Il medaglione che scende sul petto, con l’effige del simulacro della Pietà. È il segno della profonda devozione che accompagna i riti della Settimana Santa, in particolare le processioni, testimonianza di fede, simbolo di pietà popolare e di forte attaccamento alle tradizioni religiose.
Alcuni devoti lo indossano mentre sulle loro spalle portano il peso dei simulacri che percorrono le vie cittadine. Da quest’anno quei devoti che sorreggono il simulacro della Pietà, che si muove per le vie cittadine la mattina del Sabato Santo, indosseranno un medaglione con una nuova effige. L’iniziativa di rinnovare questo segno distintivo dei devoti portatori è della confraternita di Santa Maria Greca che hanno accolto l’idea dei signori Pasquale Diasparra e Vitantonio Cascarano. Il nuovo medaglione è stato presentato nel corso di un incontro al quale hanno preso parte don Vincenzo Bovino, padre spirituale della confraternita di Santa Maria Greca e della Madonna del Carmine, il priore della confraternita del Carmine, Pasquale Nocca, e il coordinatore delle confraternite cittadine Benedetto Calvi.
Il “devoto-portatore” è il laico che, animato da spirito di devozione, pur non appartenendo ad alcuna confraternita, chiede di poter portare a spalla la statua della Pietà.
Per l’occasione, la confraternita concede loro in comodato gratuito la divisa che i devoti portatori indossano, senza la tracolla che è segno distintivo del confratello.