Cultura

Olivita: nasce da Corato uno studio sulla cultura dell’olio extravergine

Salvatore Vernice
«Corato, città che in tutto il mondo è famosa per essere la patria della migliore tipologia di oliva, la cosiddetta "Coratina"».
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Un work-shop sulla cultura dell’olio extravergine e su come questo prodotto, che ha la sua culla nel nostro territorio, fa parte della cucina mediterranea.
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rnQuesto è quanto si inaugurerà questo pomeriggio a Corato, alle 16.30, all’interno di Corte Bracco dei Germani, una struttura che è sempre stata attenta al prodotto “olio di oliva”, avendo organizzato nel passato altre manifestazioni con l’olio al centro dell’interesse.

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Si chiama “Olivita” questa manifestazione che vedrà a Corato quasi un centinaio di esperti ed operatori del settore provenienti non solo dall’Italia, ma anche dagli Stati Uniti e dal Giappone.

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«Siamo riusciti ad organizzare a Coratodice Marino Sbisà di Corte Bracco dei Germaniche in tutto il mondo è famosa per essere la patria della migliore tipologia di oliva, la cosiddetta “Coratina”. La presenza di tanti operatori, fra cui anche molti “buyers” (compratori n.d.r.) italiani e stranieri, e l’apertura al mondo esterno di questa manifestazione, la rende tra le più importanti operazioni “culturali” sul nostro olio extravergine».

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Infatti, il work-shop consiste proprio nell’apertura al confronto, al dialogo e al dibattito che possono nascere sia attraverso gli incontri programmati e sia nei gruppi di lavoro che saranno formati per l’occasione.
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rnIl programma prevede, dopo i saluti di rito e la presentazione della sei giorni di lavori e visite guidate, per domani mattina, alle 9, un primo incontro sul tema “La dieta mediterranea: nuove ricerche e nuovi orientamenti”, in cui si parlerà dei benefici sperimentati che la dieta mediterranea porta nella riduzione delle malattie cardiovascolari.

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Si passerà poi al tema “L’approccio del consumatore all’olio extravergine di oliva”. Un problema già evidenziato nei giorni scorsi da Giuseppe Del Console, frantoiano e produttore oleario coratino che ha sottolineato la mancanza di una cultura da parte della gente.

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«Oggi purtroppo i consumatori acquistano dell’olio di cui non si conosce neanche la provenienza, perché le indicazioni previste sulle etichette, sono facoltative e al massimo è indicato la nazione di provenienza dell’olio. Io credo che è necessario stimolare le persone ad acquistare due o tre bottiglie di olio di aziende diverse, in modo da capire le reali differenze organolettiche».

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Sabato gli ospiti stranieri si recheranno, invece, nel Salento dove visiteranno un frantoio ipogeo, mentre domenica mattina assisteranno ad alcune fasi della raccolta di olive, nei pressi di Minervino Murge.

giovedì 9 Novembre 2006

(modifica il 14 Luglio 2022, 4:41)

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