Le precisazioni

Bimba scomparsa, la nota della famiglia affidataria: «La richiesta di aiuto resta immutata»

La Redazione
Bimba scomparsa
A seguito della scomparsa della piccola Tenè, il legale di fiducia della famiglia Quatela - Tiziana Tandoi - ha riportato alcune importanti precisazioni sull'accaduto
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A seguito della scomparsa della piccola Tenè, il legale di fiducia della famiglia Quatela – Tiziana Tandoi – ha riportato alcune importanti precisazioni sull'accaduto. «L’allarme è stato lanciato attraverso i social network nella serata del 27 agosto – scrive l'avvocato – a poche ore dall’accaduto dalla signora Luciana Tedeschi e da sua figlia Angela Quatela. La descrizione dei fatti, comunque gravissimi, è da rettificare atteso che la signora Tedeschi Luciana e la figlia Quatela Angela erano, evidentemente, in uno stato psicologico comprensibilmente turbato per i motivi che andremo ad esporre.
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nMane, da quando aveva 5 mesi, è stata affidata alla signora Tedeschi poiché la madre biologica ha abbandonato lei e il padre della piccola allontanandosi da Corato. Con il consenso del padre, Mane è stata accolta e cresciuta dalla famiglia Quatela che l’ha curata, accudita, educata e avviata al percorso scolastico. Attualmente, la famiglia Quatela, nella persona della signora Luciana Tedeschi, unitamente al padre della minore, si è rivolta ai servizi sociali di Corato per regolarizzare l’affidamento della piccola Mane. I servizi sociali hanno notiziato la Procura e il Tribunale per i minorenni di Bari e, dopo aver assunto tutte le informazioni necessarie, hanno confermato il collocamento temporaneo di Mane presso la signora Tedeschi che, con il consenso del padre della bambina, ha ovviamente accettato.
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nLa signora Tedeschi, in spirito di collaborazione e sempre nell’interesse della bambina, non si è mai sottratta ad agevolare l’incontro tra la piccola e la sua mamma biologica quando quest’ultima ne faceva richiesta. In alcune occasioni, gli incontri sono avvenuti persino nella abitazione della famiglia Quatela. Nell’ultimo incontro, avvenuto la sera del 27 agosto 2021 presso la stazione centrale di Bari, la madre ha chiesto di potersi recare in un bar a comprare delle patatine per la bambina e, una volta allontanata, non è più tornata.

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La bambina parla in italiano, la madre biologica in francese e, ovviamente, la donna non conosce le abitudini e le necessità della piccola. Si evidenzia che l’episodio si è verificato quando alla madre naturale è stato notificato il provvedimento di fissazione dell’udienza di convocazione innanzi al tribunale per i minorenni di Bari. È opportuno evidenziare che, proprio nell’interesse e nella volontà di tutelare la piccola Mane, la signora Tedeschi si è determinata a segnalare l’accaduto e a chiedere aiuto agli organi competenti.

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La richiesta di aiuto resta immutata perché è importante sapere se Mane sta bene, quali siano le sue condizioni e possibilmente dove si trovi e informare gli organi competenti per l’adozione dei provvedimenti che si dovessero rendere necessari nell’interesse della minore. Tanto si doveva al fine di ricostruire con lucidità quanto verificatosi la sera del 27 agosto 2021. La signora Tedeschi Luciana, nel chiarire quanto innanzi, si riserva di tutelare le proprie ragioni e i propri diritti nelle sedi competenti per il tramite del suo legale di fiducia avv. Tiziana Tandoi».

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sabato 28 Agosto 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 3:57)

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