L'evento

“Asemic writing”, Oronzo Liuzzi espone a Lecce

Oronzo Liuzzi
L’esposizione allestita da Anna Panareo e dal curatore è costituita da oltre 30 opere di autori verbo visivi nazionali, pugliesi e salentini
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Da oggi alle 19, nella Galleria Artpoetry in via Candido 3, a Lecce, Oronzo Liuzzi espone nell’ambito della mostra “Asemic writing: la scrittura acefala, lo scrivere, il flusso”, a cura di Salvatore Luperto e presentata da Francesco Aprile.

L’esposizione allestita da Anna Panareo e dal curatore è costituita da oltre 30 opere di autori verbo visivi nazionali, pugliesi e salentini. Alcuni appartengono alla storia della Poesia Visiva (M. Bentivoglio, Tomaso Binga, Irma Blank, Enzo Patti), altri invece, della recente generazione, oltre ad essere autori, sono teorici della scrittura asemica e divulgatori, con i loro articoli e interviste, di questa tendenza collegata alla scrittura asemantica.

La scrittura asemica è una calligrafia vuota di significato e priva di suoni perché indecifrabile, ma a differenza della scrittura asemantica (così definita da Gillo Dorfles per indicare una grafia illeggibile) pur essendo priva di senso si predispone ad essere interpretata dall’osservatore, il quale, lasciandosi coinvolgere dall’aspetto estetico, accede ad una personale lettura, libera dal condizionamento del significato espresso dal significante.

Una “calligrafia non convertita in parole” (Bentivoglio) che imita forme scrittografiche usuali (anche di culture ed epoche diverse) tra cui il testo di una lettera, di una nota, di appunti. Scritture di vario ordine come i testi dattiloscritti e i testi digitalizzati al computer oppure manoscritti cancellati, glossati, di carattere e di varia grandezza. Scritture chiare e precise nel segno oppure sfocate o barrate. Grafie ridotte a segni senza suoni, silenziate.

A guidare il fruitore nei meandri calligrafici è lo sguardo attratto dall’aspetto estetico della scrittura o dai suoi particolari: un groviglio, un segno che rimanda ad altri segni concatenati o scomposti nella pagina. Testi grafici che emulano immagini, paesaggi, figure o agenti atmosferici (pioggia, vento) nei modi dei poeti visuali concreti. Sono grafie senza i codici della scrittura, senza significato e senza suono; sono scritture in attesa di essere lette liberamente da colui che viene interessato dalla trama dei segni grafici elaborati dai movimenti psico-fisici dell’autore.

La mostra sarà visitabile fino al 10 maggio dal lunedì al venerdì su appuntamento. Info al numero 329.6249713.

In mostra le opere di Vincenzo Accame, Francesco Aprile, Tony Bellucci, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Cristiano Caggiula, Giuseppe Calandriello, Italo Carrarini, Marilena Cataldini, Luciano Cattania, Vittorino Curci, Nicolò D’Alessandro, Mauro Dal Fior, Michele De Luca, Liliana Ebalginelli, Luigi Fagioli, Vittorio Fava, Federico Federici, Fernanda Fedi, Luc Fierens, Gino Gini, Marco Giovenale, Alfonso Lentini, Lorenzo Li Greci, Oronzo Liuzzi, Ruggero Maggi, Elena Marini, Egidio Marullo, Adamo Modesto, Maria Antonietta Clotilde Palasciano, Enzo Patti, Giuseppe Pellegrino, Giovanna Sandri, Anna Spagna.

venerdì 12 Aprile 2024

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