Un consiglio comunale molto animato nella prima parte, quello che si è tenuto venerdì sera all’interno della sala consiliare di Palazzo San Cataldo. In discussione otto punti, anche se al termine se ne discuteranno solo sei, per il ritiro delle due interpellanze presentate dal consigliere Franco Tota.
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Al solito sono i preliminari quelli che hanno dato “il via alle danze” con la parola richiesta dal consigliere Tota che ha chiarito la sua posizione in merito alla questione Granoro, «volevo che negli atti del consiglio comunale, per un atto così importante, ci fosse una parola differente da quella su cui si era indirizzato l’intero consiglio comunale. Spiegando quali erano i motivi che mi hanno spinto a dare una valutazione diversa da quella degli altri consiglieri, sia dell’opposizione e sia della maggioranza».
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Tota, eletto nel maggio del 2003 tra le fila di Rinnovamento Puglia, ha poi riferito che, dopo aver letto il comunicato stampa del segretario cittadino di Rinnovamento Puglia, Maurizio Vernice, sulle sue dichiarazioni sul caso Granoro, non “accettava” le imposizioni partitiche «sentendosi un consigliere libero di decidere autonomamente e senza doversi confrontare con il suo partito di provenienza».
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Infine, lo stesso Tota dovendo affrontare una azione legale contro il Comune di Corato, annunciava le sue dimissioni, «che saranno formalizzate il giorno prima che tale azione abbia inizio». E’ toccato poi ad altri consiglieri dell’opposizione e della “maggioranza critica” (gruppo misto) chiedere chiarimenti e notizie su alcuni interventi dei lavori pubblici e della pubblica istruzione.
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Dopo le risposte giunte o annunciate prossimamente, il presidente del consiglio, Pasquale Tarantini, ha letto il primo punto all’ordine del giorno sulla cui composizione il consigliere Michele Arsale, ha chiesto dei chiarimenti perché l’ordine del giorno doveva essere suddiviso in due parti e cioè approvazione bilancio consuntivo e, successivamente, approvazione del riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio.
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Dopo la risposta del segretario generale, Luigi D’Introno, che invece confermava la legittimità dell’oggetto del primo punto, si entrava nel “vivo” della discussione.
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Un punto che ha visto tutti i capi-gruppo intervenire su un debito fuori bilancio di oltre 800 mila euro. Tutti concordi nel dire che tale somma non deriva da irregolarità di gestione, ma soprattutto da una non precisa previsione di bilancio che, se per la somma aggiuntiva sullo smaltimento è giustificabile con un aumento nella raccolta dei rifiuti, non sembra essere stata sufficientemente prevista nella voce relativa alla manutenzione del verde.
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«Soprattutto – ha detto Renato Bucci capogruppo dell’Unione – vorremmo sapere se qualcuno ha potuto constatare e controllare la congruità delle somme scritte a bilancio e se sono stati rispettati i modi e i termini in cui gli interventi dell’ASIPU sono stati richiesti».
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Sull’argomento è intervenuto anche il capogruppo del “gruppo misto” Cataldo Mazzilli. «Sono certo che gli errori commessi in passato sono stati commessi in buona fede, ma ora spero che si cambi registro così come ha detto lo stesso assessore al Bilancio, Massimo Mazzilli, nel corso dell’ultima commissione consiliare».
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Si è passato ai voti che ha visto l’approvazione del punto con 17 favorevoli e 7 contrari. Il secondo punto ha riguardato alcune variazioni di bilancio proposte dall’amministrazione, fra questi spiccano i 240 mila euro che serviranno per ampliare la capienza del palaLosito, aumentando l’attuale capienza di circa 500 posti a oltre 800 posti a sedere. Anche questo punto è passato con 17 voti favorevoli e 7 contrari.
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All’unanimità approvato il progetto di integrazione per la costruzione della fogna nera su via vecchia Molfetta e il regolamento sul concorso “Il mio presepe”. Con un solo voto di astensione, del consigliere Michele Arsale, approvato il nuovo regolamento di polizia mortuaria.