L'infrastruttura

Elettrodotto, il sindaco annuncia: «Ne abbiamo chiesto l’interramento»

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
L'elettrodotto di via Massarenti
De Benedittis risponde a Perrone. Sull'opera da alcuni anni c'è silenzio
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Nessuno si aspettava che la seduta di ieri del consiglio comunale potesse tornare a far discutere nuovamente dell’elettrodotto situato nella zona 167. Il “mostro” di via Massarenti e via Prenestina, fortemente avversato dai comitati nati appositamente per chiederne l’interramento, è fonte di preoccupazione per tutte quelle famiglie che vivono alla sua ombra, circa 7000 cittadini di Corato.

Una storia lunga, quella dell’elettrodotto mai interrato né delocalizzato, come invece in tanti avrebbero auspicato, che dopo anni di silenzio torna ad essere di attualità in ragione di una interrogazione presentata dal consigliere Gino Perrone nell’ultima seduta di consiglio comunale.

«Già da tre anni non sento più parlare di elettrodotto. I comitati sono scomparsi, non c’è più pericolo e questo mi fa piacere perché lo avevo sempre sostenuto. Sono scomparsi, non ne sento più parlare. Dell’elettrodotto non si parla più. Quando ero senatore mi sono interessato per il VIA del Ministero dell’Ambiente ma da allora non si è saputo più nulla» ha riferito il consigliere di opposizione nel suo intervento, chiedendo implicitamente quale fosse lo stato dell’opera in merito alla delocalizzazione dell’infrastruttura, così come previsto dall’ultimo accordo con Terna.

Una domanda che ha consentito al sindaco De Benedittis di esplicitare la posizione dell’amministrazione comunale e di dire, senza troppi giri di parole, che la volontà è quella di interrare l’infrastruttura e non di delocalizzarla così come gli accordi precedenti tra Comune e Terna prevedevano.

De Benedittis ha ricordato il suo ruolo attivo nei comitati di lotta contro la presenza dell’elettrodotto in zona 167, la sua ferma posizione avversa alla delocalizzazione, ripercorrendo la storia infinita di un progetto che, a distanza di anni, ancora non vede luce.

Da un primo progetto di interramento, realizzato da Terna, mai adottato, alla scelta successiva di delocalizzare l’elettrodotto, a complete spese di Terna, nella cosiddetta zona cuscinetto, area agricola ma fortemente insediata.  Una soluzione avversata dai residenti della zona agricola antropizzata, deputata ad ospitare la grande infrastruttura, che avviarono una vibrante protesta.

«Quando si è insediata la mia amministrazione incontrammo Terna per riprendere la questione dell’elettrodotto. Posi delle domande circa la possibilità di interrare e Terna mi rispose che tutto era possibile e che l’interramento era certamente possibile anche se a costi differenti ma che la strada che si era convenuto di intraprendere era quella della delocalizzazione» ha raccontato De Benedittis parlando all’assemblea.

«Per lo stato di avanzamento del progetto loro non erano disponibili a procedere a una variante per l’interramento ma avevano manifestato la disponibilità a fare un progetto per l’interramento previa la realizzazione della delocalizzazione prima. Una idea che abbiamo rispedito al mittente» ha spiegato il sindaco.

Una proposta percepita quasi come un tranello; un punto dal quale non si sarebbe più tornati indietro.

Il dialogo tra Terna e Palazzo di Città è continuato; Terna voleva chiudere la questione ma dal Comune è arrivato un diniego «a creare un ulteriore danno del territorio nel segno della compromissione della qualità della vita per chi risiede nella zona cuscinetto». «Risolvere un problema per crearne uno peggiore? Non ci sembrava il caso» ha ribadito il sindaco.

E poi ha annunciato: «Abbiamo chiesto di fare una variante al progetto per procedere all’interramento dell’elettrodotto del tratto che interessa la nostra città».

La replica di Perrone

Il consigliere Perrone
Il consigliere Perrone

Gino Perrone era sindaco di Corato quando i movimenti e i comitati contro l’elettrodotto iniziarono a far sentire la loro voce. Si trattò di una delle mobilitazioni popolari più partecipate nella nostra città negli anni 2000.

Le posizioni di De Benedittis (attivista prima e sindaco oggi) e Perrone (sindaco prima e consigliere comunale oggi) sull’argomento, ancora una volta, sono risultate diametralmente opposte.

«Non fu la mia amministrazione a rifiutare l’interramento. Fu Terna che, con atti scritti, disse che tecnicamente non era possibile interrare».

E ha aggiunto: «Oggi che succede? Lei ci dice che si assume la responsabilità di aver bloccato il progetto? Ritorniamo a vent’anni fa? Quel progetto non si farà mai».

Una affermazione alla quale il sindaco De Benedittis ha voluto rispondere: «Non è nel nostro potere bloccare il progetto. Abbiamo detto che quel progetto non è condiviso dalla nostra amministrazione che punta invece all’interramento. L’amministrazione non ha prodotto atti funzionali a bloccare il progetto».

«Approfondirò. Ma le dico che sono state rilasciate licenze edilizie sul tratto in cui dovrebbe essere delocalizzato l’elettrodotto, pregiudicando ulteriormente il trasferimento» ha però fatto notare Perrone.

La riflessione si allarga

Il consigliere Cataldo Fiore
Il consigliere Cataldo Fiore

Tra i cittadini che si attivarono nei comitati per l’interramento dell’elettrodotto e contro la delocalizzazione in zona cuscinetto c’era Cataldo Fiore, oggi consigliere comunale seduto tra i banchi della maggioranza, in quota Italia in Comune. Seppur breve, il suo intervento era atteso.

«Mi sembra la commedia dell’assurdo. Nel 2018 fu votato un protocollo d’intesa e una convenzione con Terna in cui il Comune di Corato per la delocalizzazione nella zona cuscinetto. Si disse che nell’arco di un anno l’opera sarebbe stata cantierizzata e i lavori sarebbero andati avanti. Oggi mi meraviglia molto il fatto che Terna non ha attivato quella convenzione benché potesse farlo» ha detto Fiore.

E ha aggiunto: «Terna vanta che con il PNRR e altri fondi disponibili  sta facendo grandi operazioni di interramento. Chiedo che il sindaco porti all’attenzione di Terna questa circostanza, affinché nei fondi a loro disposizione possa rientrare il progetto dell’interramento di Corato».

De Benedittis: «I cittadini di Corato non sono di serie b»

Che l’argomento appassionasse in maniera decisa il sindaco De Benedittis è emerso subito chiaro, al punto da portare ulteriori elementi a sostegno della sua tesi per la quale l’unica soluzione per eliminare il problema dell’elettrodotto è il suo interramento.

«Il progetto di delocalizzazione, che per quanto riguarda Corato impegnava il Comune a fermare i comitati di lotta cittadini e che prevedeva una compensazione rispetto al danno ambientale e paesaggistico, è stato fermato per alcune criticità nel progetto stesso» ha chiarito il primo cittadino.

«Noi ci dobbiamo inserire in questa criticità. Noi abbiamo detto che il Comune di Corato deve ottenere l’interramento perché i cittadini di Corato non sono di serie b rispetto ai cittadini di altri comuni in cui si è interrato. Noi ci batteremo, come sempre ci siamo battuti, perché questa città sia finalmente trattata alla pari. Un ecomostro tra Oasi e Corato non lo possiamo consentire, così come non è ammissibile che da 50 anni stia lì quell’ecomostro» ha aggiunto.

E, in risposta all’osservazione di Perrone sulle concessioni edilizie, ha risposto con verve piccata: «Cosa c’era prima, la 167 o l’elettrodotto di Enel? Negli anni ’70 e ’80 si è costruito un intero quartiere di 7000 mila abitanti sotto l’elettrodotto. Di cosa parliamo? Questo è inammissibile che sia successo. Ora recuperiamo il danno che i cittadini residenti nella 167 subiscono da 40 anni».

Un intervento che ha mandato su tutte le furie il consigliere Perrone che ha protestato fuori microfono contro la presidente del consiglio per la gestione delle repliche.

Il tema, dunque, si riaccende. Il destino dell’elettrodotto ancora è sconosciuto.

giovedì 30 Novembre 2023

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Gigi Gusto
Gigi Gusto
4 mesi fa

Interessante il fatto che Perrone si avventuri nel tema dell’elettrodotto, dopo tutto quello che è successo durante i suoi anni di amministrazione. Il sindaco De Benedittis fa bene a restare fermo contro la delocalizzazione, coerentemente con quanto richiesto durante gli anni di proteste. Questa è una delle battaglie che più dovrebbe stare a cuore all’attuale sindaco. Confido che si facciano importanti passi in avanti verso la soluzione definitiva.

Gino
Gino
4 mesi fa

Ma sciatavinn tutt a sptra’ la Murgia, che è meglio per Corato.

Michele Strippoli
Michele Strippoli
4 mesi fa

Solo tanta fuffa. Parole da ogni dove. Un Consiglio comunale tristissimo che ha appassionato il giornalista solo nella fuffa dell’elettrodotto.

Aldo lotito
Aldo lotito
4 mesi fa

il responsabile della mancata soluzione è l’ex sindaco e senatore Gino Perrone che insieme ai suoi adepti ha ignorato da subito le problematiche che furono sollevate entro i 60 giorni dall’avviso pubblico, stampato sui quotidiani. Le stesse problematiche furono prese seriamente in considerazione da arpa e regione che dopo sopralluogo e con verbali scritti certifico’ le criticità da noi rilevate. In quel momento si doveva prendere atto della situazione e chiedere varianti opportune, così come la stessa amministrazione Perrone aveva fatto in precedenza, quando aveva presentato in tutta fretta il primo progetto che avrebbe addirittura interessato la zona residenziale di pandora. Siete ancora in tempo per far si che Corato non venga devastata da un progetto che non può essere tollerato da un territorio come il nostro

Luigi Murgiano
Luigi Murgiano
4 mesi fa

Ricordo con nostalgia i tempi delle proteste dei comitati e del movimento No Rip. Di rado si sono visti movimenti cittadini di tale portata nati dal basso nella nostra città. È importante che l’argomento non cada nel dimenticatoio. L’elettrodotto va interrato senza se e senza ma. Spostare altrove il problema non è una soluzione.

emisterio
emisterio
4 mesi fa

ero piccolo e si parlava di interramento! ad oggi ho 45 anni!

carluccio
carluccio
4 mesi fa
Rispondi a  emisterio

auguroni! sei il testimone vivente del tira&molla tra Terna, sindaci di diverse estrazioni, comitati di cittadini, comitati di affari e comitati di furboni. avrai una storia da raccontare ai tuoi nipoti, all’ombra di alcuni cavi dell’alta tensione …

carluccio
carluccio
4 mesi fa

a dire il vero nemmeno del depuratore aqp se ne parla più …
eppure di tanto in tanto un profumo più forte ma non più soave delle viole si spande per la zona Stazione e limitrofe …

Antonio Caputo
Antonio Caputo
4 mesi fa

Quanda chiakker

Luigi Murgiano
Luigi Murgiano
4 mesi fa
Rispondi a  Antonio Caputo

Giusto! Piuttosto parliamo dell’orologio

Antonio Caputo
Antonio Caputo
4 mesi fa
Rispondi a  Luigi Murgiano

Infatti ……e’ ancora guasto!! Non lo trovate imbarazzante??

carluccio
carluccio
4 mesi fa
Rispondi a  Antonio Caputo

non è del tutto esatto.
segna l’ora esatta per ben due volte al giorno.

Gigi Gusto
Gigi Gusto
4 mesi fa
Rispondi a  Luigi Murgiano

😂 Ahahahah!!! Colpito e affondato 😂

Antonio Caputo
Antonio Caputo
4 mesi fa
Rispondi a  Gigi Gusto

Oggi pomeriggio hanno riparato l’orologio del comune. Ridi adesso!!!!

Gigi Gusto
Gigi Gusto
4 mesi fa
Rispondi a  Antonio Caputo

Finalmente non sarai in ritardo 😂

Pier Luigi
Pier Luigi
4 mesi fa
Rispondi a  Antonio Caputo

Ti conviene parlare dell’orologio del Comune, va’.

Paolo
Paolo
4 mesi fa

Il senatore si è interessato? Ah ah ah. Ricordo che appena diventò senatore si era riproposto di far installare una segnaletica idonea sul casello autostradale che indicasse degnamente Corato. Mai é stato installato, figuriamoci l’elettrodotto. Però fece interrare la linea elettrica per una nota ditta Coratina.

Roberto
Roberto
4 mesi fa

Il sindaco non ha dichiarato che corato non sara una citta di serie B.

Ha denunciato ed e grave tale dolosa omissione da parte di un organo di stampa, che Terna nei comuni amministrati dalla lega, nel ricco nord che risulta gia separato dal paese, e solita interrare gli elettrodotto.

Senza costituire comitati di lotta per la difesa della salute dei cittadini, e senza un sindaco pugnace ed ostinato che difenda quei diritti.

Perche mentre prima si asfaltavano le strade per dare il senso di una amministrazione efficiente, ora si difende l ambiente ed il sacrosanto diritto alla salute dei cittadini.

E la differenza tra una ammnistrazione di destra ed una di centro sinistra consiste anche in qurste nobili battaglie politiche di natura ambientale.

Domenico
Domenico
4 mesi fa

Il Senatore la sap long la canzon.

Pier Luigi
Pier Luigi
4 mesi fa

Perrone chi? L’assenteista?

Gigi Gusto
Gigi Gusto
4 mesi fa
Rispondi a  Pier Luigi

Non sapevo nemmeno che facesse ancora il consigliere. Quante presenze ha collezionato? Due?