Il piano di dimensionamento scolastico previsto dalla Regione Puglia avrà conseguenze importanti anche sugli istituti scolastici coratini.
È stata pubblicata nei giorni scorsi la delibera della giunta regionale con la quale si provvede a ridefinire l’assetto degli istituti scolastici all’interno dei vari comuni pugliesi. Una delibera attesa anche se gran parte degli enti locali avevano richiesto un rinvio della discussione, così da poter avanzare proposte alternative rispetto a quelle evidenziate dalla Regione nella scorsa estate.
Le decisioni dell’organo regionale comportano una piccola rivoluzione tra gli istituti comprensivi coratini.
Il dimensionamento ha riguardato innanzitutto il secondo circolo “Fornelli”, unica scuola a non essere ancora istituto comprensivo. Con la delibera regionale l’istituto “Fornelli” verrà accorpato alla scuola Giovanni XXIII (precedentemente legata all’istituto Battisti).
Un cambio che ha un effetto domino: la scuola Battisti, infatti, diventerà istituto comprensivo con la scuola Cifarelli – Santarella.
Le due scuole per l’infanzia “Di Gennaro” e “Madonna Pellegrina” faranno capo all’istituto comprensivo Imbriani – Piccarreta.
La notizia è stata ufficializzata dal sindaco De Benedittis nel corso del consiglio comunale di ieri.
«Il taglio delle dirigenze implica un taglio sul personale Ata, segreteria e dsga oltre a creare una serie di disagi relativamente a graduatorie interne e codici meccanografici» ha stigmatizzato il primo cittadino.
Fare questi cambiamenti così invasivi e sopratutto in questo periodo dell’anno scolastico, a chi giova?
Penso sia doveroso esprimere disappunto e indignazione nei confronti di una decisione selvaggia e violenta che ha letteralmente lacerato un Istituto, il Battisti-Giovanni XXIII, privando il territorio Coratino di una identità scolastica importante, consolidata e sostenuta da connotati didattici innovativi e specifici.
Non riesco a comprendere la logica di un dimensionamento decisamente peggiore rispetto alle altre ipotesi che si sono susseguite nel corso di questi mesi, già esse stesse poco condivisibili.
E’ un provvedimento che ha tutta l’aria di un “sacrificio”, di un accanimento ingiusto che disprezza l’impegno di chi in questi anni nel “Battisti-Giovanni XXIII” ci ha creduto e ha investito tempo e professionalità.
Penso che in circostanze come questa occorra farsi sentire. Auspico l’appoggio di quanti, autorità locali, sindacati, organi di stampa, siano istituzionalmente chiamati a difendere i principi di giustizia dagli abusi, e gli operatori del sistema scolastico dalla sterile logica dei tagli e dei numeri.