Il tarallo, tra le prelibatezze della gastronomia pugliese, ha una delle sue roccaforti a Corato. Lo ha raccontato Studio Aperto “Mag”, approfondimento del telegiornale di Italia 1, che ha incontrato due produttori locali e svelato alcuni aspetti della storia di questo eccezionale prodotto della nostra terra.
«Il tarallo nasce nel 1400 come prodotto energetico» racconta Giuseppe Fiore, presidente dell’azienda coratina Fiore di Puglia nella puntata visibile a questo link: https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/studioapertomag/i-taralli-pugliesi_F312329301324C05 .
«Veniva tolto un pezzo di massa del pane prima della cottura e poi messo nell’olio. Dagli anni ’70, trovandomi a Milano, avevo visto che in quella zona il tarallo pugliese non era molto accettato, in quanto primeggiava sempre il grissino. Con calma, quando sono tornato qui, mi sono proposto di vendere taralli solo al Nord, visto in Puglia era un prodotto già conosciuto. Mi sono inventato di produrre taralli con spezie di ogni regione: speck nel Veneto, formaggi in Emilia Romagna, in Toscana con poco sale, in Liguria al pesto. Fu un’idea vincente».
«Ogni giorno produciamo 20mila chili di taralli» aggiunge Tommaso Fiore, ad di Fiore di Puglia. «In questi ultimi 5 anni ci siamo anche avvicinati al mondo degli snack al forno ogni giorno ne produciamo 5mila chili». «Dall’originalità degli ingredienti, dalla tradizione è nato il “Qualità Puglia”, una confezione di taralli con ingredienti a km zero, biologici e certificati, fatti con farina di grano pugliese, vino bianco igp Castel del Monte, olio evo cultivar Coratina e lievito madre» dice Antonio Fiore, direttore di produzione dell’azienda coratina.
Ognuno, poi, aggiunge al tarallo il proprio tocco. «Parliamo di un prodotto antichissimo che nel tempo si è evoluto, diventando uno snack di eccellenza» afferma Marco Lattanzi del panificio Il Toscano. «Noi siamo un forno artigianale e produciamo il tarallo utilizzando i migliori ingredienti e usando solo le mani e nessun macchinario. Il nostro prodotto è basato principalmente sulla qualità della farina di grano duro 100% pugliese, olio evo e un vino fatto a pochi km da noi».