La nota

Morte Paola Clemente, Luigi Terrone: «Mai stato il suo datore di lavoro»

Tribunale di Trani
Luigi Terrone, legale rappresentante di Ortofrutta Meridionale, tramite il proprio legale Bepi Maralfa si esprime sul ricorso presentato nei giorni scorsi dalla procura di Trani contro la sua assoluzione in relazione alla morte della bracciante agricola Paola Clemente
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Luigi Terrone, legale rappresentante di Ortofrutta Meridionale, tramite il proprio legale Bepi Maralfa si esprime sul ricorso presentato nei giorni scorsi dalla procura di Trani contro la sua assoluzione in relazione alla morte della bracciante agricola Paola Clemente, avvenuta il 13 luglio 2015 mentre era a lavoro nelle campagne di Andria.

La nota

«Nel pieno e doveroso rispetto della posizione della Procura della Repubblica di Trani, che tramite il Pubblico Ministero ha ritenuto di impugnare mediante appello la sentenza del Tribunale di Trani (giudice dott.ssa Sara Pedone) con la quale il 14 aprile 2023 Luigi Terrone, legale rappresentante di Ortofrutta Meridionale, è stato assolto perché il fatto non sussiste dall’accusa di aver cagionato la morte sul lavoro della povera Paola Clemente, per violazione della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, il signor Terrone, tramite lo scrivente legale, tiene a precisare due circostanze.

La prima attiene al fatto che il signor Terrone non è mai stato datore di lavoro di Paola Clemente, in quanto in occasione dell’attività di acinellatura del luglio 2015, egli si è rivolto da una agenzia interinale per il reclutamento del personale. Le indagini dimostrarono le responsabilità dei preposti all’agenzia, tanto alcuni degli indagati furono arrestati ed oggi sono sottoposti a processo penale (processo non ancora conclusosi). Ritenere il Terrone datore di lavoro della signora Clemente è un gravissimo errore interpretativo che, a quanto pare, permane nell’immaginario collettivo ma non può certamente lasciar traccia nelle sentenze giudiziali.

La seconda, che merita di essere valorizzata, attiene alla motivazione della portentosa sentenza scritta dal Giudice dott.ssa Pedone (115 pagine di autentica lezione di diritto) con la quale il Tribunale di Trani ha esaminato e scandagliato, uno ad uno, in modo capillare tutti gli elementi sottoposti alla sua cognizione, eliminando tutti i dubbi possibili ed immaginabili in merito alle cause del decesso della signora Paola, che sono state attribuite invece a ben diverse ragioni e non, come si vorrebbe far ritenere, alle violazioni di legge da parte di Luigi Terrone.

Quest’ultimo, con massima umiltà, non è mai sfuggito alla Giustizia e si è sottoposto ad un lungo ed approfondito interrogatorio dinanzi all’Autorità Giudiziaria ed è personalmente comparso persino dinanzi alla Commissione Parlamentare per spiegare l’accaduto, liberandosi delle responsabilità che altri volevano far ricadere su di lui. Pertanto, non colgono nel segno e vanno fermamente respinte, le affermazioni del sindacato CGIL fatte nel menzionato articolo che attribuiscono alla vicenda della signora Clemente l’immagine di una delle classiche morti sul lavoro. Tale non è e non lo è mai stata. Tutta la famiglia Terrone è sempre stata ed è ancora oggi, nonostante tutto, solidale e vicina al dolore dei congiunti di Paola».

mercoledì 11 Ottobre 2023

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