Cultura

Archeoclub, costituito il comitato regionale per la Puglia. Anche Corato rappresentata

La Redazione
Michele Iacovelli
Tra i componenti c'è Michele Iacovelli, consigliere nazionale e presidente della sede cittadina dell'associazione
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Oltre alle elezioni per il rinnovo degli organi statutari del Consiglio nazionale dell'Archeoclub (che hanno visto riconfermato come presidente Rosario Santanastasio), è stato costituito anche il Comitato regionale per la Puglia, con funzioni di coordinamento delle sedi Archeoclub locali.

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Sono ben tre i componenti pugliesi del Consiglio Nazionale, Innocente Cataldi della sede di Gravina in Puglia, Michele Iacovelli della sede di Corato e Sabino Silvestri della sede di Canosa di Puglia eletto anche quale coordinatore regionale. Antonino Greco, della sede di Bari, è stato invece eletto fra i Probiviri. Il Comitato Regionale Puglia, oltre che da Sabino Silvestri che lo presiede, è composto dai componenti Angelo Campo della sede di Carosino, Barsanofio Chiedi della sede di Oria (già coordinatore regionale), Antonio Laselva della sede di Santeramo in Colle (cooptato), Donato Marrone della sede di Trinitapoli, Antonietta Martignano della sede di Nardò, Annunziata Roccotelli della sede di Bovino, Giuseppe Sorino della sede di Rutigliano, Antonia Spinetti della sede di Bari (cooptata). A questi si aggiungono anche i Consiglieri nazionali pugliesi eletti, Innocente Cataldi e Michele Iacovelli. Un Comitato Regionale totalmente rappresentativo del territorio pugliese, ogni provincia vi è rappresentata.

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L’Archeoclub d’Italia è un grande movimento di opinione pubblica, Aps, Ente Morale istituito con Dpr 55 del 2/07/1986 e svolge da 50 anni un servizio per la promozione e la tutela dei beni culturali e ambientali. Sorto nel 1970 come centro di documentazione archeologica, opera attraverso le sue sedi locali comunali a servizio dei Beni Culturali ed ambientali, proponendo e diffondendo la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del territorio. Archeoclub d’Italia ha promosso la costituzione di depositi comunali, di Antiquaria e Musei, molti dei quali sono oggi gestiti dai suoi volontari, anche in regime di convenzione con il Ministero per i beni culturali.

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Per sensibilizzare i cittadini e coinvolgerli in un rapporto con i Beni di cui sono fruitori e depositari, Archeoclub d’Italia ha istituito “il numero verde per i beni culturali” gestito in collaborazione con il Ministero, per segnalare situazioni di pericolo, di degrado dei siti, di danni ambientali per il patrimonio storico-artistico, pubblico o privato. La tutela di tali beni è affidata anche a numerosi centri nazionali permanenti per lo sviluppo di tematiche specifiche come Centro per l’architettura e la cultura urbana dei Centri Storici a Camerino (Mc); Centro per gli studi della preistoria e protostoria della Daunia a San Severo (Fg); Centro di didattica e Laboratorio per l’ecologia del Quaternario a Cupra Marittima (Ap); Centro per lo studio dell’architettura dei Castelli a Pavullo (Mo); Centro per lo sviluppo dell’“Operazione conoscenza” a Massa Lubrense (Na); Centro di coordinamento per i campi di ricerca a Venezia; Centro di coordinamento per gli interventi di Protezione Civile a Pescara; Centro per la Preistoria e Protostoria Siciliana a Corleone (Pa); Mare Nostrum, struttura tecnica per l’archeologia subacquea a Pisa.

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In occasione del suo venticinquesimo anno di vita, l’Archeoclub d’Italia ha istituito il “Premio Antiqua” per l’informazione sui beni culturali, allo scopo di sollecitare ed accrescere il ruolo dei mass-media nella conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico-artistico, così come ha istituito il “Primo salone nazionale del libro archeologico”, per l’editoria. Dall’esperienza acquisita sono nate le idee più avanzate per la gestione del patrimonio nazionale, come le proposte per l’autonomia delle grandi aree archeologiche, per la istituzione dei parchi archeologici e per la partecipazione dei privati alla gestione dei beni culturali.

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Tra le numerose campagne nazionali per la difesa del patrimonio, assumono particolare rilievo quelle in favore della Valle dei Templi ad Agrigento, dei Castelli e Fortificazioni, dell’area archeologica di Paestum, delle Chiese rupestri disseminate nel Meridione e di Pompei. Le molteplici attività di volontariato, che si articolano in assoluta conformità alle esigenze sempre diverse dei Comuni italiani, ricchi ciascuno di una storia e di testimonianze artistiche uniche, pongono Archeoclub d’Italia in primo piano assoluto tra le Associazioni di settore e lo rendono il luogo naturale di aggregazione per tutti coloro, giovani e meno giovani, che hanno a cuore il futuro del nostro grande patrimonio culturale. 

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«“Appartenenza e coesione” è il carattere che, attraverso la realizzazione di progetti culturali comuni, si vuole dare al nuovo assetto associativo. L’Archeoclub d’Italia e il Comitato Regionale della Puglia colgono l’occasione per dare il benvenuto al nuovo Direttore Regionale Musei Puglia, dott. Luca Mercuri, augurandogli buon lavoro ed auspicando proposte di collaborazione reciproca e che si possano realizzare possibili intese, a cominciare dalle prossime iniziative quali quelle delle Giornate Europee dell’Archeologia».

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lunedì 31 Maggio 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 7:42)

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