Che la percentuale dei votanti al Referendum abrogativo sarebbe stata bassa era stato ampiamente previsto ma che le dimensioni della diserzione fossero così ampie resta comunque sorprendente. A livello nazionale il quorum previsto affinché il referendum abrogativo abbia efficacia è lontanissimo dall’essere raggiunto e il dato di Corato non fa differenza non essendo trascinato, tra le altre cose, dal voto delle amministrative, come sta avvenendo in città a noi vicine come Terlizzi o Barletta, Molfetta, Bitonto e via dicendo.
Alle 23 sono soltanto 4880 gli elettori che hanno scelto di recarsi alle urne per esprimere il loro voto pari al 12,7% degli aventi diritto.
È possibile seguire QUI l’andamento dello spoglio e i risultati, sezione per sezione, elaborati dall’ufficio elettorale del Comune di Corato.
La gente è stanca specie di spendere soldi per tornate elettorali quali appunto i referendum. Inoltre si abroga qualcosa e puntualmente una nuova legge chiama diversamene le cose e ciò che è stato abrogato lo ritroviamo sotto diverso nome; un esempio? Il finanziamento pubblico ai partiti. Il referendum lo abrogò e poi una nuova legge lo ha chiamato “rimborso elettorale” ed eccolo nuovamente rintrodotto!!!! Per me le firme da raccogliere dovrebbero essere molte di più e i referendum come i mondiali ogni 4 anni almeno. Ogni anno quasi si votano con costi elevatissimi e quorum quasi mai raggiunto.
quesiti balzani, speciosi, arzigogoli e comunque su materie così specialistiche e lontane dai bisogni, dalle dinamiche della gente per bene, quella che lavora, produce e manda i figli a scuola con profitto, per intenderci, che risultano incomprensibili, astrusi, irritanti addirittura. ma come si può pretendere attenzione e partecipazione? mi meraviglio dei “tipi sinistri”, che di solito affollano gli anditi dei seggi elettorali per istruire i votanti sino alla cabina e a volte anche oltre, come mai così assenti?
[…] a Corato relativo ai cinque quesiti del referendum popolare abrogativo per cui si è votato ieri. Decisamente bassa l’affluenza: fino a ieri alle 23 sono stati soltanto 4.880 gli elettori (pari al 12,7% degli aventi diritto) […]
Ennesima dimostrazione di come sono gli italiani. Bravi solo a lamentarsi che non cambia mai niente. Quando, poi, vengono chiamati a dare una “svolta” preferiscono non votare o votare come hanno sempre fatto.
Condivido PIENAMENTE il pensiero di “Pecoroni”… gli Italiani, sono SOLO buoni a lamentarsi, a criticare… e a delegare gli altri !!! Il voto, è l’ultima e l’unica speranza che ci è rimasta… ed invece… che tristezza infinita… che occasione persa !!
in effetti gli ultimi referendum, se opportunamente votati dalla maggioranza degli elettori, avrebbero impresso una significativa svolta alla vita di questa miseranda nazione …
Se per te la “svolta” significa abrogare il decreto Severino e limitare la custodia cautelare siam messi bene.
il referendum, magnifico istituto, puntualmente distrutto da quesiti improponibili. al popolo, in tutta la sua variegata fisionomia (compreso mio zio vincenzo 5a elementare serale), puoi chiedere repubblica o monarchia, divorzio si/no, aborto si/no, bat oppure ba, europa o nn europa, brexit si/no, etc. etc. se chiedi l’abrogazione o la conferma del comma 2° ex art. 122 del d. lgs. 123/2018 come modificato dal d.lgs. 145/2021 (per modo di dire) che ti aspetti? stamattina alla radio è un bla, bla, bla insopportabile da parte dei politici. la borsa che perde ancora e lo spread a 250.
Il giusto epilogo per un referendum che non interessava minimamente la stragrande maggioranza degli italiani, interessati invece ai temi dell’eutanasia e della cannabis legale.