Politica

Proposte politico amministrative sul Partito Democratico

La Redazione
Una nota di Vito De Leo, Presidente del Centro Studi Politici "A.Moro".
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Con una lettera indirizzata ai dirigenti dei Democratici di Sinistra e de La Margherita e inviata per conoscenza anche ai rappresentanti dei partiti e dei gruppi consiliari dell’Unione di centro-sinistra, il presidente del Centro Studi Politici “A.Moro” Vito De Leo, ha rinnovato la richiesta di avviare processi di ricomposizione politica, programmatica, metodologica e gestionale nella società, nelle istituzioni e nel Comune, che mettano al centro dell’azione politica una serie di iniziative che potrebbero costituire la prosecuzione di un dibattito orientato a migliorare le condizioni di agibilità politica nelle istituzioni, nel territorio e con gli elettori e, quindi, a creare le condizioni per la nascita e la crescita di un vero partito democratico e riformista, che non si limita ad evidenziare le identità di chi vorrà farne parte, ma che punti a realizzare, partendo dal Comune, un progetto di nuova qualità della vita credibile ed efficace.
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rn«E’ tempo – dice Vito De Leo – che si apra una fase nella quale tutti i partiti dell’UNIONE puntino unitariamente a sviluppare un’iniziativa politico-amministrativa, meglio organizzata, più efficace, più capace di incidere nei processi reali, più visibile, con la chiara coscienza che saremo riconosciuti come soggetti di cambiamento solo se sapremo innanzitutto cambiare ed aggiornare noi stessi nel confronto sistematico con le realtà territoriali.
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rnDobbiamo
– chiarisce il presidente del sodalizio – aprire le porte e le finestre della Casa politica del centro-sinistra; dobbiamo chiedere a tutti i democratici di ieri e d’oggi, comunque organizzati, d’impegnarsi in un’azione di sostegno, di condivisione e d’impegno per realizzare insieme il progetto per una città migliore, capace di sviluppo e di memoria storica, in grado di promuovere le sue energie inespresse e di darsi una classe dirigente adeguata a sostenere le sfide del cambiamento».
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rnArticolando un ragionamento articolato su proposte di metodo, di contenuti e di obiettivi, Vito De Leo, così continua.
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rn«Occorre un nuovo metodo di lavoro. Oggi ci troviamo di fronte ad un bivio. Da una parte, si può continuare la vecchia strada: la politica resta un affare gestito da pochi addetti ai lavori (consiglieri comunali, segretari e dirigenti di partito); dall’altra parte, si può percorrere una strada nuova di radicale trasformazione: la politica si apre ai cittadini, le istituzioni diventano luogo di raccordo e di soluzione dei bisogni comuni, i problemi amministrativi sono affrontati unitariamente e democraticamente con creatività, partecipazione e progettualità».
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rnLe domande alle quali i dirigenti e gli eletti, per quanto di competenza, hanno il dovere di rispondere secondo il presidente del Centro Studi sono le seguenti:
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rn«Quali ulteriori scelte s’intendono fare per valorizzare le potenzialità del nostro territorio? Come ridare fiducia a quei cittadini che si sentono delusi e non vedono ancora realizzate le promesse elettorali? Quali sono le priorità per un progetto politico-amministrativo capace di disegnare politiche di sviluppo capaci di fronteggiare il dramma della disoccupazione? In quale modo e, soprattutto, con quali regolamenti statutari s’intende garantire la partecipazione appassionata e consapevole dei cittadini, del mondo della cultura, della scuola, del volontariato, degli immigrati, dei diversamente abili?

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E’ correttamente impostato il rapporto tra responsabilità politiche e responsabilità gestionali? Qual è l’interpretazione data dal Comune alla Legge regionale 34, in riferimento alla Zona Artigianale, ai PIP, alle Zone di Completamento, agli Accordi di Programma, agli Insediamenti agricoli? Relativamente agli appalti, agli incarichi ed alle società, qual è la posizione dei partiti e dell’Amministrazione? Come s’intende procedere per la redazione del Bilancio di previsione 2007».
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rnCosa fare a questo punto della vita amministrativa? – si chiede Vito De Leo.

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«E’ giunto il momento di procedere all’elaborazione di un’aggiornata piattaforma programmatica contenente indirizzi, obiettivi, modalità, risorse, tempi e strumenti di realizzazione. Il documento dovrà essere frutto di un lavoro collettivo delle componenti politico-amministrative, dopo che saranno state ascoltate, in appositi incontri, le componenti sociali e sindacali della comunità amministrata.

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Riteniamo fondamentale e imprescindibile, a questo punto della vita amministrativa, – prosegue – che vengano ridefiniti prospettive, ruoli, programmi, metodi, comportamenti, senza prescindere da una presa di coscienza degli errori, delle omissioni, dei metodi adottati e dei ritardi. Con le forze politiche, sociali, sindacali e culturali prima o poi bisognerà confrontarsi sui temi della cittadinanza attiva, dell’associazionismo, della partecipazione, dei regolamenti dello Statuto, del Difensore civico, della tolleranza e della pace, della diversità e dell’uguaglianza delle opportunità, della convivenza e della solidarietà, della prevenzione e del rispetto ambientale, del tempo libero e dell’occupazione, del diritto allo studio e della devianza, delle categorie più deboli, degli immigrati, dei giovani e degli anziani, del rilancio delle politiche sociali, del rinnovamento del sistema politico – istituzionale, della riforma federalista, della modernizzazione della pubblica amministrazione, del rispetto delle compatibilità finanziarie, del bilancio partecipato, delle primarie per la scelta dei candidati, del rafforzamento dell’Unione e del nuovo Partito Democratico.
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rnRiassumendo – è la conclusione del presidente del Centro Studi Politici “A.Moro” – crediamo che non sia più procrastinabile la necessità di procedere ad una verifica dettagliata e puntuale del programma amministrativo e aprire un serio dibattito sui seguenti temi generatori: ordine pubblico, politiche sociali, partecipazione e nuova democrazia, pianificazione urbanistica e gestione sociale del territorio, rilancio delle attività agricole, attività di promozione del commercio e dell’artigianato, recupero, tutela e valorizzazione dei beni culturali, rilancio dello sport, del tempo libero e del turismo; tutela ambientale e salute pubblica, nuova occupazione, gestione del personale, bilancio partecipato.
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rnRispetto a ciascuno di questi temi, bisognerà costituire a livello di Gruppo consiliare, dei Focus Group per l’individuazione degli obiettivi politici e amministrativi; delle modalità e strumenti di realizzazione; delle risorse finanziarie; delle forme di comunicazione mediatica; dei contenuti e dei tempi per i forum tematici con l’elettorato e le organizzazioni sociali; promuovere un corso di formazione politica aperto soprattutto ai giovani; redigere e distribuire un questionario rivolto ai cittadini teso a cogliere giudizi e aspettative sull’Amministrazione comunale e i Partiti politici di centro-destra e di centro-sinistra; predisporre nel più breve tempo possibile gli atti per la regolamentazione di tutti gli istituti di partecipazione previsti dallo Statuto comunale; deliberare il bilancio di previsione 2007 – come previsto per legge – entro il 31/12/05, previa una reale partecipazione dei cittadini da coinvolgere nelle forme più opportune (”Bilancio partecipato”)».

sabato 18 Novembre 2006

(modifica il 14 Luglio 2022, 4:30)

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