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Ferrotramviaria: «Raddoppio entro il 2020. Il passaggio a livello di via Giappone rimarrà aperto»

Francesco De Marinis
Francesco De Marinis
L'ingegner Fabietti
Nel lungo incontro si è parlato dello stato dei lavori, della chiusura dei passaggi a livello e del nuovo progetto del parcheggio
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Nessuna grande novità, diverse conferme e un ampio dibattito sui lavori che la Ferrotramviaria sta effettuando sulla tratta da Ruvo ad Andria e Barletta, passando per Corato. A spiegare lo stato attuale sono stati gli ingegneri di Ferrotramviaria Antonio De Leo e Pio Fabietti con il commissario straordinario Paola Bianca Maria Schettini e il funzionario comunale Pasquale Antonio Casieri.

Nel parterre, poco popolato nonostante l’importanza dell’incontro, alcuni esponenti del Movimento Cinque Stelle (come l’ex consigliere Nico Longo e il consigliere regionale Grazia Di Bari) che da tempo si stanno occupando della questione, Legambiente Corato e qualche cittadino.

I tempi. Partiamo dalle date. Fabietti ha confermato che a dicembre 2020 sarà avviato il servizio su doppio binario sia sulla tratta Ruvo-Corato che su quella Corato-Andria Sud. Mentre per la prima i lavori infrastrutturali sono ormai conclusi (ma si viaggia ancora su un solo binario e con il limite di 50 km/h) la seconda è completa al 90%, fino a via Giappone. «Ci sono stati rallentamenti dovuti a interferenze di Acquedotto Pugliese e Enel ma siamo in via di risoluzione». Tempi incerti sulla nuova stazione Corato Sud per problemi legati alle autorizzazioni di Ansfisa.

Il passaggio a livello di via Giappone resta aperto. Dei passaggi a livello presenti a Corato, uno (via Ruvo) è stato già chiuso. Quello di via Mercalli sarà chiuso contestualmente alla “nascita” del nuovo parcheggio della stazione. Quello di via Trani sarà smantellato al termine dei lavori del sottopasso e sarà operativo tra aprile e maggio 2020 con relativo cambio della viabilità. L’unico passaggio a livello che continuerà ad esistere sarà quello di via Giappone. «Non si è riuscita a trovare una soluzione alternativa – spiega Fabietti – dopo diverse opzioni che via via sono state scartate (compresa la bretella con via Trani che auspicava la senatrice Piarulli). Pertanto rimarrà il passaggio a livello che verrà dotato di moderni sistemi di controllo. Il tempo di attesa sarà di circa 4 minuti».

Parcheggio della stazione. Uno dei passaggi più discussi è stato senz’altro quello relativo al parcheggio di scambio che dovrà servire la stazione. «Il parcheggio era previsto nella zona interna della stazione – ha spiegato Fabietti – ma non è stato inserito nel progetto per la gara d’appalto perché ci siamo resi conto che quello spiazzale serviva come zona dedicata al deposito macchine per la manutenzione della ferrovia, quindi sono state accantonate le somme destinate all’opera (oltre 2 milioni di euro ndr)». Nel 2018 fu individuata una nuova area da destinare al parcheggio, al di là della ferrovia sul lato mare. «Area raggiungibile da via Lama di Grazia che potrà permettere la chiusura del passaggio a livello su via Mercalli e il collegamento con via Fondo Griffi. Nel progetto sono previsti 80 stalli auto con 2 posti destinati ai disabili, un ascensore sul lato parcheggio e uno sul binario centrale abbattendo così tutte le barriere architettoniche». Recentemente è arrivato il sì della Regione in merito alla ammissibilità a finanziamento del progetto che dovrebbe essere presentato ufficialmente tra un mese.

Sottopasso di via Lama di Grazia. Il potenziamento delle caditoie è stata la soluzione che la Ferrotramviaria ha adottato per il noto problema dell’allagamento nei pressi del sottopasso di via Lama di Grazia, riaperto al traffico a fine marzo. Sul tema erano intervenuti i Cinque Stelle dopo la replica dell’azienda ferroviaria alle segnalazioni dei cittadini, in seguito ai temporali di novembre. «Le caditoie installate – ha sottolineato Fabietti – sono state in grado di assorbire tutta l’acqua al termine del nubifragio».

Nel lungo confronto successivo alla spiegazione dell’ingegner Fabietti sono emerse diverse proposte come quella di un sovrappasso pedonale per facilitare l’accesso al lato di via Ruvo oltre la ferrovia. Un’idea di difficile attuazione secondo l’esponente di Ferrotramviaria ma che si potrà discutere con la futura amministrazione cittadina.

Fabietti si è reso disponibile a portare all’attenzione di Ferrotramviaria problematiche segnalate dagli utenti come le infiltrazioni che stanno rovinando i muri della stazione, l’assenza del tabellone degli orari all’interno della sala d’aspetto e il completamento del percorso pedonale che unisce l’ospedale con la nuova fermata Corato Sud, soprattutto nei pressi del sottopasso di via Lago Baione.

venerdì 10 Gennaio 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 8:31)

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