Il caso politico

Rifondazione insorge: «Lascino Piazza Buonarroti così com’è»

Piazza Buonarroti Corato
Il partito avversa la decisione della giunta: «Stupore e preoccupazione per il cambio di nome della piazza»
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Il cambio di denominazione di Piazza Buonarroti in Piazza San Giovanni Paolo II sta diventando un vero e proprio caso politico che sta generando fibrillazioni anche tra i partiti che sostengono l’attuale amministrazione cittadina.
Persino Rifondazione Comunista che, pur non avendo alcun rappresentante istituzionale, ha da sempre manifestato assoluta fedeltà al progetto politico del sindaco De Benedittis, prende posizioni e stigmatizza la decisione del cambio di denominazione. Ad essa si aggiunge – seppur con una pallida condivisione social – anche Sinistra Italiana: l’idea del cambio di toponomastica proprio non piace.
Con un post sui social network, Rifondazione «esprime un certo stupore e una certa preoccupazione per il cambio di nome della piazza Michelangelo Buonarroti».
«Non è la prima volta che in questa città la commissione toponomastica e la classe politica decidono di cambiare i nomi alle vie o alle piazze di questa città senza un apparente senso e senza un certo garbo» va giù duro il partito della falce e martello.
Una critica anche all’operato, in ambito di toponomastica, di amministrazioni passate, sino a quella missina del sindaco Di Gennaro artefice dell’intitolazione a Giorgio Almirante di quella che tutti conoscono come Piazza Palermo
«In questi decenni abbiamo perso vie e piazze dedicate a personaggi storici della nostra nazione o a letterati in favore di personaggi mistici o di nomi del tutto inventati(si pensi all’irredentista Nazario Sauro che ha dovuto cedere il posto alla mistica locale Luisa Piccarreta o a Piazza Parini che ha assunto un generico Piazza caduti di ogni guerra). Senza poi contare le infinite statue dedicate a santi, papi o personaggi vari collocate in piazze con altri nomi (si veda a Piazza Cesare Battisti con il monumento dedicato a Luigi Santarella oppure la statua del Papa Wojtyla in piazza Buonarroti o piazza Oberdan con al centro la statua di padre Pio). Insomma, possiamo dire che su Corato nel corso degli ultimi decenni è stata compiuta un’operazione di nonsense toponomastico volto solo a riempire le piazze ma non a dare senso logico alle cose. Anche il buon gusto ovviamente è stato messo da parte: ad esempio, volendo dedicare una piazza ai caduti della strage di Nassiriya, si sarebbe potuto scegliere un’altra piazza, ma l’amministrazione di allora, ha preferito dedicare una triste piazzetta, già allora malmessa, anziché scegliere qualcosa ex novo» scrive in un post la sezione Antonio Gramsci di Corato.
Tutto, per il partito guidato da Andrea Mastrototaro, sarebbe nato con l’amministrazione del sindaco Di Gennaro e con il cambio di denominazione di piazza Palermo in Piazza Almirante.
Il fatto – ad avviso di Rifondazione Comunista – costituì «una rottura profonda col senso comune, un momento di basso egocentrismo politico di quella amministrazione che ha preferito le ragioni fideistiche partitiche piuttosto che tener conto del legame instaurato dai cittadini con quella piazza».
Quindi l’invito: «Ecco, se vi è un origine di questo male è da lì che bisogna partire e pensiamo che da lì bisogna ripartire per rimettere a posto questo nonsense urbanistico.
Infatti, è da molto tempo che noi come Rifondazione chiediamo in maggioranza che Piazza Palermo ritorni al suo nome originale, quello col quale tutti i cittadini, giovani e vecchi, conoscono e auspichiamo e chiediamo che il Sindaco, la Giunta e la commissione toponomastica non facciano lo stesso errore delle amministrazioni di centro-destra cambiando i nomi con i quali le vie e le piazze di questa città sono conosciute da tutti i cittadini e anzi, lascino Piazza Buonarroti com’è».
Il cambio di denominazione di Piazza Buonarroti, secondo l’avviso di Rifondazione, costituirebbe un danno di immagine per l’amministrazione comunale: «Pensiamo – conclude il partito – che il buon lavoro fin qui svolto da parte dell’amministrazione sul piano urbanistico e dei lavori pubblici non debba essere marchiato da queste scelte perché andrebbero ad inficiare gli occhi dei cittadini il lavoro di riqualificazione svolto fino ad ora in città».

giovedì 4 Gennaio 2024

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franco
franco
3 mesi fa

alcuni sono nomi che non dicono o raccontano più niente ai più giovani, ma altri invece vanno coltivati e diramati proprio per la fama che si sono meritati.-

Carla
Carla
3 mesi fa

L’importante che lasciate in pace la figura straordinaria del Papa .Ho letto alcuni commenti vergognosi .Il Sindaco provvedesse a mettere ordine nel paese.La sera di Capodanno è successo di tutto di più.Cominciasse a far chiudere molti locali dove si nascondono ribelli.

Mario Ferrante
Mario Ferrante
3 mesi fa

Pienamente d’accordo!

Luigi Acella
Luigi Acella
3 mesi fa

Ma Rifondazione non fa parte della maggioranza? Perchè ha consentito questa decisione? Non poteva intervenire prima che la giunta facesse la delibera di modifica? Ora fatevi sentire non è possibile accettare questa decisione, si può scegliere un’altra piazza o via da intitolare al Papa.

ma

franco
franco
3 mesi fa
Rispondi a  Luigi Acella

la piazza è ormai accettata…trovate un altro sito-importante- da intitolare al grande artista