Cultura

Claudia Lerro sarà Ginevra nella rievocazione della Disfida di Barletta

La Redazione
Claudia Lerro
Ampio il cartellone degli eventi per l'edizione 2018, che vedrà Kaspar Capparoni, protagonista di film e fiction TV, nel ruolo di Ettore Fieramosca e l'attrice coratina Claudia Lerro interpretare Ginevra
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Sono stati presentati ieri mattina nel Castello di Barletta gli eventi rievocativi della Disfida che dal 7 al 9 settembre animeranno la città e i luoghi simbolo legati all’epico fatto d’armi.

Numerose saranno le iniziative di carattere storico, culturale e artistico ispirate all’episodio del 1503 che ha tramandato le eroiche gesta dei tredici cavalieri italiani nel vittorioso duello che li oppose ai francesi respingendo l’accusa di viltà in nome di un’ideale, e ancora lontana, appartenenza a una nazione.

Ampio il cartellone degli eventi per l’edizione 2018, che vedrà il celebre e apprezzato Kaspar Capparoni, protagonista di film e fiction TV, nel ruolo di Ettore Fieramosca e l’attrice coratina Claudia Lerro interpretare Ginevra.

Apripista del programma sarà, venerdì 7 settembre alle ore 18 la gara podistica nel centro cittadino “Il Certame di Corsa della Sfida di Barletta” a cura della ASD Barletta Sportiva. Nella Cantina della Sfida, luogo simbolo della manifestazione, sarà inscenata alle ore 20.30 a cura del gruppo storico Bardulos “L’offesa”, con repliche alle 21.30 e alle 22.30.

Sabato 8 settembre dalle ore 17, nella piazza d’armi del Castello, laboratorio didattico “Il cavaliere va al torneo”, in collaborazione con la Compagnia dell’Aquila Bianca. Nelle sale del Museo Civico del Castello, alle ore 18.30 l’incontro “La Disfida di Barletta, come valorizzare un patrimonio comune?” precederà il vernissage della mostra d’arte contemporanea ”Limes”, previsto nella cantina della Sfida alle ore 20.30, a cura di Ester Dee Rosa e DIDA.Art con opere dell’artista Francesca Loprieno che puntano a “proporre una visione attualizzata dei temi e dei valori della Disfida”.

Infine, alle ore 19 araldi a cavallo, avanzando su itinerari differenti (con partenza da villa Bonelli e da piazza Principe Umberto), procederanno alla lettura del bando della sfida affiancati dagli sbandieratori. A cura dei gruppi storici I Fieramosca, I Brancaleone e I Cavalieri del Mito.

Domenica 9 settembre la quintessenza della rievocazione storica con l’investitura e il giuramento alle 19 a piazza Marina, quindi il corteo trionfale nel centro storico dalle 20.30 e uno spettacolo “piromusicale” alle 23, nel castello di Barletta. A seguire, nei giardini del maniero, “Dj Set”.

Alla conferenza stampa sono intervenuti il sindaco Cosimo Cannito, il dirigente del Dipartimento Turismo, Economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia Aldo Patruno, la dirigente del Settore comunale Beni e Servizi Culturali Santa Scommegna, il regista e coordinatore della manifestazione Francesco Gorgoglione e lo storico Victor Rivera Magos, consulente agli eventi realizzati dalla locale Amministrazione con il sostegno della Regione Puglia e in sinergia con il Patto Territoriale Nord Barese Ofantino e DIDA.Art srl.

«In attesa di goderci tre giorni di festa e rievocazione – ha dichiarato il sindaco Cannito – voglio testimoniare l’impegno dell’Amministrazione comunale per la Disfida che verrà. Un evento importante per l’identità cittadina. Per questo dobbiamo pensare a come organizzarlo e strutturarlo. L’impegno è di portare avanti questo progetto, col sogno di rievocare il certame cavalleresco. Su questo, l’anno prossimo ci impegneremo a fondo, ed è una promessa che faccio e spero di mantenere. Per questo avvieremo un dibattito che coinvolga la città e il Consiglio comunale, allargandolo anche all’esigenza di creare e rendere operativa una Fondazione della Disfida di Barletta. Di sicuro c’è una necessità che è quella di programmare sin d’ora gli eventi del prossimo anno potendo contare su più congrui finanziamenti, regionali e, perché no, comunitari».

Per il dirigente regionale Patruno è fondamentale «riappropriarsi dell’identità e degli eventi rappresentativi del territorio in prospettiva di un’incidenza sempre maggiore del turismo, puntando sulla qualità dei programmi e dei servizi offerti».

mercoledì 29 Agosto 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 9:43)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Anche se i tredici francesi erano dei prigionieri degli spagnoli ( già avvezzi quindi ad alzare “bandiera bianca”) e i tredici italiani, dei mercenari al soldo degli stessi ispanici, nulla toglie al significato di tale avvenimento. Ha detto bene l'autore dell'articolo: fu il primo esempio di rigurgito patrio. Purtroppo occorre tornare a secoli addietro, per parlarne con orgoglio di tale sentimento. Ora è uno scannarsi vicendevole, un gaudente motivo quando l'avversario politico si trova in difficoltà. Quasi fosse uno straniero e non rappresentasse gli interesse di tutti. Anzi, gli stranieri, specie se vengono da lontano, sono, in molti casi, di gran lunga preferiti.