Cultura

“Registi fuori dagli schermi”, una voce coratina per Abel Ferrara

Giuseppe Gallo
Il regista Micheal Radford e l'interprete coratina Lara Maroccini
Lara Maroccini interprete dell'incontro di venerdì prossimo tra il regista indipendente americano ed Enrico Ghezzi, fondatore di Blob
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Abel Ferrara è un nome noto per i veri cinefili, una personalità imprevedibile. Il regista del Bronx, di chiarissime origini italiane, sarà venerdì prossimo ospite al Cineporto di Bari. A “dargli voce” Lara Maroccini, interprete coratina.

Il cinema non è solo grande distribuzione. Per fortuna, i film scartati dai circuiti più commerciali hanno una seconda opportunità in rassegne come “Registi fuori dagli schermi” dell'Apulia Film Commission.

Il cineasta americano è pronto a presentare il suo ultimo lavoro, dedicato a un simbolo della recente storia italiana, Pasolini.

Cimentarsi con un artista poliedrico come Pasolini è sfida non semplice, che Ferrara ha voluto affrontare affidandosi a scene in lingua originale e a sequenze oniriche dedicate alla lettura di alcuni brani scritti dal genio scomparso troppo prematuramente all'idroscalo di Ostia.

Anche per Lara la sfida non sarà delle più elementari. La brillante interprete, laureatasi presso la prestigiosa Scuola superiore di lingue moderne per interpreti e traduttori di Trieste, sarà il canale su cui correrà la comunicazione tra il regista indipendente ed Enrico Ghezzi, critico cinematografico e uno dei creatori di Blob. Due personaggi istrionici, variopinti, non semplici da interpretare. La ragione è da ricondurre a una citazione del filologo Manara Valgimigli: “Interpretare è analisi, tradurre è sintesi”.

Abel Ferrara fa cinema da oltre quarant'anni. Ha iniziato con incursioni nello splatter e nel porno, per poi affinare le proprie tecniche di direzione. Agli albori della sua carriera si serviva spesso di attori non professionisti, pescati nella sua cerchia di amicizie, per poi preferire dei “feticci” come Christopher Walken e Willem Dafoe. Le sue pellicole – tutte ambientate in metropoli grigie e oscure – fanno perno su temi quali il peccato, la violenza, il tradimento e la religione.

Lara ci confessa di «non dormire da giorni» e di essere «emozionata, motivata e fortemente stimolata dal confronto con una figura complessa come Pasolini». Si sta preparando al meglio da diversi mesi. Le chiediamo chi è per lei Pierpaolo e fa sua la definizione che ne ha dato Eduardo De Filippo: «Un uomo adorabile e indifeso, una creatura angelica».

Ma quali sono i segreti di un bravo interprete? Lara non ha dubbi: «La preparazione, l'umiltà e il rapporto di cooperazione con l'interlocutore. Sono stracontenta; da parte mia cercherò di dare il massimo».

domenica 25 Gennaio 2015

(modifica il 25 Luglio 2022, 14:48)

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