Agricoltura

Nasce l’associazione “Terre di Coratina” per valorizzare gli alberi e l’olio evo da cultivar Coratina

Una rappresentanza degli olivicoltori coratini
Domani il via ufficiale nell'Itet Tannoia
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Domani, venerdì 19 maggio, alle ore 17.30, presso nell’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico “Padre A. M. Tannoia” di Corato (BA), sarà presentata ufficialmente l’Associazione Terre di Coratina nata su iniziativa di un gruppo di aziende agricole con l’obiettivo di tutelare e valorizzare gli alberi di ulivo
della varietà Coratina, in virtù della loro funzione produttiva e in quanto elementi peculiari e caratterizzanti della storia, della cultura e del paesaggio locale, nonché dell’olio extravergine di oliva che dai suoi frutti si ottiene.

I riconoscimenti raggiunti dagli oli della varietà Coratina, che oggi si colloca tra le prime cinque varietà di olive da olio più diffuse a livello mondiale, ne confermano, infatti, la sua eccellenza per il gusto e la salute: il colore verde, con riflessi giallo oro, il profumo di fruttato intenso ed il gusto piccante e leggermente amarognolo sono, infatti, caratteristiche uniche, apprezzate oggi in tutto il mondo.

A questa varietà, che prende il suo nome proprio dalla città di Corato, il riconoscimento del ruolo di ambasciatrice di un territorio, dominato da milioni di ulivi, che dai margini del parco dell’Alta Murgia giungono fino al mare e che abbracciano tutta la città di Corato.

L’invito all’evento è rivolto in particolar modo a tutte quelle aziende agricole che percepiscono la necessità di valorizzare la propria produzione di qualità anche facendo parte di una rete solida di produttori locali, nonché a chiunque interessato ed appassionato della filiera produttiva olivicola.

giovedì 18 Maggio 2023

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Maria
Maria
11 mesi fa

Questa si’ che è una bella notizia!!
Finalmente vi siete decisi a valorizzare il nostro oro!! Complimenti 🍾

nerdrum
nerdrum
11 mesi fa

la “centomillesima” associazione basata sulla parola, sulle tavole rotonde e sugli intenti, che quasi sempre tali rimangono. la storia del territorio è piena di tentati consorzi, associazioni, filiere, etc… bla, bla, bla, ma nessun intervento strutturale sul mercato locale dell’evo. ognuno va x c suoi. 10 porte, 10 prezzi. nessuno si attiva sulla creazione di una posizione stabile ed unitaria sul mercato. nessuna possibilità per i produttori primari di mantenere un soddisfacente controllo economico del prezzo. nn ho nessuna fiducia sinceramente. sarà l’ennesima passerella.

carluccio
carluccio
11 mesi fa

finalmente, finalmente, ci sono voluti quasi cento anni, dalla riforma agraria, per capire che solo con l’associativismo, serio, partecipato, convinto e numeroso si può diventare una roccaforte del prodotto, dare il giusto valore al proprio lavoro e alla propria impresa. complimenti, congratulazioni e adesso, mi raccomando, mettere da parte personalismi e protagonismi e andare avanti come un solo uomo. ad maiora!

franco
franco
11 mesi fa
Rispondi a  carluccio

esatto esimio finalmente.- Corato aveva smesso di SVENDERE il proprio prodotto della SUA terra agli angoli della extramurale-come avveniva mica tanto tempo fa- facendo arricchire pochi contro i bisogni di molti.- adesso diamoci dentro senza divisioni anzi una mossa deve essere la coalizione TOTALE delle nostre terre e delle nostre OLIVE.