«Lo sport entra nella Costituzione ma l’amministrazione ci impedisce di praticarlo». È lo slogan che nella serata di ieri era stato scritto su uno striscione affisso all’esterno della palestra della scuola Fornelli, poi rimosso dalla Polizia Locale. Un gesto di protesta contro l’imminente chiusura della struttura che, per quattro mesi, sarà interessata da lavori di riqualificazione e rifacimento di tutti gli impianti, da quello idraulico a quello elettrico e degli spogliatoi.
Lavori programmati, fanno sapere dall’amministrazione comunale, ma che comunque creano disagio ai fruitori della struttura, data la carenza di spazi in cui poter svolgere attività sportiva e disputare gare di campionato. Insomma, la chiusura dell’impianto per lavori, benché sia finalizzata a migliorarne la fruibilità, non è stata accolta di buon grado da chi in quella palestra si allena.
«Siamo in grande difficoltà» spiega Gianni Berardi, dirigente della Polis Corato, associazione sportiva dilettantistica che usufruisce della palestra. «La palestra del Fornelli è l’unica struttura, oltre il Palazzetto e il tensostatico, omologata per il volley. Con l’impossibilità ad usufruirne non sarà possibile disputare le gare o fare allenamenti». La Polis Corato, infatti, è iscritta a sei campionati giovanili e, non potendo garantire la possibilità di ospitare le gare rischia di dover rinunciare a partecipare ai campionati. «Sono circa 250 gli atleti che praticano volley con la nostra associazione. Che ne sarà di loro in questi mesi? Rischiamo di rendere vano tutto il lavoro fatto sinora» aggiunge Berardi.
La soluzione migliore, secondo il dirigente della Polis Corato, sarebbe stata quella di spostare l’avvio dei lavori durante la pausa estiva, quando sia le attività della scuola che quelle della società sportiva sono sospese. «Non si dimentichi che quella struttura viene utilizzata dalla scuola per l’attività motoria» rileva Berardi.
L'assessore Marcone: «Non è una sorpresa. Non potevamo perdere l'occasione»
Che l’avvio dei lavori nella palestra potesse tramutarsi in un importante disagio per i suoi fruitori era chiaro all’amministrazione comunale. Il progetto, da 350mila euro di cui 230mila di soli lavori, però non poteva arenarsi. Su questo non ha dubbi l’assessore allo sport Beniamino Marcone, da noi interpellato sulla questione.
«Quando è partito l’anno scolastico avevamo già preannunciato che a fine novembre sarebbero partiti i lavori nella palestra. Certo, l’avvio durante le vacanze natalizie avrebbe consentito di poter disporre della struttura per una decina di giorni in più ma i finanziamenti pubblici non sono vincolati al calendario scolastico. E questa non è una occasione che si poteva perdere» afferma il vicesindaco.
«Stiamo provando a cercare soluzioni per venire incontro alle esigenze dei fruitori della struttura, scuola in primis. Ma di certo l’avvio dei lavori non è una sorpresa» chiarisce Marcone.
Probabile, dunque, che vi sia un incontro a stretto giro con i dirigenti della Polis e dell’istituto scolastico per rimediare alla temporanea indisponibilità della struttura. «Una nuova organizzazione degli spazi di Palazzetto dello Sport e Tensostatico può limitare i disagi e consentire lo svolgimento delle attività di pallavolo» rileva il vice sindaco.
Intanto però la protesta si sta facendo sentire.
Non nel periodo estivo con scuole chiuse e campionati fermi ma, nel periodo invernale quando le scuole sono aperte, i campionati in corso e il tempo inclemente! Tutto nella norma.
preferisco un ambiente sicuro, caldo, ben illumanto e con i bagni fatti bene, tre mesi di pausa si sopportano bene. Direi finalmente si fanno i lavori! Sono anni che personaggi ben noti promettevano e poi andavano via sorridendo sotto i baffi
“tre mesi di pausa si sopportano bene” perché non sarai tu a fare “pausa”e a “sopportarli”. Altruista!
Da tre anni ormai è solo un coniugare i verbi al futuro.
No, è sempre stato così; e sempre lo sarà.
purtroppo questa è l’Amministrazione che ci meritiamo, tutte parole al vento in tutto e per tutto, spero solo che arrivi il tempo delle mele, perchè sicuramente, non ci sarà un seguito, stavamo bene quando stavamo peggio, il proverbio non mente, meditate gente.
Ma hai almeno letto l’articolo?
Certo, quando i lavori non si facevano proprio … ma vada a lavorare e pensi a fare meno campagna elettorale. Stia pur certo che “questi” rimarranno per altri 5 anni. Non dubiti !
mi riferisco a AL PENSA …possibile mai che (leggo con tutti) una struttura senza bagdi sabili ec ecc) era meglio ? MA non credo proprio.- certo lavori fatti in corso d’opera scolastica danno e daranno fastidio ed allora senza altre polemiche aspettiamo i risultati -a breve- e poi…
Certamente i tempi non sono quelli giusti ma è stato spiegato che il finanziamento non poteva essere deciso liberamente ma era vincolato a procedure e tempi burocratici definiti. Tutto sommato se il disagio è propedeutico ad una situazione più comoda, sicura e attuale e si trovano soluzioni provvisorie alternative è meglio così. Piuttosto sarebbero da rimproverare le vecchie amministrazioni che nulla hanno fatto per l’ammodernamento e la sicurezza delle palestre e delle scuole e ancora meno hanno fatto per le società sportive e per lo sport in genere (vedi campo sportivo e palazzetto dello sport).
a questo nessuno risponde?