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Festa Patronale di San Cataldo: le immagini più belle

Marianna Lotito
Marianna Lotito
Le foto che vi proponiamo nella nostra gallery sono state concepite dall'occhio esperto di Niccolò Testino
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San Cataldo 2010: bagno di folla per il busto argenteo del Santo patrono e piazze popolate fino a tarda sera per i numerosi spettacoli.
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rnLe novità annunciate in sede di presentazione dal neo presidente del Comitato Feste Patronali Savino Arbore hanno avuto un ottimo riscontro. Corato, quasi sullo stile delle notti bianche, ha visto ripopolarsi le strade e le piazze: una variegata scelta di spettacoli musicali e teatrali hanno radunato le folle divertendo e destando attenzione.
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rnContro quanto si potrebbe pensare, in tantissimi sono intervenuti alle cerimonie religiose: decisamente più affollata di tutte la processione domenicale del busto argenteo e della reliquia di San Cataldo. Quella che molti ricordano come la processione tradizionale della domenica mattina, continua a riscuotere grande successo. Le dimostrazioni di fede nei confronti del Santo patrono non sono affatto mancate. Il chiostro del comune che ha ospitato la statua lignea del protettore di Corato, non è rimasto quasi mai deserto. A tutte le ore, si incontravano fedeli in preghiera innanzi al simulacro.
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rnDi certo si può fare ancora molto per migliorare l’aspetto religioso: non è solo responsabilità degli organizzatori. È notevole lo sforzo delle confraternite, San Giuseppe ed il Carmine soprattutto, storicamente deputate a “portare in spalla” il Santo. Ai loro sacrifici si abbinano quelli di tutti coloro i quali seguono e sostengono la processione, partendo dalle altre confraternite e giungendo a tutte le forze dell’ordine intervenute.
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rnSenza voler esprimere giudizi, condividiamo il messaggio lanciato dal vicario zonale, Don Cataldo Bevilacqua: «Coratini: la volete questa festa patronale? Se la vostra risposta è “si”, ad essa, deve corrispondere il senso di responsabilità nell’organizzarla e nel viverla. Questa esigenza deve avere come riscontro il nostro contributo, non solo in termini economici. Dobbiamo recuperare gli insegnamenti del nostro patrono e costruire una nuova chiesa».
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rnRifacendosi alla tradizione secondo cui San Cataldo, apparendo al contadino Quirico Trambotto, chiese di costruire una chiesa per ottenere la liberazione della città dalla peste, Don Cataldo ha esortato costruzione di una chiesa cittadina fatta di pietre vive, come vuole il Vangelo cristiano.
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rnL’altra faccia della grande festa patronale si è mostrata ricca di spettacoli, musica e divertimento. L’estro e la cura artistica e professionale di Gregorio Sgarra e Giuseppe Mintrone hanno dato ottimi frutti. Ce n’era per tutti i gusti: nessuno degli appuntamenti è stato disertato e sono state accontentate tutte le fasce di età.
rnPer problemi logistici sabato mattina in pochissimi hanno seguito gli sbandieratori di Carovigno che in piazza Cesare Battisti hanno fatto volare alte le loro bandiere al ritmo vivace e travolgente dei loro strumentisti.
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rnPiazza Sedile adibita più volte a teatro: “La Festa Patronale” dell’Associazione Arca di Corato e “Nelle migliori famiglie” dell’associazione “Arte viva” di Turi hanno avuto un fortissimo riscontro di pubblico. Ancora una volta dobbiamo sottolineare come le scelte culturali stiamo rieducando la cittadinanza al gusto dello spettacolo dal vivo. Tutto ciò fa ben sperare per la prossima riapertura del tanto atteso Teatro Comunale.
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rnPer San Cataldo 2010 anche tantissima musica: con il pianoforte di De Santis e la voce di Daniela Diomede, la musica sacra lo scorso venerdì ha aperto la strada a tutte le altre esibizioni.
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rnCon “Le Nuvole”, sabato sera si è vissuto un tributo a Fabrizio De Andrè, mentre nella serata domenicale ben tre sono state le esibizioni. Il maestro Lentini ha diretto la “Euro Orchestra” in piazza C. Battisti, ed a seguire, a piazza Sedile si esibiva far numerosi applausi, il complesso Jazz “Box Office” diretto da Roberto Ottaviano. In contemporanea, buono il riscontro di pubblico anche per la coinvolgente Associazione Culturale Musicale “Malembe” e la sua musica sudamericana e latino americana.
rnAnche nell’ultima serata di festeggiamenti Corato si è mostrata ripopolata e viva: piazza Battisti danzava sulle note della banda di Cirò Marina diretta dal Maestro Salituturi. Grandissimo successo hanno avuto i musicisti di “Magicaboola”: giovani e pieni di entusiasmo, spostandosi da piazza Vittorio Emanuele verso il palazzo di Città, sono stati circondati da un pubblico partecipe e piacevolmente stupito e soddisfatto.
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rnMa San Cataldo 2010, è stato anche un tripudio di colori: oltre il bellissimo allestimento del busto argenteo del Santo in Chiesa Matrice, va sottolineato l’apprezzamento generale per le nuove luminarie. Il colpo d’occhio del palazzo di città e delle strade del centro è stato notevole. Raffinato, vivace ed elegante, l’effetto delle luci ha stupito tutti, dando un volto nuovo al paese ed alla festa.
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rnDalle luci elettriche a quelle dei botti: alle sveglie fragorose meno rumorose degli altri anni, è stato abbinato lo spettacolo pirotecnico domenicale della ditta “Pirofantasy”. Originale anche la novità delle “fontane danzanti” della ditta Vionica di Rimini: ha attratto in molti al parco comunale, come sempre affollatissimo.
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rnUna festa patronale seguita anche dalle telecamere delle televisioni: si parte dal voler celebrare un Santo e si giunge a tanto spettacolo e divertimento. Forse un po’ si avverte la spaccatura tra i due aspetti, manca un anello di congiunzione, quasi fossero due eventi separati. Quasi due feste, una per i più grandi, legati alle tradizioni ed ai ricordi, ed una per i giovani, attratti dalle giostre e magari dalla musica. Un po’ come il Natale, quello dei regali e quello che attende la nascita del bambino Gesù: a fare la differenza è ancora una volta la fede cristiana. Ecco, questo aspetto a Corato forse ha bisogno di cure: di fatto, anche in questo caso, è responsabilità di ogni singolo.
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martedì 24 Agosto 2010

(modifica il 12 Luglio 2022, 18:35)

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vanessa
vanessa
13 anni fa

Madonn, don Savino quand è bell….par natural!!!

LU_KIO
LU_KIO
13 anni fa

COMPLIMENTI ED ELOGI AL PRESIDENTE ARBORE SAVINO.
Finalmente la festa di San Cataldo ha cambiato veste, dopo tantissimi anni. Ricca illuminazione, davvero sfarzosa e degna della città. I concerti bandistici hanno allietato le serate con tenere e lievi note di musiche da sogno!
AH MAIORA SEMPER AL PRESIDENTE… complimentissimi.

ilgrillo
ilgrillo
13 anni fa

“fontane danzanti” : ha attratto in molti al parco comunale, come sempre affollatissimo.
Certo AFFOLLATISSIMO con le uscite dei cancelli CHIUSE con Catenaccio e/o LUCCHETTO. Sembra una cosa sicura? Per fortuna ke non è successo niente. Mi meraviglio dei preposti alla Sicurezza e i responsabili di Protezione Civile (non della associazioni di volontariato)
IRRESPONSABILI.

diabolik67
diabolik67
13 anni fa

sono d’accordo con il grillo,mi sembrava di vedere gli ebrei quando entravano nei forni crematori,in massa,senza vie di fuga,solo che noi uscivamo.IN QUANTO ALLE FONTANE DANZANTI SONO COSA VECCHIA,TRAMONTATA,OBSOLETA,CARAMELLE PER I BAMBINI.PERRONE NON INCANTI NESSUNO,E LASCIAMO PERDERE L’AVV. ARBORE,CHI COMANDA E PERRONE.AGGGIIIUUUSSSTTT RR STRAAAD.

ant__
ant__
13 anni fa

Io penso invece che le fontane danzanti siano state uno degli appuntamenti migliori di questa festa.