La testimonianza

Infermiere 118 racconta il dramma del virus: «Covid un mostro, evitate ciò che non è indispensabile»

La Redazione
Coronavirus
«Mi sento di chiedere a tutti di rispettare le regole, evitare di addossare colpe o scrivere post inutili. Invitiamo i ragazzi a stare meno nei luoghi chiusi, utilizzare i presidi e rispettare il distanziamento»​
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Una testimonianza che mette i brividi. A parlare è Giuseppe Cialdella, infermiere del 118, oltre che presidente dell’associazione e coordinatore del centro di formazione “Due mani per la vita”. Sulla pagina facebook dell’associazione, Cialdella ha informato l’utenza che «tutti i corsi sono rinviati a causa dell’alto rischio di contagio da Covid 19, pur non essendoci nessuna normativa e nessun DPCM che preveda interruzioni di corsi in ambito sanitario». Poi, però, si è lasciato andare a uno sfogo nel quale racconta quanto la situazione Covid sia ormai diventata drammatica.

«Vi parlo in qualità di infermiere di 118, uno di quelli che ha il posto fisso, come ultimamente sento dire» scrive Cialdella. «Ciò che sta accadendo questi giorni nel nostro paese, Corato, e nei paesi limitrofi, è qualcosa di assurdo, qualcosa che se non si vive sulla propria pelle si fa fatica a credere. Sono giorni che continuiamo ad accompagnare persone che sanno già di essere positive al Covid e/o che lo sapranno subito dopo aver fatto il tampone in ospedale e sono giorni che io e i miei colleghi, insieme ai colleghi della centrale operativa del 118 e insieme ai colleghi dei vari pronto soccorso, continuiamo a cercare di aiutare persone che avrebbero necessità di soccorso e di cure mediche senza averne la possibilità. Portare un paziente in ospedale per una urgenza significa ormai non potergli garantire una adeguata cura nei tempi previsti, i pazienti molto spesso, soprattutto se sono già positivi al Covid, corrono il rischio di dover girare per ore con noi nelle ambulanze prima di poter trovare un posto letto e non perché nessuno li vuole, ma perché realmente i pronto soccorso sono pieni, sono strapieni».

Nelle parole dell’infermiere, il richiamo alle regole è fondamentale. «Chi mi conosce sa che preferisco fare piuttosto che parlare o scrivere post sui social – prosegue – ma mi sento di dover chiedere a tutti di rispettare le regole imposte, di evitare di addossare colpe o di scrivere post inutili. Bisogna cercare di superare un momento molto molto difficile cercando soprattutto di proteggere i nostri cari. Lo possiamo fare solo rispettando le regole. Cerchiamo di invitare i nostri ragazzi a stare meno nei luoghi chiusi, di utilizzare i presidi e le regole di distanziamento. Lo possiamo fare cercando di non far uscire i nostri genitori che magari sono anziani e più facilmente attaccabili da questo mostro. Cerchiamo di rispettare tutte le regole per proteggere chi vogliamo bene.

Il suo appello si rivolge soprattutto ai più giovani. «Mi sono permesso di scrivere questo perché da stamattina ho ricevuto 3 telefonate di cari amici che cercano con le mia testimonianza di far capire ai loro figli o a chi gli sta vicino che stavolta non è un racconto giornalistico ma è realtà e ho ricevuto telefonate di colleghi che sono preoccupati esattamente come me non di infettarci, ma di infettare i nostri figli e chi ci sta vicino. Ragazzi, evitate tutto ciò che non è indispensabile. Scusate per questo sfogo. Credo che queste mie parole le possa dire a nome di tutti i colleghi – conclude Cialdella – compreso chi lavora in ospedale e magari non ha neanche i presidi giusti per poter operare su un paziente Covid positivo».

sabato 31 Ottobre 2020

(modifica il 20 Luglio 2022, 19:04)

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Gigi Gusto
Gigi Gusto
3 anni fa

Grazie per il vostro lavoro, per quello che fate per la collettività. E vi ringrazio anche a nome di quegli sciagurati negazionisti che in nome di una non ben definita “libertà” di non indossare la mascherina e di non rispettare le regole, contribuiscono alla diffusione del virus. E più il virus si diffonde, più stringenti saranno i provvedimenti. Ma questi poveracci non ci arrivano.
Spero che non accada, ma se anche loro dovessero aver bisogno del vostro aiuto, saranno loro stessi a ringraziarvi e a scusarsi. Adesso sono troppo impegnati a seguire qualche pagliaccio su Facebook…

Franco
Franco
3 anni fa

L' infermiere dovrebbe sapere perché i Pronto Soccorso si riempiono senza motivo: per il terrore seminato dalle tv nella popolazione.

Bellarte Maria
Bellarte Maria
3 anni fa

Bravo Giuseppe speriamo che hanno capito qualcosa di quello che stiamo attraversando.