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“L’assalto degli Ungheresi”, Agorà 2.0: «Nata una scintilla di curiosità per la storia della città»

La Redazione
Fiamme
Dieci giorni fa ha portato in piazza fiamme, balli e un realistico corteo storico. È "L'assalto degli Ungheresi", portato "in scena" il 17 ottobre dall'associazione Agorà 2.0 che oggi traccia un bilancio della manifestazione
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Dieci giorni fa ha portato in piazza fiamme, balli e un realistico corteo storico. È "L’assalto degli Ungheresi”, portato "in scena" il 17 ottobre dall’associazione Agorà 2.0 che oggi traccia un bilancio della manifestazione.

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«L’associazione non è nuova alla realizzazione di eventi dalla notevole complessità organizzativa, quale può essere un corteo storico» scrive Agorà 2.0. «Tuttavia, in questa occasione le ambizioni sono state ancora più alte: riportare in vita per una serata un importante quanto dimenticato evento della storia di Corato. “L’assalto degli Ungheresi” ha infatti preso le mosse dal prezioso lavoro di ricerca del professor Pasquale Tandoi e dalle tavole del fumettista Mario Oscar Gabriele, che insieme hanno riportato in vita in un’opera a fumetti la storia di un’incredibile resistenza andata quasi dimenticata. Nel 1349, infatti, sullo sfondo della terribile peste nera i coratini, guidati dal capitano di compagnia di ventura Andrea Patrono, riuscirono a resistere al tremendo assedio delle forze ungheresi, nemiche dell'allora regina del Regno di Napoli, Giovanna I d'Angiò. Sette secoli dopo, quell'impresa è stata celebrata in una giornata all'insegna dei festeggiamenti e della Storia di Corato.

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Fin dal primo pomeriggio di domenica 17 ottobre, le sale del Palazzo di Città di Corato hanno cominciato ad animarsi con i frenetici ma gioiosi preparativi di tutti gli attori e gli artisti coinvolti nella manifestazione. Mentre nelle stanze del primo piano si apponevano gli ultimi attenti tocchi ai costumi, nel chiostro, sotto la guida del regista Gianluigi Belsito, cominciava a prendere forma la disposizione del corteo storico. Uno il consiglio fondamentale del regista agli attori: quello di immaginare la vita e i pensieri dei rispettivi personaggi, al fine di garantire il maggior senso di autenticità possibile. Sulle ultime luci del giorno, in piazza Cesare Battisti l’evento ha finalmente preso il via. Un dialogo fra alcuni popolani sul balcone del Palazzo di città ha introdotto in maniera leggera e precisa il contesto storico e la particolare situazione nella quale versava Corato poco prima dell’assedio da parte degli Ungheresi. Al dialogo hanno fatto seguito rappresentazioni teatrali in costume, un certame con rievocazione storica di combattimenti d'epoca, e balli medievali accompagnati da esibizioni di artisti di strada; il tutto sotto gli occhi attenti di una piazza ormai gremita di spettatori.

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Concluse le rappresentazioni in piazza con l’annuncio della fine dell’assedio, le porte del Comune si sono aperte per lasciare il passo al corteo storico, che ha portato in giro per le strade della città il respiro di un’epoca andata. I meravigliosi costumi, l’abilità degli sbandieratori, l’impetuoso rullare dei tamburi, i balli dei popolani: tutto ha contribuito alla riuscita del corteo, che si è trionfalmente concluso in un applauso collettivo una volta finito il suo giro e tornato nel chiostro del Palazzo di Città. Al di là della soddisfazione per la riuscita della manifestazione, un particolare resta impresso nella memoria: le domande curiose degli spettatori che si avvicinavano al corteo. Questa è forse la motivazione più importante per mettere in piedi eventi che richiedono una macchina organizzativa così complessa: il far nascere una scintilla di curiosità per una pagina della storia della propria città. Un corteo storico si trasforma così in qualcosa di più, diventando non solo un’occasione di aggregazione sociale, ma anche e soprattutto un modo per rilanciare e promuovere la valenza culturale di manifestazioni di questo tipo, alla scoperta di momenti dimenticati ma fondamentali del nostro passato.

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L’associazione culturale Agorà 2.0, a nome di tutto il direttivo, ritiene di dover ringraziare quanti hanno contribuito alla riuscita del corteo storico. Si ringrazia l’Amministrazione comunale nelle persone del Sindaco Corrado de Benedittis e dell’Assessore Beniamino Marcone; CoratoLive.it che, nella veste di media partner, ha da subito manifestato grande interesse al progetto. Un ringraziamento particolare va a Gianluigi Belsito, regista di sopraffino spessore che, attraverso la teatralizzazione, ha consentito di mettere in scena un evento storico fino ad allora sconosciuto ai più. Il suo lavoro ha dato vita a uno spettacolo che, grazie alla magistrale interpretazione degli attori (dalle capacità artistiche indubbie) dell’associazione teatrale ARCA, attori che mai finiremo di ringraziare.

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Ringraziamo inoltre l’Accademia per acconciatori “Charm” che, con le sue acconciature, ha riproposto lo stile e l’immagine dell’epoca storica; l’Archeoclub Corato per le ricerche storiche; il coreografo Alessandro Minervini per la realizzazione delle danze popolari che hanno allietato l’evento; Francesco Todisco per la realizzazione grafica; gli operatori delle associazioni di pubblica assistenza “Misericordia” e “Ser Corato”; il Comando dei Vigili Urbani di Corato; il Commissariato di Polizia di Stato di Corato; il liceo artistico "Federico II Stupor Mundi"; Corgom, Cma Lift, Tobeer, Icmea, Cattolica Assicurazioni Corato; Video Italia e Radio Italia. Un grazie di cuore a tutti i soci di Agorà 2.0 e in ultimo, ma non meno importante, ai tanti coratini che hanno rivissuto, per una sera, le gesta di nostri gloriosi antenati».

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giovedì 28 Ottobre 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 1:50)

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Aldo
Aldo
2 anni fa

Queste sono le cose essenziali… Non gli spari nel centro storico… Mamma butta la pasta…

filomena montano
filomena montano
2 anni fa

volevo solo specificare che il magico corteo storico, i costumi, gli sbandieratori, il rullare dei tamburi, ecc. hanno una identità, “Associazione storica Brancaleone ” di Barletta.