Il resoconto

Consiglio comunale lampo, piccole stoccate nei preliminari di seduta

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
Il consiglio comunale
La seduta del consiglio comunale
Confermata l'adesione al Patto dei Sindaci per le azioni a favore del clima e dell'energia
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È stata una seduta lampo, quella del consiglio comunale celebratosi nella serata di ieri. Soltanto due i punti all’ordine del giorno, con un fermo rigore nell’osservanza dei tempi stabiliti dal regolamento comunale che hanno, di fatto, contenuto i tempi del dibattito.

Un consiglio comunale sereno se paragonato a quelli precedenti, caratterizzati da frizioni e scintille soprattutto a partire dai banchi della maggioranza. Ieri è andata in maniera molto diversa. Persino il primo punto all’ordine del giorno, l’interrogazione firmata dalla consigliera Nadia D’Introno (Partito Democratico), su un presunto eccesso di deleghe ai consiglieri comunali, definiti come «vice assessori», è stato superato con serenità quasi inaspettata.

Non sono mancate però piccole stoccate durante i preliminari di seduta.

Primo ad intervenire è stato il consigliere Salerno (Direzione Corato): «Ho letto su CoratoLive.it gli auguri di buon lavoro che lei e l’assessore Beniamino Marcone avete fatto all’inizio dell’anno scolastico e in un passaggio nella parte finale parlate di ambiente sereno, ma io aggiungerei anche ambiente sicuro. Mi sono fatto un giro delle scuole in  mattinata e ho visto che le strisce pedonali non sono assolutamente visibili. Pensavamo che almeno all’inizio dell’anno scolastico queste cose dovessero essere prese in considerazione. Lo stesso dicasi di una pitturazione generale delle scuole».

Un appunto che ha provocato la reazione del sindaco De Benedittis: «Ci vuole onestà intellettuale per riconoscere il lavoro che si sta svolgendo per la sicurezza degli edifici della nostra città e per il riordino degli istituti scolastici che vivevano una situazione a dir poco di confusione. Ci siamo ritrovato con una scuola sconfinata nell’altra: il Fornelli nella Giovanni XXIII, la Madonna Pellegrina nella scuola Tattoli con grande disagio dei bambini e poi degli operatori della scuola oltre che di grandi proteste dei genitori» ha risposto il sindaco.

E prima di ammettere il ritardo nel ripristino delle strisce pedonali, dovuto – come ha riferito all’assemblea – a ritardi del comandante del Polizia Locale – ha ricordato alcuni interventi effettuati per la scuola: «Abbiamo dato vita ad un importante riordino e nello stesso tempo abbiamo cominciato ad avviare un discorso sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici della nostra città che non hanno nemmeno il certificato di vulnerabilità sismica. Abbiamo fatto un intervento a tempi di record utilizzando soprattutto l’estate al plesso della Santarella dove veniva meno in alcuni ambienti il solaio. E dobbiamo ringraziare il cielo che non sia successa mai una tragedia. In ben 3 aule e in un settore del corridoio abbiamo smantellato il solaio e lo abbiamo rifatto».

Un intervento che ha provocato la reazione dei consiglieri di opposizione. Salerno ha redarguito il sindaco, invitandolo a limitarsi ad ammettere il ritardo, Bovino (Nuova Umanità) ha stigmatizzato il voler scaricare la responsabilità del ritardo sul dirigente: «Non si mettono in piazza le mancanze dei dirigenti. Le responsabilità sono le sue» ha detto.

Nei preliminari, inoltre, è stato affrontato il tema delle difficoltà che l’ufficio tecnico in particolare sta attraversando: «Ci sono difficoltà perché non c’è organico, per il quale stiamo facendo una operazione epocale di concorsi pubblici, aperti, liberi» ha ribadito il sindaco sollecitato dal consigliere Bovino.

Ed un passaggio sull’assenza del dirigente: «Il dirigente ha deciso di fare l’assessore al Comune di Terlizzi, scelta che non ho condiviso. La segretaria generale ha ritenuto che ci fosse incompatibilità e a fronte di questo il dirigente ha preso l’aspettativa».

Sempre in apertura di seduta, invece, il consigliere Mascoli ha suggerito di organizzare un pubblico evento che ricordi i 599 coratini morti nella I Guerra Mondiale, i 393 caduti nella Seconda e 71 coratini morti per aver rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò.

I punti all’ordine del giorno

La trattazione dei punti all’ordine del giorno è stata agevole e priva di difficoltà. Per quanto attiene il primo punto all’ordine del giorno, ossia la già richiamata interrogazione della consigliera Nadia D’Introno sul ruolo dei consiglieri comunali delegati, benché la stessa consigliera non si sia detta soddisfatta della risposta del sindaco, la discussione si è esaurita in maniera rapida. L’interrogazione denunciava la presenza di consiglieri delegati dal sindaco ad occuparsi di questioni per le quali erano già stati delegati assessori comunali. «Una sorta di vice assessori» evidenzia la consigliera del Partito Democratico, che talvolta andrebbero anche a sovrapporsi a figure dell’esecutivo e a sconfinare rispetto al loro ruolo di consiglieri comunali. «Le deleghe sono state attribuite secondo legge» ha ribadito il sindaco, rassicurando l’assise. L’attività dei delegati, stando a quanto detto dal sindaco, rientrerebbe nello «spirito di squadra» che caratterizza l’amministrazione comunale. «Non partecipano alle riunioni di giunta, non prendono decisioni, non firmano atti. Semplicemente aiutano il sindaco nella gestione» ha affermato il primo cittadino.

All’unanimità, invece, è passato il secondo punto all’ordine del giorno, l’adesione del Comune di Corato al Patto dei Sindaci per l’Energia Sostenibile e il Clima. Corato già in passato aveva aderito all’impegno delle città europee di dotarsi di politiche e strategie finalizzate a raggiungere gli obiettivi europei del 2050 in materia ambientale. L’adesione al Patto consente al Comune di Corato di potersi candidare a bandi a sportello in materia di energia sostenibile e clima.

 

martedì 13 Settembre 2022

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