La Procura di Trani ha avviato le indagini sul terribile incidente stradale avvenuto martedì sera sulla provinciale che collega Corato e Trani. Nel violentissimo scontro ha perso la vita il 35enne tranese Riccardo Pellegrino, mentre altre quattro persone sono rimaste ferite.
Sul corpo della vittima è stata disposta l’autopsia che sarà eseguita domani dal prof. Francesco Vinci dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari. Dall’esame post mortem si spera di poter ricavare elementi utili per fare piena luce sull’accaduto.
La dinamica dell’incidente è invece ancora al vaglio degli inquirenti, ma – come riferito anche da alcuni testimoni – sembra che all’origine ci sia un sorpasso azzardato.
L’impatto si è verificato sul cavalcavia nei pressi del casello autostradale. In seguito allo schianto, l’Alfa Romeo Mito condotta da Riccardo Pellegrino è finita giù dal ponte. All’arrivo dei soccorsi, il 35enne era già morto.
Tra le persone rimaste ferite ci sono anche due coniugi di Corato che viaggiavano a bordo di una Peugeot 3008. Hanno riportato diverse fratture in varie parti del corpo, ma non sono in pericolo di vita. Una donna di 59 anni di Molfetta è invece ricoverata nel Policlinico di Bari: non sarebbe in gravi condizioni.
Atto dovuto e sacrosanto da parte della PROCURA fare chiarezza sull’accaduto, facesse anche chiarezza il perché ancora non si fa niente x la messa in sicurezza della strada in questione . E vero che la velocità,
i sorpassi azzardati,ecc ecc giocano un ruolo importante nella mancata sicurezza, ma bisogna creare deterrenti al più presto
(si spera) al fine che questi episodi non succedono più, mettere in una condizione l’automobilista di rispettare il codice stradale a tutti i costi. Troppe vittime, troppi feriti.
chissà perchè la polizia provinciale mette solo gli autovelox sulla sp 231 sempre al solito posto, soliti orari solite modalità …
forse è vero che questa è una attività solo di facciata, solo per fare cassa e in nessun modo collegata all’aumento della sicurezza …
Sta’di nuovo l’autovelox?
È l’unico motivo per cui esiste la polizia provinciale