Il 23 e 24 febbraio 2024 si è svolto a Roma il primo Congresso Nazionale di Forza Italia, dell’era post berlusconiana.
Il Congresso, ha eletto per acclamazione il ministro degli Esteri Antonio Tajani già investito del ruolo di Segretario del partito dopo la scomparsa del suo fondatore Silvio Berlusconi.
Anche la Puglia ha avuto un suo rappresentante all’interno della Segreteria Nazionale, con la nomina tra i membri della stessa dell’Onorevole Mauro D’Attis.
Il raggiungimento di questo traguardo è stato reso possibile grazie alla celebrazione dei Congressi Provinciali, svolti in tutta la penisola, tra gennaio e febbraio 2024.
Anche Corato, grazie ai suoi 575 tesserati è stata una delle sedi congressuali della provincia in data 13 gennaio 2024, esprimendo ben quattro candidati, di cui tre collegati alla “mozione Gallo” ed uno alla mozione Carrieri, oltre a cinque candidati delegati al Congresso Nazionale, di cui quattro collegati alla “mozione Gallo” ed uno alla “mozione Carrieri”.
L’esito delle urne ha decretato la vittoria della mozione Gallo con la conseguente nomina a Segretario Provinciale di Giuseppe Gallo e l’elezione di due componenti del Coordinamento Provinciale, Lorena Mangione e Giuseppe Tarantini e di quattro Delegati al Congresso Nazionale e cioè Lorena Mangione, Giuseppe Tarantini, Giancarlo Ungaro e Antonio Sassi, tutti di Corato.
Il Direttivo Provinciale, insediatosi il 7 febbraio 2024, ha provveduto a nominare, tra gli altri, Giancarlo Ungaro, già membro di diritto, in quanto Segretario cittadino di Corato, Vice Coordinatore Vicario con delega agli enti locali.
«Cogliamo quindi l’occasione per ringraziare l’Onorevole Mauro D’Attis, amico e militante della prima ora, nonchè coordinatore Regionale di Forza Italia, il neo Segretario Provinciale, Giuseppe Gallo e Giancarlo Ungaro, suo Vicario, riconfermando a tutti la stima e la fiducia della sezione di Corato e augurando, a tutti loro, un buon lavoro» affermano dal partito.
tutte queste truppe “cammellate” avranno motivo di esistere, x la ns. città, se riuscissero a sedersi ai tavoli politici scevri dalla sudditanza al grande (piccolo) capo. viceversa nn hanno senso loro e le loro 600 (?) tessere. x il centro dx si prospetterebbe la seconda caporetto di fila.
Sicuramente dopo l’uscita di Sergio Camillo daF.I.i tesserati si dimezzeranno…. peccato che non hanno ancora una sede stabile….