La presidente del consiglio comunale Valeria Mazzone ha avuto un ruolo fondamentale nel gestire e spegnere nell’immediato lo scontro verbale tra il consigliere Giulio D’Imperio e la consigliera Nadia D’Introno.
Nell’onorare il suo ruolo istituzionale, nella difesa delle prerogative e dell’onorabilità del consiglio comunale, non ha esitato un attimo a stigmatizzare le parole del consigliere di Demos e a far valere le ragioni del rispetto personale ed istituzionale.
Da noi interpellata, Valeria Mazzone non ha nascosto il dispiacere per quanto accaduto durante la seduta consiliare, con l’auspicio che ciò che si è verificato il 5 marzo non possa più ripetersi.
«Il consigliere D’Imperio aveva diversi modi per far valere il suo diritto a parlare ma ha scelto il più sbagliato, usando un linguaggio irrispettoso. Ciò non è possibile in generale, ma soprattutto quando si rappresentano le istituzioni e si è nel luogo delle istituzioni. Stigmatizzerò sempre atteggiamenti di tal tipo. Noi amministratori abbiamo un compito delicato che non è soltanto quello di amministrare la cosa pubblica ma anche di essere di esempio per i cittadini» ha affermato rispondendo alle nostre domande.
La presidente, tuttavia, sgombra il campo dall’accusa di sessismo inoltrate all’indirizzo del consigliere D’Imperio da alcune forze politiche: «Nella concitazione del momento il collega D’Imperio avrebbe detto le stesse identiche parole anche ad interromperlo fosse stato un uomo. Ed io sarei intervenuta con pari determinazione».
«Ad ogni modo – aggiunge Mazzone – in un momento storico in cui sono sempre più frequenti azioni di violenza contro le donne ed il nostro consiglio comunale più volte si è soffermato a riflettere su questi temi, abbiamo tutti, uomini e donne, il dovere di stare ancora più attenti, di ponderare e pesare le parole, di agire nel pieno rispetto delle persone»
La stessa presidente Mazzone è stata destinataria delle proteste del consigliere D’Imperio nel momento in cui gli è stata tolta la parola, ma non ne fa un dramma. Del resto al brevissimo botta e risposta, immediatamente sedato dai banchi della presidenza, è seguita una dichiarazione di scuse di Giulio D’Imperio indirizzata alla consigliera D’Introno e a tutta l’assemblea.
«Sono certa che il consigliere D’Imperio abbia piena consapevolezza dell’errore commesso, diversamente non mi avrebbe chiesto la parola per scusarsi pubblicamente. L’ho apprezzato. Nel luogo del confronto politico dovrebbero essere messe in atto le migliori pratiche. Quando capita che tale intento venga disatteso, bisognerebbe subito porvi rimedio e scusarsi. Sinceramente però devo dire che non sempre questo avviene. E su questo dobbiamo lavorarci tutti, non solo il consigliere D’Imperio» rileva la presidente Mazzone.
Quanto ai tentativi di giustificare l’atteggiamento di D’Imperio da parte di alcuni consiglieri ed esponenti della maggioranza, Mazzone taglia corto senza entrare nel merito delle varie posizioni: «Ho letto qualcosa sui social. Più che una giustificazione mi è parso semplicemente un ricondurre l’accaduto alla difficile dialettica che intercorre tra la consigliera D’Introno e la maggioranza. Nessuno mi pare abbia scritto che la condotta del consigliere sia stata corretta».
«In ogni caso – aggiunge la presidente – un errore resta un errore, ammesso peraltro dall’autore stesso e c’è poco altro da aggiungere».
E conclude: «Personalmente ritengo che dagli errori, anche da quelli degli altri, tutti debbano trarre insegnamenti per se stessi innanzitutto. La gogna mediatica non serve a nessuno. Dopo questo increscioso episodio, mi aspetto un consiglio comunale più attento a livello comunicativo».
La presidente, tuttavia, sgombra il campo dall’accusa di sessismo inoltrate all’indirizzo del consigliere D’Imperio da alcune forze politiche: «Nella concitazione del momento il collega D’Imperio avrebbe detto le stesse identiche parole anche ad interromperlo fosse stato un uomo. Ed io sarei intervenuta con pari determinazione».
Detto questo non c’è altro da aggiungere. Se si vuol fare polemica si faccia pure, ma solo per dare aria alla bocca…
embè? e così la vogliamo chiudere la vexata queastio? non vogliamo organizzare un dibattito pubblico? non sarà il caso di chiamare a pontificare sull’accaduto la Boldrini? la Vladimira Luxuria? non dovremmo organizzare un corteo di protesta con annessi scontri con la polizia?
mah, sono un pò diluso e perplezzo …
Ricorderemo per sempre la vostra maestria nel rigirare le frittate! Chapeau!
Il consigliere D’imperio fare la miglior figura a dimettersi senza se e senza ma….la questione si potrebbe ripetere…. tutto il resto e fuffa!!!
Perché si dovrebbe dimettere?
Perché tale comportamento è inaccettabile al bar, figuriamoci in sede di consiglio. Chiunque non sappia comportarsi da persona civile è pregato/a di restare a casa invece di rivestire il ruolo di rappresentante della popolazione.
Si capisce chiaramente che lei non conosce affatto D’imperio che in quanto ad educazione e a comportamenti civili ne ha da vendere. Piuttosto si chieda perché una persona sempre disponibile e corretta arriva a una simile reazione. Anzi lo chieda alla principale protagonista di tutti i consigli comunali.
Sicuramente si ripeteranno gli atteggiamenti poco corretti e molto ambigui della protagonista femminile di tutti i consigli comunali. Comunque da come lei scrive si capiscono tante cose. Tutto il resto è noia.
ho visto lei accusare lui che che solidarizza con lui che ammonisce lei……
Mi vado convincendo che il Sindaco chiederà al dott. D’Imperio di dimettersi.