Tradizioni

C’era una volta “La matìne de la Chiazze”

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
Uno dei banchetti allestiti in Piazza Di Vagno sino a non molti anni fa
Con i mutamenti urbanistici e sociali cambia anche la storia della città
14 commenti 4698

C’era una volta “La matìne de la Chiazzè”, quella che i nati nel nuovo millennio non possono ricordare. C’era una volta, perché quella tradizione, così come l’abbiamo conosciuta sino al 2008 (ultimo anno dell’esistenza del “mercato del pesce” in Piazza Di Vagno), non ci sarà più.

La “Nottata dell’antivigilia”, così tanto attesa dai giovani studenti che insieme aspettavano l’alba giocando a carte in freddi garage, è ormai un ricordo. Le tradizioni sono cambiate, si sono rinnovate nonostante il tentativo apprezzabile di tenerle in vita, istituzionalizzandole.

Oggi “La matìne de la Chiazze” è spettacolo, luci, colori. Un tempo era profumi, voci, sapori.

Piazza Di Vagno, quella che un tempo fu “Piazza del Popolo”, oggi è il luogo del ritrovo dei più giovani, il centro della movida cittadina. L’ultima pescheria ha chiuso i battenti l’anno scorso. Le cataste di verdure e frutta fresca, disposte a torre, sono soltanto uno sbiadito ricordo. La voce dei pescivendoli che invitavano all’acquisto del pesce freschissimo, arrivato sui banchi all’alba della vigilia, non risuona più. A quell’immagine di una Corato d’altri tempi, quando per far sentire la propria voce non c’era bisogno di microfoni e amplificatori, sono legati i momenti più felici di intere generazioni.

Non sia considerato eccessivamente nostalgico il ricordo di quei gesti che hanno accompagnato la mattina in piazza per decenni: il capitone ancora vivo avvolto nel foglio di giornale che impressionava i bambini quando sfuggiva dalle mani di chi lo aveva acquistato. Passeggiare tra i banchi, all’alba della vigilia, era un rito anche se non si comprava nulla. Ci si meravigliava con qualche luce e con il suono della ciaramella che, talvolta, si avvertiva lungo le vie del centro storico.

Era arrivato Natale.  Lo diceva il braciere scoppiettante, lo dicevano le cataste del fruttivendolo, lo diceva il banchetto della frutta secca. Lo si sentiva nell’aria.

sabato 23 Dicembre 2023

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Ansari Moltres
Ansari Moltres
4 mesi fa

La scomparsa di quel rituale sociale è dovuta ad una scelta urbanistica, che porta il marchio di una lunga serie di amministratori. La nottata si fa ancora. Ma la mattina si è accolti solo dallo squallore dei locali chiusi.

Aldo DE PALMA
Aldo DE PALMA
4 mesi fa

perchè non ritornare restituendo la piazza ai fruttivendoli, al pesce,ai fiori,e togliendola allo spaccio,alle urla,alle risatacce,al turpiloquio di giovani dello smart phone,sottoprodotto della democrazia, accogliendo i lavoratori con i loro bambini anche per dei Natali pieni di gioia coerente con chi nacque in una grotta per un mondo migliore?Sarebbe possibile se si volesse. Ma chi lo vuole?

Coratino stanco...
Coratino stanco...
4 mesi fa

È che dire? Resta solo un bellissimo ricordo della mia infanzia è di altri compaesani che si rimpiangono questa giornata.
Buone festività a tutti…

Ss ss
Ss ss
4 mesi fa

Appunto:C’era.Ridiamo lustro al paese.Rimettiamo le cose al loro posto.Anche il pesce.Vedrete come risorgiamo.Via tutti questi luoghi di perdizione ☺️

Aldo DE PALMA
Aldo DE PALMA
4 mesi fa
Rispondi a  Ss ss

mi piacerebbe sentire il Suo parere circa la mia proposta di raccolta firme

Antonia Piccarreta
Antonia
4 mesi fa

Nostalgico ricordo

Francesco Di Bisceglie
Francesco Di Bisceglie
4 mesi fa

Notte precedente l’uscita in piazza passata con gli amici a giocare a carte di qualsivoglia tipo. Poi verso le cinque tutti alla “chiazz du pesc” per vedere tutto ciò che essa offriva tra schiamazzi pianti di bimbi per la levataccia urla dei venditori scoppi di petardi fuochi accesi luminarie. Tanta saudade 🥹

Angela Mazzilli Ventura-Corato
Angela Mazzilli Ventura-Corato
4 mesi fa

Ha ragione il giornalista:”C’era una volta…”
In quella piazza ci saranno per sempre i ricordi più preziosi e più teneri di tutta la mia Vita e della famiglia ❤️ di mia madre Carmela. Piazza Di Vagno… quanto e come bella quando eri semplice, rispettata, amata. In questo luogo, le nostre radici, quelle più autentiche, le più antiche.

carluccio
carluccio
4 mesi fa

adesso che siamo più civili e progrediti non abbiamo solo la Matine de la Chiazze, ma abbiamo U’Casine de la Chiazze, ogni giorno, ogni sera, prima si vendeva capitone e verdure fresche, adesso si vende verdura secca, compressa in comodi tocchetti, che per rapidità non si cucina ma si assume fumandola.
si vendono inoltre spezie di ogni genere, e le si possono acquistare anche senza entrare in una drogheria, solerti garzoni le offrono discretamente per strada.
pesci e carni sono stati sostituiti da pratici snack e burgers, i vini cordiali e conviviali da altrettante bottiglie di birra i cui vuoti servono a lastricare ogni spazio libero.
le grida dei pescivendoli e dei chiazzieri sostituiti dalle urla dei corrissanti impegnati in diuturne, allegre battaglie manesche. si giunge ma solo in rarissimi casi all’uso di armi, anche da fuoco, a patto però che siano abusivamente e illegalmente detenute, …

Mary
Mary
4 mesi fa

Ormai non è più come un tempo bei ricordi 🥲🥲😔😔

Stefano Rosito
Stefano Rosito
4 mesi fa

Questo Autore non ci fa mai mancare articoli interessanti e ben scritti; qui, però, c’è qualcosa di più: l’arte del saper comunicare e narrare

ALDO GRAMMATICA
Aeldus
4 mesi fa

Con la corsa del mondo filo pdiota che vuole annullare ogni tradizione, credenza, pensiero e convinzione ovvio chr SI DEVE abolire la n’ttata che una volta era il primo permesso che i ragazzi potevano avere per rincasare dopo l’alba, dove luci musica truoni erano il divertimento di noi ragazzini
Danisi con il suo banco discoteca, il pescivendolo con i piedi deformi che in precario equilibrio agitava la carta giornale col pesce “vivo”…..
Bellissimi ricordi
Sostituiti ora da bottiglie di birra e alcolici abbandonate…..

Aldo DE PALMA
Aldo DE PALMA
4 mesi fa

facendo seguito alla mia nostalgia per la veccia meravigliosa piazza,nella sicurezza che la stragrandissima maggioranza del paese approverebbe il ritorno alla bellezza,occorerebbe una persona risoluta e sapiente che organizzasse una gigantesca raccolta firme da presentare a chi di dovere.Viaggiando sui 90 anni di età,non posso farlo io.unica precauzione vincente sarebbe evitare qualsiasi impostazione ideologico-politica,oltretutto perchè la difesa appassionata,senza condizioni,dei giovani che hanno sempre ragione è uno sport bipartisan.

Anselmi Giuseppe
Anselmi Giuseppe
4 mesi fa

GRAZIE A QUALCUNO CHE HA FATTO CAMBIARE IL MODO DI VEDERE LE COSE TRADIZIONALI E BELLE DI QUEI TEMPI PIENI DI GIOIA E DI FESTA LA VERA FESTA DEL SANTO NATALE. ORA LA MOVIDA , GIOVANI CHE BEVONO ALCOLICI E LITIGANO. BELLA COSA! CMQ TANTI AUGURI A TUTTI.