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Grande festa in piazza Marconi, le immagini della “Cena in bianco”

La Redazione*
“Cena in bianco”
Con la speranza che «ogni annata sia ancora più bella di quella precedente» gli organizzatori hanno incassato i ringraziamenti del sindaco Massimo Mazzilli: «avete donato alla città una splendida serata»
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I palloncini al cielo lo hanno annunciato a tutti: anche quest'anno la “Cena in bianco” ha trovato spazio in piazza Marconi, come nel 2014. Per questa iniziativa giunta alla terza edizione, la Centrale delle Idee-Donne e Società ha scelto una location diversa rispetto a quella annunciata sul programma dell'estate coratina, ma pur sempre caratteristica ed accogliente. Lo scorso anno invece, la Cena si svolse in piazza Sedile.

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Con la speranza che «ogni annata sia ancora più bella di quella precedente», gli organizzatori hanno incassato i ringraziamenti del sindaco Massimo Mazzilli: «avete donato alla città una splendida serata – ha detto – assicurando anche la cura dell’ambiente».

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Secondo il regolamento della “Unconventional dinner", la cena si è svolta in maniera totalmente gratuita: ognuno ha portato tutto da casa, tavolo, sedie, vivande, stoviglie in ceramica, bicchieri di vetro, niente carta e niente plastica. Tutti hanno apparecchiato e imbandito la propria tavola con amici o familiari – rigorosamente in bianco – per vivere l’emozione di una cena per strada all’insegna delle cinque grandi "E" di etica, estetica, ecologia, educazione, eleganza.

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«È una serata particolare – commenta una donna – un'occasione per rilassarsi e distrarsi dalle preoccupazioni di ogni giorno e dal lavoro. È bella come iniziativa, quasi “ringiovanisce” grazie ai ragazzi e alle ragazze che partecipano sempre di più numerosi: io ormai ci vengo da tre anni».

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Oltre al buon cibo, ad assicurare il clima di festa è stata la musica del gruppo Italian's Beat, con Viky e Riccardo. «Per la prossima edizione – suggerisce una giovane partecipante – sarebbe bello avere più spazio per ballare e più libertà di movimento».

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*Con la collaborazione di Paola Bovino e Alessia Scarpa.

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domenica 10 Luglio 2016

(modifica il 24 Luglio 2022, 5:32)

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giovanni d’introno
giovanni d’introno
7 anni fa

non ci siamo. vetrina per i parvenu del paese e , soprattutto , per chi aspira a essere tale. E che tristezza vedere tanti giovani che aspirano a essere tali.

Cataldo Petrone
Cataldo Petrone
7 anni fa

Visto che si parla di cena per strada ispirata a cinque grandi “E” vorrei soltanto esprimere ciò che penso: dal momento che è una cena per strada perché non accogliere quelli che ogni giorno vivono per strada e camminano per le strade del paese dal mattino fino alla sera senza qualcuno che gli degni di uno sguardo o di un gesto di amore? Infatti questi nostri concittadini insieme al nostra bravo Sindaco non hanno il tempo di guardare a chi vive nella strada! E vi assicuro che ce ne sono alcuni! Forse non avete ben concretizzato due “E” educazione ed etica. Queste due virtù avrebbero permesso a chi organizza di essere più rispettosi verso i poveri e gli ultimi del nostro paese senza ostentare tanta ricchezza e benessere alla faccia di chi non può permetterselo. Ripeto forse non ci avete proprio pensato etica ed educazione! E il nostro Sindaco ringrazia. Io no!

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
7 anni fa

Non è mia abitudine rispondere a chi commenta, anzi deploro una simile abitudine. Ma vorrei rincuorare i due amici non entusiasti della serata: ho passato una vita ad evidenziare, a me stesso e ad altri, il contrasto che esiste tra il mondo auspicato ed immaginato da me o dalla ragione, e quello che realmente esiste. Mi sono convinto, specie adesso, che ho avuto torto nel fantasticare vanamente un “mondo migliore”. Fra le tante negatività, o meglio, o che sembrano tali agli utopisti”, la “cena in bianco” è una delle meno criticabili. L’unica cosa che già precedentemente scrissi a riguardo, è sulla scarsissima originalità di noi italiani: tale manifestazione è nata infatti a Parigi. Anche questo del continuo “copiare”, a chi conosce la Società, la Storia, l’Etnologia, la dice assai lunga sulle caratteristiche di un popolo…