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“Gratta e Vinci”: il volto della fortuna tra fenomeno e sindrome

Giuseppe Cantatore
Giuseppe Cantatore
L'approfondimento di CoratoLive.it stavolta è legato ai "Gratta e Vinci": quali i numeri di questo fenomeno?
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C’erano una volta le lotterie, il totocalcio, il totogol, il lotto ed il superenalotto. Alcuni di questi giochi sono già stati ampiamente soppiantati mentre altri, probabilmente, lo saranno a breve.
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rn«Tantissime opportunità di vincita. Non farti ingannare, la qualità e la fortuna le trovi soli nei nostri inimitabili biglietti», scrive il sito della Lottomatica.
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rnGli inimitabili biglietti sono quelli del “gratta e vinci”, autentico fenomeno sociale prima ancora che semplice gioco da consumare in pochi secondi tra bar, tabaccherie e giornalai.
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rnFacendo riferimento solo ai tagliandi garantiti dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, gli unici che consentono di vincere legalmente dei premi in denaro, sono ben dodici le tipologie di biglietti su cui grattare la polverina argentata alla ricerca di un misero contentino o di una svolta nella propria vita.
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rn“Stella stellina”, “Tuffati nell’oro”, “Un, due, tris”, “Batti il banco”, questi i nomi dei alcuni biglietti. Costano da 1 a 5 euro promettendo vincite da 1 a 500.000 euro. Ma il re del “Gratta e vinci” è senza dubbio “Il Miliardario”, l’unico a costare 5 euro, indicato all’unanimità come il più acquistato.
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rnSi tratta di un fenomeno che come pochi unisce Nord e Sud, ricchi e poveri, borghesi e classe operaia, grandi e piccini. Per chi (come lo scrivente) è fuori dal “tunnel” del “gratta e vinci” c’è da restare sbalorditi dinanzi alle masse di danaro che questa sorta di lotteria istantanea muove e soprattutto da come riesce a modificare le abitudini di chi normalmente acquista i tagliandi.
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rnDecisamente incuriositi, abbiamo girato in diverse zone della città tra quelli indicati come i luoghi deputati del “gratta e vinci”, bar, ricevitorie e tabaccherie, in cui normalmente il consumo dei biglietti argentati può essere significativo per capire quanto sia profondo a Corato questo fenomeno.
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rnUno dei crocevia più trafficati della nostra città è certamente la stazione della Ferrovia Bari-Nord.
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rn«Vendiamo i “gratta e vinci” solo da Maggio – ci dicono – ma i numeri sono decisamente positivi, con la vendita settimanale di tagliandi per un valore di circa 9.000 euro (corrispondenti a circa 450 biglietti al giorno). Negli ultimi giorni abbiamo consegnato due premi da 250 e 1.000 euro, soprattutto con “Il Miliardario”, ma normalmente ogni settimana facciamo vincere circa 2.300 euro».
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rnSi acquista meno presso la tabaccheria Menduni di via Dante, con “soli” 100 tagliandi al giorno ed ultime vincite che hanno oscillato tra i 250 ed i 1.000 euro, mentre si sale un po’ nella ricevitoria di via Trani (nei pressi del “Calvario”) con circa 200 biglietti venduti ogni giorno.
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rnLe cifre tornano ad essere parecchio consistenti presso il Bar Brianza in via Castel del Monte.
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rn«Da quando la Lottomatica ci ha proposto l’acquisto dei “gratta e vinci” – spiega il titolare – i tagliandi venduti si sono quadruplicati, con una vendita di circa 200 tagliandi giornalieri, raggiungendo in breve tempo gli incassi di giochi storici come lotto e superenalotto. I clienti sono certamente incentivati da una vincita costante che nel nostro bar raggiunge in media ogni giorno la cifra di 200 euro».
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rnSe il lotto resiste, totocalcio e affini sono stati ormai ampiamente superati.
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rn«In effetti è così – ci conferma il titolare della tabaccheria Torelli su Corso Garibaldi. – Vendo ogni giorno circa 300 “gratta e vinci” di cui 180 solo de “Il Miliardario”, registrando anche buone vincite. Nell’ultimo periodo abbiamo venduto un tagliando da 10.000 euro, 20 da 1.000 ed altrettanti da 500 euro».
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rnMa la palma del rivenditore più fortunato dell’ultimo periodo va senza dubbio alla ricevitoria Iannone, nel rione Belvedere, che tra metà ottobre e meta novembre ha distribuito premi per circa 70.000 euro.
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rn«Senza dubbio i "gratta e vinci" stanno facendo al fortuna di molti – dice il titolare Nino Iannone. – Nella mia ricevitoria ogni giorno si vendono circa 500/600 tagliandi che nell’ultimo mese hanno fruttato buone vincite».
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rnDue biglietti da 10.000 euro, oltre a tre da 100 e tre 500, cui vanno aggiunti altri 40.000 euro vinti tra totocalcio e lotto, costituiscono di certo un buon bottino. Anche se questo dilagare di vincite ha fatto sì che alla tentazione del  "gratta e vinci" non resistano neppure i più piccoli.
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rn«Non è difficile – continua Iannone – che nella mia ricevitoria entrino bambini che all’uscita di scuola invece di acquistare le solite caramelle mi chiedano un "gratta e vinci" da 1 euro».
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Si può affermare quindi, con una comprensibile approssimazione, che Corato "brucia" in "gratta e vinci" una somma vicina ai 500.000 euro al mese. Un successo superiore forse nei quartieri dai redditi più bassi motivato forse da quella voglia di riscatto sociale che nel 2006 passa anche attraverso un biglietto colorato.
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rnUn fenomeno che comunque appare, in soldoni, inferiore a quello che coinvolge le vicine Bisceglie e Molfetta.
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rnNel caso in cui la dedizione e la passione di un giocatore vengano premiate con una vincita, questa potrà essere riscossa immediatamente nella stessa ricevitoria nel caso in cui non superi i 150 euro. Oltre questa cifra, il rivenditore comunica con un terminale la vincita alla Lottomatica che a sua volta passa la palla alla “Banca Intesa” più vicina. In poco tempo viene quindi stampata una ricevuta che nella più vicina filiale consentirà  al fortunato vincitore di ritirare il dovuto.
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rnBuono anche il guadagno dei rivenditori che non percepiscono nulla sulle vincite ma che vedono terminare nelle proprie casse l’8% del costo di ciascun tagliando, quindi 8 centesimi per i “gratta e vinci” da 1 euro fino ai 40 centesimi per quello da 5 euro.
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rnSembra che la Lottomatica abbia pensato proprio a tutto: forse non tutti sanno che i “gratta e vinci”  vengono stampati da un’azienda americana, dopo che in passato, quando venivano prodotti in Italia, una soffiata convogliò i tagliandi vincenti tutti in una zona, rendendo ricca una piccola cittadina del nord Italia. Un gioco a prova di ficcanaso, dunque.
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rnEd è notizia freschissima che l’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato ha avviato da ieri e per un periodo sperimentale di 18 mesi, il “gratta e vinci” on line.
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rnL’offerta è ampia e studiata per soddisfare i gusti di differenti target di giocatori. Sono stati infatti affiancati ad alcuni “gratta e vinci” già esistenti e riproposti nella nuova veste on-line (“Il Miliardario on line”; “Sette e Mezzo on line”, “Batti il banco on line”, “Portafortuna on line”), altri prodotti di nuova concezione ideati ad hoc: “Sfida finale on line”, ambientato sul calcio; “L’invasione degli ultrasoldi on line”, che ricorda i vecchi videogiochi spaziali; “Super Tris on line”, per assaporare il brivido di una corsa di cavalli; “Scala reale on-line”, incentrato sul gioco delle carte).
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rnI prezzi di accesso al gioco variano in funzione della lotteria prescelta: per i prodotti di nuova concezione variano da 50 centesimi ad 1 euro, mentre per i “gratta e vinci” esistenti i prezzi sono analoghi a quelli praticati sul mercato.

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Sul normale mercato carteceo, invece, due le novità in arrivo: il "gratta e vinci" da 50 centesimi e quello addirittura da 10 euro.
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rnTentato da tutto questo parlare, anch’io ho acquistato il mio primo “gratta e vinci”. Ma sarà anche l’ultimo: non ho vinto nulla. Almeno io.

venerdì 1 Dicembre 2006

(modifica il 14 Luglio 2022, 3:51)

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