Politica

Il mercato resta in periferia

La Redazione
Mercato settimanale
Secondo gli uffici il mercato non si può fare in centro «per motivi di interesse generale, sicurezza pubblica, carenza di parcheggio, impossibilità per i mezzi di soccorso, forte disagio dei residenti, degrado ambientale»
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Oltre tre ore di dibattito tra maggioranza e opposizione, poi la votazione: 8 favorevoli, 13 contrari. E così il mercato settimanale, almeno per il momento, resta dov’è.

L’ennesimo tentativo di cambiare le cose e riportarlo in centro lo hanno fatto i consiglieri di minoranza – Bovino, Loiodice, Marcone, Maldera, Fiore, De Benedittis, Mazzone, Bucci e Torelli – con una mozione firmata anche dal collega Franco Caputo. A fare da “apripista” alla mozione c’è stato anche un sondaggio pubblicato nei giorni scorsi sulla pagina facebook del Partito democratico che ha chiesto ai cittadini: «Vorreste lo spostamento del mercato dall’attuale ubicazione?».

«In origine – ha esordito Bovino – il trasferimento nella zona in cui si trova oggi era provvisorio, motivato dai lavori di rifacimento del corso: intanto però sono passati 11 anni. Oggi siamo qui a discutere di questa mozione in virtù della tristezza che contraddistingue il centro cittadino.

Con la fiera di San Cataldo realizzata sul corso il tema è tornato al centro dell’interesse: è vero che 40 espositori sono una cosa molto diversa rispetto agli oltre 200 del mercato del sabato ma penso anche ci voglia il coraggio delle scelte».

Il primo a rispondere dai banchi della maggioranza è stato Pomodoro, anticipando quella che sarebbe stata poi anche la tesi del sindaco Mazzilli: «la Fiera di San Cataldo ha dimostrato esiti positivi, si inserisce in quella serie di appuntamenti che puntano a dare nuova linfa agli esercenti del corso. Il mercato però è impossibile spostarlo nella sola bretella del corso. Gli uffici stanno lavorando ad una ipotesi diversa perché è evidente che quella attuale non possa essere la soluzione definitiva».

«Siamo favorevoli a tutte le forme di commercio, senza voler svantaggiare nessuno – ha precisato il primo cittadino – Va sostenuto, sia quello ambulante che quello fisso. Lavoriamo a tutte le altre forme alternative al mercato, la fiera di San Cataldo era una sperimentazione. Per rivitalizzare il commercio in sede fissa e la vita sociale del centro ci sono i mercatini a tema, a cadenza fissa, con un occhio di riguardo al settore enogastronomico».

L’invito, non accolto, a rivedere la posizione è arrivato da Franco Caputo: «dobbiamo ragionare, dieci anni fa non c’erano i centri commerciali che ci sono oggi. Quale tipo di mercato vogliamo? Abbiamo anche fatto un progetto sul distretto urbano del commercio. Cambiare idea rispetto a sei anni fa non è un problema, anzi: è il segno della volontà di stare al passo con i tempi. Le associazioni di categoria sono d’accordo, lo hanno detto pubblicamente, dopo la fiera di San Cataldo». «Perché non si considera anche il pensiero dei cittadini e degli operatori economici del corso?» ha proposto Fiore.

«Il centro – secondo Filomena Maldera – è abbandonato, ci cammino a piedi molto spesso. Perché non usare questa occasione per rivitalizzarlo? Come Movimento Schittulli voteremo a favore della mozione ma non certo in previsione di una futura campagna elettorale».

«Liberiamo la mozioni da veti di natura politica» ha esortato Loiodice.

Netta la posizione degli uffici, espressa dal dirigente Casieri: il mercato non si può fare in centro «per motivi di interesse generale, sicurezza pubblica, carenza di parcheggio, impossibilità per i mezzi di soccorso, forte disagio dei residenti, degrado ambientale». Dallo stesso intervento di apprende l’idea di spostare gli espositori nella bretella della zona di via Gravina, verso via Casilina e via Prenestina.

«Ci dispiace di poter prendere atto solo di questa idea» ha ammesso Rosalba Marcone. «L’ufficio – ha aggiunto – parla anche di carenza di superficie in centro invece secondo i nostri calcoli gli stalli ci entrano tranquillamente. Chiedo una risposta tecnica a riguardo».

Disponibili al confronto, ma sempre contrari alla mozione, Angelo Amorese e Sergio Tedeschi: «avrei voluto che questo argomento fosse affrontato in commissione» ha detto il primo.

«Io – ha dichiarato il secondo – appezzo la mozione per lo spirito di riportare in aula un discorso importante per gli esercenti e la popolazione. Ci deve portare a sederci e discutere per portare serenità anche nella zona in cui si trova ora il mercato: lì non può più rimanere. Avete ragione a dire basta a questa situazione che temporanea non è, ma è impensabile che possa tornare in centro. Ci si metta a tavolino per trovare l’area idonea sia per i cittadini che per gli operatori».

sabato 23 Giugno 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 12:56)

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Imma
Imma
5 anni fa

“Il mercato non si può fare in centro «per motivi di interesse generale, sicurezza pubblica, carenza di parcheggio, impossibilità per i mezzi di soccorso, forte disagio dei residenti, degrado ambientale».” Sono pienamente d'accordo! Ma di cosa state parlando ? Tre ore per capire quali sono i disagi dello spostamento! Perché non date la priorità a questioni e problemi più importanti che affliggono il nostro paese? Sembra che il mercato sia al polo nord ,non stiamo parlando di una grande metropoli! Non vi ricordate che asfissia c'era tra le bancarelle del mercato in centro per la carenza di spazio fisico ? Era un pot-pourri di fetori che si mescolavano !

Liberpens
Liberpens
5 anni fa

Va bene l'occasione una tantum, ma la sistemacita' non puo' essere esercitata in centro. Tutti i favorevoli dovrebbero esprimere il loro pensiero il giorno in cui si dovesse verificare una necessità sanitaria

Amedeo Strippoli
Amedeo Strippoli
5 anni fa

Praticamente allo stato attuale. E da quanto pubblicato nell'articolo ci sono cittadini di serie A e di serie B. Ciò non va bene. Posso capire che il problema è di difficile soluzione in bbase alla voglia di studiare l'attività. Che ci sono sicuramente dei problemi tecnici, ma non venite a dire che ai residenti non gli sta bene; perché ai cittadini che abitano in periferia gli va mmeglio?

Amedeo Strippoli
Amedeo Strippoli
5 anni fa

Il Sig. Mazzilli ha ragione che ci sono problemi più seri da risolvere. Però, come mai Città più importanti e con centri storici con pianta medievale come BOlogna, Mantova, Rimini, Faenza, Imola, Forlì Chiavari con i suoi carugi giusto per citarne alcune hanno il loro mercato cittadino in.pieno centro e nessuno si lamenta. Anzi, le amministrazioni incentivano questo tipo di attività. Non è che dietro la parola sicurezza si nasconde la parola incompetenza?

uno scettico
uno scettico
5 anni fa

Carlo fa un lungo elenco di negatività sociali, anche “datate” o comuni a molte altre città: certo sarebbe interessante che suggerisca anche il modo per affrontarle. Se esse esistono, è perchè nessuno è in grado, volente o nolente, di risolverle.

Dino
Dino
5 anni fa

Tra i temi leggo la legalità. Sensibilizzate piuttosto i Vigili Urbani e le FF.OO. affinché debellino il fenomeno della vendita dell'abbigliamento contraffatto. È uno schifo vedere tutti questi venditori di colore lungo il mercato e l'auto dei Vigili a pochi metri senza intervenire. Appena poi lasci l'auto per un minuto in divieto eccoli spuntare, i nostri SUPEREROI.
Prima o poi ci sarà qualcuno che fotografera' lo scempio sopra descritto e invierà le foto a Striscia. E rideremoooo

Di Bisceglie Domenico
Di Bisceglie Domenico
5 anni fa

Forse il sig. Sindaco, e tutta la maggioranza, nonché il dirigente di turno, dimenticano che esiste, da più di trent'anni, una ordinanza del ministero della sanità che stabilisce i criteri igienico sanitari delle aree mercatali…e noi stiamo ancora a discutere del nulla !!! Il mercato non si potrebbe fare da nessuna parte caro Sindaco così come gli spettacoli viaggianti fino a che non si individua una zona e la si rende utilizzabile e soprattutto autorizzata per entrambi le cose… buona giornata

Leone Giuseppe
Leone Giuseppe
5 anni fa

Questo argomento portato alla ribalta dalle cosiddette opposizioni è paragonabile allo stile che la politica nazionale sta adottando: Argomenti di distrazione. Le opposizioni se davvero volessero occuparsi del mercato settimanale, lo facessero contribuendo ad identificare una miglior collocazione, a garantire la sicurezza, a la viabilità, garantire che tutti possano raggiungerlo con mezzi pubblici anche gratuiti e semmai col contributo degli ambulanti. Andare in giro a chiedere se il mercato lo vuoi sotto casa o lontano da casa è di una stupidità unica

nerdrum
nerdrum
5 anni fa

a un certo punto dell'articolo compare una dichiarazione del dirigente di riferimento, che motiva legittimamente il mancato spostamento del mercato per una serie di motivi…… tra cui l'impossibilità di accesso dei mezzi di soccorso. orbene, vorrei sapere da chiunque sia capace di dare una risposta, come accede un mezzo di soccorso il sabato mattina a via de nicola n. 3 ?