L'operazione

Bomba della Seconda Guerra mondiale fatta brillare in una cava a Corato

Le operazioni di bonifica
Gli artificieri dell’Esercito e della Marina Militare hanno fatto brillare una bomba d’aereo rinvenuta nel porto di Barletta
7 commenti 2429

Gli artificieri dell’Esercito dell’11° reggimento genio guastatori di Foggia, in collaborazione con il nucleo S.D.A.I. (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Taranto, appartenente al Gruppo Operativo Subacquei del Raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo Tesei” della Marina Militare, hanno recuperato e fatto brillare una bomba d’aereo risalente alla Seconda Guerra Mondiale. L’ordigno, del peso di 100 libbre (circa 50 chilogrammi), era stato rinvenuto durante i lavori di dragaggio del porto e ha richiesto una particolare opera di bonifica svolta in sinergia tra i militari dell’Esercito e della Marina.

L’attività, particolarmente complessa, è stata coordinata dalla Prefettura della BAT e ha visto la cooperazione tra tutte le istituzioni presenti sul territorio. Le operazioni si sono svolte in una cornice di sicurezza e si sono concluse con successo e senza arrecare disagi alla cittadinanza. Queste attività a supporto della popolazione rientrano tra le competenze istituzionali dell’Esercito e della Marina che riescono ad operare a favore della comunità per la bonifica del territorio da residuati bellici.

Le attività coordinate dalla Prefettura – UTG di BAT hanno avuto inizio alle ore 8.15 con l’apertura del Centro di Coordinamento Soccorsi presso il Palazzo del Governo alla presenza dei numerosi enti coinvoltin elle diverse fasi di intervento (salpamento, trasferimento e distruzione) e della Protezione Civile Regionale.

Le operazioni tecniche necessarie per il salpamento e la successiva distruzione dell’ordigno sono state effettuate dal nucleo SDAI di Taranto della Marina Militare – supportati dalla Capitaneria di Porto diB arletta – e dall’11° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito.

La Questura di Andria ha curato il coordinamento finalizzato a garantire la cornice di sicurezza nell’area di rischio e – unitamente al Sezione di Polizia Stradale Bat e al Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri– durante il percorso seguito dal convoglio che, dopo il salpamento, ha condotto l’ordigno nel sito individuato per la distruzione (una cava di Corato) dello stesso in condizioni di sicurezza.

Grande supporto fornito anche dalla Polizia Locale di Barletta e dalle Polizie Locali dei Comuni interessati, dal transito del convoglio, Trani, Bisceglie e Corato (Ba), nonché dal Commissariato di P.S. di Corato e dal, Comando provinciale della Guardia di Finanza.

Il dispositivo sanitario è stato assicurato dalla Corpo Militare di Croce Rossa, dall’Asl 118 Bat e dalla

Centrale operativa 118 Bari – Bat, mentre le misure di soccorso tecnico sono state garantite dal Comando dei Vigili del Fuoco della Bat.

Nelle attività sono state coinvolte anche l’Arpa Puglia per i rilievi ambientali e l’Associazione Radioamatori Italiani a supporto delle comunicazioni tra il CCS istituito in Prefettura e i posti di comando presenti presso is iti operativi.

Le attività odierne – preparate nel corso di tavoli prefettizi di coordinamento svolti negli scorsi mesi – si sonos volte in totale sicurezza per la popolazione e sotto il profilo ambientale e si sono concluse alle ore 12.30 circa – con quattro ore di anticipo rispetto a quanto preventivato – senza disagi per la cittadinanza e per il traffico veicolare.

domenica 14 Gennaio 2024

Notifiche
Notifica di
guest
7 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Davide
Davide
3 mesi fa

Strano che non c’era pure Batman e Robin.

Ss ss
Ss ss
3 mesi fa
Rispondi a  Davide

Tranquillo c’era l’esercito🤓

Stefano
Stefano
3 mesi fa

Ma di chi era la bomba? Chi l’ha sganciata? Avrei fatto pagare a loro tutto l’ambaradan…

carluccio
carluccio
3 mesi fa
Rispondi a  Stefano

probabilmente inglesi …

Luigi Murgiano
Luigi Murgiano
3 mesi fa
Rispondi a  Stefano

Occhio, che se dovessero chiedere conto di tutte le bombe e le mine italiane disseminate nel mondo, chiuderemmo per fallimento dopo pochi minuti

carluccio
carluccio
3 mesi fa
Rispondi a  Luigi Murgiano

non ho detto di produzione inglese, ma probabilmnete usata dagli inglesi per bombardare il sud italia verso la fine della IIww … per quello che ne sappiamo potrebbe essere stata anche fabbricata in guatemala, ma usata dagli inglesi belligeranti, come quelle che colpirono il porto di bari, foggia, canosa ecc …
a proposito, canosa, che sulla carta geografica era una macchiolina, fu bombardata per scaricare l’arsenale degli aerei, dopo un raid fallito su bari …

Aldo
Aldo
3 mesi fa

Quanti enti x una bomba della guerra mondiale tutti rappresentanti per la sicurezza giustamente , poi dinanzi alle scuole non c’è nemmeno un vigile x l’attraversamento dei ragazzi sia in entrata che in uscita,mi viene spontaneo dire: C’è caricatur, è come disse Totò è io PAGO!