Intelligenza Artificiale

Meta fa progressi verso un sistema AI che legge i pensieri

Michele Cioce
Michele Cioce
Immagine generata con I.A.
La società di Mark Zuckerberg sta sviluppando una intelligenza artificiale che può decodificare le immagini dall'attività cerebrale.
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Meta AI, la divisione di intelligenza artificiale di Meta (ex Facebook), ha annunciato lo sviluppo di un nuovo sistema AI in grado di decodificare le immagini dall’attività cerebrale. La tecnologia, che utilizza la magnetoencefalografia (MEG), una tecnica di neuroimaging non invasiva, è in grado di ricostruire immagini con una risoluzione temporale senza precedenti.

Il post sul blog di Meta riporta:

“Questo sistema AI può essere utilizzato in tempo reale per ricostruire, dall’attività cerebrale, le immagini percepite e elaborate dal cervello in ogni istante.”

La MEG misura i campi magnetici generati dall’attività neuronale nel cervello. Questi campi magnetici sono molto deboli, ma possono essere rilevati da un array di sensori posizionati intorno alla testa del soggetto.

Il sistema AI della società di Mark Zuckerberg utilizza tre modelli di apprendimento automatico per decodificare le immagini dal segnale MEG. Il primo modello costruisce un ricco insieme di rappresentazioni dell’immagine indipendentemente dal cervello. Il secondo modello impara ad allineare i segnali MEG a questi incorporamenti di immagini. Infine, il terzo modello genera un’immagine plausibile date queste rappresentazioni cerebrali.

L’algoritmo, testato su un set di dati di 100 persone che hanno guardato un set di 1.000 immagini, è stato in grado di decodificare correttamente le immagini con una precisione del 90%.

La tecnologia di Meta ha il potenziale di rivoluzionare la nostra comprensione del cervello. Potrebbe essere utilizzata per studiare come il cervello elabora le immagini, per diagnosticare disturbi neurologici e per sviluppare nuove terapie.

Tuttavia, il sistema è ancora in fase di sviluppo e ci sono una serie di sfide da superare prima che possa essere utilizzato in modo sicuro e affidabile. Ad esempio è necessario un set di dati molto più ampio e diversificato oltre a richiedere un dispositivo MEG di alta qualità in grado di rilevare i campi magnetici cerebrali con precisione.

Lo sviluppo di una intelligenza artificiale in grado di decodificare le immagini dall’attività cerebrale è un importante passo avanti nella ricerca sull’intelligenza artificiale e sul cervello. La tecnologia annunciata da Meta ha il potenziale di rivoluzionare la nostra comprensione del cervello e di migliorare la diagnosi e la cura dei disturbi neurologici. Nonostante ciò, è importante essere consapevoli degli attuali limiti dell’AI e delle implicazioni etiche che derivano da queste tecnologie.

lunedì 23 Ottobre 2023

(modifica il 27 Ottobre 2023, 18:01)

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