondi a  nerdrum

a questo punto può darsi che il consigliere d’imperio si stesse producendo in una dotta citazione …

Antonio.m
Antonio.m
1 mese fa

un vero e proprio atto di bullismo, la cosa più assurda è che sia accaduto fra membri della stessa maggioranza. Ora tutti quelli della sinistra che si riempiono la bocca contro la violenza sulle donne dove sono finiti?

Ss ss
Ss ss
1 mese fa
Rispondi a  Antonio.m

Io vedo tanti genitori,maestre di asilo
e altre figure importanti comportarsi da bulli.Al di fuori del contesto lavorativo.Non oso immaginare all’interno..E che dobbiamo fare…Non vi lamentate quando i vostri figli diventano belve!

carluccio
carluccio
1 mese fa
Rispondi a  Antonio.m

troppo preoccupati dal riconteggio dei voti in sardegna …
e dal fatto di quel tale che andava a spulciare nei fatti privati di mezzo mondo su commissione …

carluccio
carluccio
1 mese fa

eeeh quante storie …l’agone politico , la passionalità di un intervento possono anche facilitare l’espressione di voci dal sen fuggite …quante polemiche sterili e inutili.
bene farebbe il consigliere d’imperio a scusarsi per la perdita di controllo, senza dubbio, un “vir” , un “gentleman” così si comporterebbe …
ma bene farebbe pure la consigliera d’introno a imparare a non interrompere i discorsi degli altri, ad ascoltare nello stesso modo in cui si viene ascoltati, come si conviene a “gentidonna” …

Luigi Acella
Luigi Acella
1 mese fa
Rispondi a  carluccio

L’interruzione era un richiamo al regolamento perchè il consigliere stava parlando d’altro, dopo quella reazione dovrebbe dimettersi.

la politica
la politica
1 mese fa

non abbiamo altro a cui pensare….

Mba Catal
Mba Catal
1 mese fa

Come sempre in politica si deve accentuare ed enfatizzare ogni cosa specie se si tratta di screditare la parte opposta. Ancora di più se si tratta di gente che per il proprio modo di essere e di fare può dare molto fastidio. In questo caso parlare di comportamento sessista del consigliere D’imperio è assolutamente fuori luogo perché il consigliere avrebbe avuto lo stesso atteggiamento anche verso un uomo. Piuttosto bisogna capire il perché di quella reazione verso quella persona che a ben vedere è sempre la stessa e a ben vedere appare più vicina all’opposizione che alla maggioranza.

Peppino
Peppino
1 mese fa

Chi conosce bene il consigliere D’imperio sa che è una persona a modo, educata, precisa e gentile. È sempre disponibile verso gli altri e ci tiene veramente al bene della città tanto da adoperarsii anche più del dovuto. Ovviamente non è affatto sessista e la sua reazione in consiglio comunale non era diretta a discriminare la consigliera D’intorno ma ad esprimere il suo parere senza essere interrotto. A conferma di ciò è il fatto che si è subito scusato con la D’intorno. Piuttosto bisogna notare che la stessa consigliera spesso diventa protagonista in consiglio comunale lasciando trasparire qualche perplessità circa la sua appartenenza politica.

Mario 62
Mario 62
1 mese fa

Forse sarà una frase offensiva però poteva anche non interrompere il discorso da persone educata. Poi ne abbiamo visti di peggio pasti pensare al consiglio comunale di Terni il sindaco Bandecchi litigare con il consigliere oppure quello che spesso succede a roma alle sedute del governo centrale tra i nostri politici è volato di tutto .

Michele Strippoli
Michele Strippoli
1 mese fa

Tra lo “Stai zitta!” alla consigliera comunale e un “parl tu” alla presidente del consiglio ogni ulteriore commento può solo qualificare i tanti perbenisti al gusto chiacchierone che ormai hanno asfissiato la politica coratina.

Gino Gino
Gino Gino
1 mese fa

Certo che noi coratini stiamo messi proprio male. D’imperio è un consigliere comunale attento e responsabile che si impegna molto in quello che fa e ci tiene veramente alla città e alle persone. È concreto, dinamico e diretto e questo suo modo di fare dà fastidio a chi è incapace e a chi pensa solo ai propri interessi. Però noi coratini invece di premiare e lodare chiediamo le dimissioni……. A questo punto teniamoci i burattini.

Aldo
Aldo
1 mese fa

Conosco personalmente il consigliere D’Imperio e posso affermare che è persona perbene. Sicuramente la sua reazione è da deplorare ma, se fossero vere le pesanti offese che – a suo dire – gli sarebbero state indirizzate dalla signora D’Introno, non ho letto una seppur minima nota di biasimo nei confronti di quest’ultima!

grazieperlemimose
grazieperlemimose
1 mese fa

I commenti qui sotto sono assurdi.
Le parole hanno un peso,soprattutto in questi contesti.

Incoerente il comportamento di questa gente, che puntualmente elogia iniziative e manifestazioni…Ma nel concreto, questo è ciò che accede.

Tra l’altro, dovreste rivedere il video in loop perché la mancanza di rispetto è anche nei confronti della presidente del consiglio comunale Valeria Mazzone. Quindi è un modus operandi.

Dispiaciuta anche della non reazione del sindaco.

Ah, aspettiamo con ansia le mimose!