Cronaca

Passa la notte davanti a un portone, i condomini gli tendono una mano

La Redazione
Il giovane senza tetto
Il ragazzo, alto e molto magro sembra avere poco più di trent'anni. Ha detto di provenire dal Marocco e parla un italiano essenziale
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Un piccolo rettangolo di spugna, un cartone logoro e una coperta leggera. Questo il giaciglio di fortuna di un giovane straniero che ha passato la notte davanti al portone di un condominio, esposto al gelo dicembrino con addosso solo una giacca a vento leggera.

Lo hanno trovato rannicchiato e confuso, ieri mattina, i condomini dello stabile. Una scena alla quale siamo poco abituati, una realtà così vicina alle grandi città ma poco comune per un paese di 50mila abitanti.

Il ragazzo, alto e molto magro sembra avere poco più di trent’anni. Ha detto di provenire dal Marocco e parla un italiano essenziale. Non aveva con sé documenti e pare non abbia una casa. Solo qualche parola per esprimere le necessità primarie. Ha chiesto un caffè a chi ha provato ad aiutarlo; il titolare di un negozio di alimentari gli ha portato un bicchiere di latte caldo e un cornetto.

«Abbiamo cercato di dargli una mano come potevamo», dice un condomino. Dopo aver chiacchierato con il ragazzo, si è attivata la macchina della solidarietà. Alcuni condomini e titolari delle attività vicine l’hanno riscaldato e rifocillato, poi sono state chiamate le forze dell’ordine per un intervento più efficace.

Il materasso improvvisato è stato lasciato vicino ad alcuni bidoni di rifiuti. Forse perché non serve più, forse per essere ritrovato facilmente e utilizzato ancora una notte, fredda e disperata.

domenica 15 Dicembre 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 9:32)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Persone dormire per terra le ho viste, e tante, sotto i portici di piazza Vittorio, a Roma, zona nella quale ho abitato per anni. Nelle grandi città è facile che si manifesti questa situazione: sono troppo dispersive e sfuggono alla gente e alle istituzioni preposte ad intervenire. Oltretutto le stazioni sono un punto di raccolta dei disadattati: molte opportunità di elemosine, tanta confusione, possibilità di passare inosservati. Non si possono fare considerazioni precise sul perché si preferisca dormire all'addiaccio, quando vi sono centri di accoglienza per ospitare chi ha bisogno. A Corato, dove vivono oltretutto suoi compatrioti, un caso come quello del ragazzo non passa quindi inosservato, ed anche la reazione delle persone è diversa da quella che avviene in una città più estesa.