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Ztl nel centro storico, residenti e alcuni commercianti vogliono «più ore di chiusura al traffico»

Marianna Lotito
Marianna Lotito
L'amministrazione incontra residenti e commercianti della ztl
Ancora non sono chiare le fasce orarie in cui scatterà la zona a traffico limitato, ma questo è quanto è emerso dall'incontro di ieri in biblioteca. Il regolamento verrà votato nel prossimo consiglio comunale e sarà immediatamente esecutivo
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La bozza di regolamento per la zona a traffico limitato è pronta per essere approvata dal consiglio comunale: il centro storico non sarà più accessibile alle auto, ma non è ancora chiaro in quali fasce orarie.

Questo è emerso dall’incontro di ieri in biblioteca in cui l’amministrazione ha illustrato i punti salienti del progetto a residenti e commercianti della zona.

Il giro di vite riguarda i tempi: «voteremo il regolamento nel prossimo consiglio comunale e sarà immediatamente esecutivo». Ancora non sono chiari gli orari, ma dall’incontro è emersa un'indicazione in controtendenza rispetto ai risultati del sondaggio del Comune sulla ztl. Residenti e commercianti propendono infatti per «un maggior numero di ore di chiusura al transito veicolare».

«L’obiettivo della ztl – ha ricordato il comandante della polizia municipale, Vitantonio Patruno – è quello ridurre l’inquinamento acustico ed atmosferico, oltre che aumentare la sicurezza dei cittadini. Siamo certi che una volta entrati nell’ottica della nuova regolamentazione, molti aspetti diventeranno solo questione di abitudine».

Per questa ragione è prevista una fase di sperimentazione.

«Il Ministero ci impone almeno 30 giorni in cui non verranno applicate sanzioni amministrative» ha spiegato il sindaco Mazzilli. Non solo, esistono precisi tempi di valutazione delle fasce orarie scelte per la ztl: «dovremo acquisire e studiare i dati relativi al traffico veicolare per almeno due stagioni, estate e inverno» ha precisato Mazzilli. «In base a quelli – ha aggiunto – potremo valutare se e come modificare le scelte fatte per la fase di sperimentazione».

Rispetto alla bozza di cui abbiamo parlato all’inizio di aprile, c’è una novità fondamentale. «Abbiamo ridotto al minimo il numero dei permessi che consentono di superare i varchi della zona a traffico limitato» ha sottolineato Sergio Tedeschi, presidente della commissione sicurezza.

«Famiglie residenti o che abbiano il domicilio nella ztl potranno avere massimo due permessi relativi ad altrettante targhe di auto e solo nel caso in cui siano almeno due i componenti familiari ad avere la patente. Avrà inoltre libero accesso anche un ciclomotore a famiglia, ed una delle due autovetture potrà sostare nella ztl sempre che ci sia disponibilità di spazio» ha chiarito Tedeschi.

Dalla bozza di regolamento, inoltre, si evince che «l’orario di libero acceso alla ztl (non ancora meglio precisato, ndr) consente ampiamente di svolgere le attività inerenti a: carico e scarico merci, esercizi commerciali alimentari e non, agenzie immobiliari, studi professionali».

Più restrittiva, invece, la normativa per artigiani e ditte che hanno sede nella ztl e necessitano di trasportare attrezzature e materiali per interventi a domicilio. Diversamente dalla prima bozza, per questa categoria il regolamento – all’articolo 12 – prevede la concessione di «un permesso con validità giornaliera di transito e sosta per il tempo strettamente necessario per le operazioni di carico e scarico». Ottenuto il permesso, i mezzi potranno sostare nelle aree adibite a parcheggio o dove non sia esplicitamente vietato. Nella prima stesura del regolamento, per ditte e artigiani era stato previsto invece un permesso annuale.

Una delle prime conseguenze dell’entrata in vigore della ztl sarà la riduzione degli spazi adibiti alla sosta. Due le misure annunciate dall’amministrazione: «sarà ridotta la fascia oraria dei parcheggi a pagamento, invece che pagare fino alle 21 si pagherà fino alle 20, e poi puntiamo ad una convenzione con il parcheggio di piazza Indipendenza».

Come era prevedibile gran parte dell’attenzione dei partecipanti all’incontro è ricaduta su piazza Di Vagno, in merito a vivibilità e sicurezza. Due gli aggiornamenti del sindaco: «nelle prossime settimane partiranno i lavori di riqualificazione, abbiamo affidato l’appalto l’8 aprile.

Inoltre il sabato e la domenica a partire dalle 22, in centro avremo la presenza della vigilanza privata, forse già dalla prossima settimana. Speriamo anche nell’ausilio delle associazioni di volontariato che vorranno collaborare».

L’idea, più volte ribadita anche in sede di approvazione delle linee programmatiche di governo, è quella di «incentivare gli insediamenti produttivi nel centro. Per questo – ha ribadito il sindaco – stiamo studiando delle forme di agevolazione fiscale per chi apre altre attività, non necessariamente adibite alla somministrazione di alimenti».

L’invito resta comunque quello di allargare la prospettiva a tutto il centro, e non solo a piazza Di Vagno.

«Il 26 maggio – ha annunciato il primo cittadino – abbiamo fissato un sopralluogo a piazza Sedile. Pare che esista un’altra piazza sotterranea e vogliamo capire se si può recuperare: sarebbe un’altra fonte di attrattività. Inoltre restano un nostro obiettivo l’ipotesi del corso destinato solo al transito pedonale, l’eliminazione di tutte le transenne e l’installazione di altri cinque varchi di ztl».

venerdì 15 Maggio 2015

(modifica il 25 Luglio 2022, 9:10)

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