L’intervista

Famiglia coratina dorme in auto da dieci giorni: «Aiutateci a trovare casa»

Marianna Lotito
Marianna Lotito
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Famiglia coratina dorme in auto da dieci giorni: «Aiutateci a trovare casa»
«Lavoro in campagna per pagare l'affitto – afferma papà Antonio - a chi ha una casa a disposizione, anche piccola, chiedo solo di avere fiducia in me e nella mia famiglia»
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Con le mani che parlano, senza usare mezzi termini. Andando subito al sodo. Puntando allo stomaco, come gli occhi delle bimbe che arrivano al cuore. Sempre con dignità.

Così voglio raccontare la storia di Antonio e delle tre donne della sua famiglia, sua moglie e le due figlie. Tutti insieme vivono in macchina ormai da circa dieci giorni: dormono e mangiano lì, senza avere a disposizione i servizi igienici.

L’auto è uno spazio che Antonio conosce bene, lì conserva sia gli attrezzi da lavoro che il cibo. Lui ha iniziato a “dormirci” dentro prima di tutti, otto mesi fa. Le virgolette sono d’obbligo visto che le ore di riposo che riesce a mettere in fila sono davvero poche: alle 4 del mattino si alza per andare a lavorare in campagna. Per il resto della notte si preoccupa di stare attento alla sicurezza della sua famiglia.

Perché tutto questo? «Otto mesi fa abbiamo ricevuto lo sfratto dalla casa che avevano in affitto con un regolare contratto. La Asl l’ha dichiarata inagibile e i proprietari non provvedevano a realizzare gli interventi strutturali necessari. Per circa sei mesi – spiega Antonio – mia moglie e le bambine sono state ospitate nella comunità di Sant’Antonio. Io invece restavo in macchina: mi avevano proposto un dormitorio a Terlizzi ma non me la sentivo di fare ogni giorno la strada per andare e tornare».

Qualcosa poi è cambiato. «Abbiamo visto uno spiraglio di luce quando un anziano signore ci ha accolti in casa sua. Mia moglie si occupava di lui e delle faccende domestiche: quell’uomo non era stato bene e la nostra compagnia lo faceva sentire più al sicuro. Purtroppo però è durato poco tempo, adesso siamo di nuovo senza un tetto sotto cui dormire».

A chi avete chiesto aiuto? «Al Comune, ma senza avere risposte concrete» afferma Antonio. E a rendere tutto ancora più incredibile c’è un’altra scoperta fatta di recente: «come famiglia già nel 2004 risultavamo idonei per l’ottenimento di una casa popolare». Adesso il nucleo familiare è di nuovo in graduatoria non avendo mai occupato abusivamente alcun alloggio.

«Dovete risolvere da soli i vostri problemi». Pare che questa sia la risposta ottenuta più volte da Antonio nel momento in cui ha chiesto aiuto. La riferisce senza rabbia negli occhi, con la rassegnazione di chi ha dovuto raccontarsi più volte per domandare sostegno. Eppure con un pensiero rivolto anche «a chi non ha nemmeno un lavoro». «Io so di essere fortunato – riflette – perché l’affitto posso pagarlo. Quello che mi manca sono le garanzie».

Il desiderio. «Abbiamo solo bisogno di un tetto sotto cui dormire, per vivere insieme: siamo già stati divisi per troppo tempo. Mia moglie è disposta a lavorare, le mie figlie hanno 10 e 14 anni. Vogliono – e devono – poter continuare ad andare a scuola, non posso permettere che perdano la speranza in un futuro migliore.

Non mi resta che chiedere a chi ha una casa a disposizione, anche piccola, di avere fiducia in me. In noi quattro».

martedì 16 Gennaio 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 21:18)

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 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

E' una classica situazione che deriva dal non avere, il nostro Paese, una fisionomia ben definita: da un lato la sfaccettatura capitalistica, di una ricchezza che si crea con il lavoro e le capacità personali o anche con la corruzione ed il ladrocinio, quando si tratta di denaro pubblico; dall'altro lato, l'aspetto socio assistenziale, appoggiato anche, o in gara, con un elevato bigottismo, di una nazione che vuole atteggiarsi a comunista, specie dopo i turbinii degli anni '70, ed ora anche munifica accoglitrice di qualunque straniero. Questa doppiezza d'identità è quindi la causa dei problemi legati alla casa, con le continue notizie di costruzioni od occupazioni abusive, o affitti non pagati, da parte di chi non ha ancora capito, e non per suo demerito, in che tipo di Paese vive.

Un Coratino indignato
Un Coratino indignato
6 anni fa

Non è che ci sarebbe un alloggio zona mercato? Oppure su via san Magno? Vergogna, così si trattano gli italiani.. e le istituzioni che fanno? Ah già dimenticavo.. le foto per il concertone di capodanno……

 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Vorrei continuare il discorso, sul come affrontare il toccante caso di questa famiglia: è chiaro che difficilmente si farà avanti un privato per aiutarla, dato che egli si sentirà la parte “liberista” (ognuno si arrangi come meglio può o crede) della società, oppure temerà di impegnarsi in un qualcosa che poi lo vincolerà per sempre. Allora ci si appellerà alle solite “istituzioni” (la parte “comunista”), le quali non possono di certo far fronte a tutte le richieste. Solitamente, in questi frangenti, accorrono in aiuto i parenti, ma sembra che qui non ne esistano, o si siano defilati. Che dire? Auguriamoci sinceramente che venga risolto al più presto questo penoso caso, emblematico di una società, come ho detto, contraddittoria.

Giò Gatto
Giò Gatto
6 anni fa

I grandi Statisti di una volta si girano e rigirano nella loro tomba. Quante battaglie vinte per poi vedersele sgretolare in pochi decenni in mano a politicanti senza scrupoli né capacità, se non quelle nel proprio strettissimo interesse. Caro Signor Antonio, avrà notato che le spese di questo Comune sono per lo più rivolte a inutili infrastrutture e eventi, ma ci dica: almeno al concerto di capodanno si è divertito? Così da farci tutti una fittizia illusione…

Vincenzo Quinto
Vincenzo Quinto
6 anni fa

Immigrti clandestini e delinquenti resort 4 stelle!!!!!

mary
mary
6 anni fa

Proporrei una colletta da parte del giornale che ha dato la notizia. Io ci sono!

Amedeo Strippoli
Amedeo Strippoli
6 anni fa

La situazione del Sig. Antonio pur essendo comune, purtroppo, a centinaia di famiglie italiane, fa rimanere lo stesso indignati. Possibile che una città come la nostra riesca a promuovere e realizzare grandi eventi mediatici e che non riesca a risolvere un problema così impellente.
Mi domando, cosa propongono, in questo caso, i soliti soloni radicalchic; considerato che quando si tratta di migranti stranieri, più o meno regolari, si fanno in quattro per risolvergli qualsiasi problema. Comunque, una soluzione potrebbe essere, in attesa di una sacrosanta assegnazione di un alloggio popolare, che l'amministrazione comunale dovrebbe far ospitare la famiglia del Sig. Antonio in una delle tante stanze vuote di una qualche nota organizzazione ecclesiastica, assumendosene l'onere finanziario.

Bucci grazia
Bucci grazia
6 anni fa

Chiedo alle stesse persone che danno accoglienza e assistenza agli extracomunitari ,la diano ai nostri italiani non è ammissibile che noi Italiani non prossima usufruire degli i stessi aiuti. È vergognoso mi rivolgo ai politici,aiutate questa famiglia.

Luigi Cialdella
Luigi Cialdella
6 anni fa

Il 1 novembre 2016 dlle pagine di questa testata Don Vito Martinelli della parrocchia Sacro Cuore di Gesù faceva conoscere alla cittadinanza di mettere a disposizione di alcune famiglie di terremotati alcuni siti nella palazzina adiacente la parrocchia suddetta, ora siccome da allora nessuno qui a Corato si è trasferito dal Lazio, sarebbe bello se Don Vito messo al corrente di ciò potesse offrire aiuto a questi 4 fratelli. Il tutto senza polemica e strumentalizzazione del caso tengo a precisare.

Aldo Farucci
Aldo Farucci
6 anni fa

Dove si trova esattamente questa famiglia?

Angela  Mazzilli  Ventura-Corato
Angela Mazzilli Ventura-Corato
6 anni fa

Ha ragione (ASSAI) la signora Bucci Grazia. Concordo in pieno col suo pensiero. Ormai essere italiani sembra quasi una “colpa”. Angela Mazzilli .

Ant
Ant
6 anni fa

Date il via alla realizzazione di alloggi popolari, come quelli da realizzare nel RIONE BELVEDERE il COSIDDETTO PRUACS DEL RIONE BELVEDERE…… Basta lunghe attese nonostante i giá stanziati acconti per dare il via alla realizzazione.

Gigi
Gigi
6 anni fa

Quanti bei commenti da parte dei coniglietti fascisti più o meno consapevoli. Guardano ai profughi che hanno meno di niente, e non guardano ai ricchi, ai padroni, ai banchieri che prosperano con queste situazioni. Fprti con i deboli, e servili con i forti.
Forza Antonio! Forza fratelli migranti! Siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo remare uniti per un mondo più giusto ed un'economia più equa.

CATALDO DI GENNARO
CATALDO DI GENNARO
6 anni fa

Caro Gigi purtroppo non è questione di fascisti o che purtroppo è realtà, gli italiani in difficoltà non fanno business e quindi nessuno se ne frega, gli immigrati portano SOLDI lo vuoi capire SOLDONI dall’Europa e vengono erogati a pioggia!!!! Il tuo sig. Renzi era convinto che con ciò che avremmo preso in termini di vite l’Italia avrebbe incassato tanto per risanare, a detta sua, un pochino i conti pubblici. Rivediti i servizi delle Iene e di Striscia.

 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Noto, leggendo termini ormai obsoleti, che c'è qualche nostalgico degli anni '70, anche se non li ha conosciuti direttamente dato che, chi li ha vissuti in prima persona come militante, ora li rinnega, da perfetto borghese. Il governo sta svendendo la patria; la maggioranza del popolo, tacitamente o timidamente, non è d'accordo; la minoranza, appoggiata dalle decisioni di un governo autoritario (dato che prende decisioni impopolari, ben sapendo che non scoppierà mai una rivolta contro di lui), fa la voce grossa, irridendo chi non la pensa come lei. E' l'apoteosi della democrazia…

Miky Musci
Miky Musci
6 anni fa

Invece di sparare stronzate come sapientoni dei miei stivali, datevi da fare per trovare un piccolo alloggio a questa famiglia