Il fatto

Ai domiciliari organizza “coca party” in casa: incastrato dai video sui social, torna in carcere

Carabinieri
I carabinieri gli hanno fatto revocare il beneficio e lo hanno ricondotto in carcere
6 commenti 4940

I carabinieri avevano da tempo notato che – nonostante fosse sottoposto ai domiciliari – a casa sua si recavano spesso amici e conoscenti con i quali consumava anche droga. Dopo alcuni giorni è però stato scoperto e riportato in carcere.

Protagonista della vicenda è il 25enne P.M. per il quale il gip del Tribunale di Trani ha disposto la revoca del beneficio dei domiciliari e il ritorno nella casa circondariale di Trani da cui era uscito poche settimane prima.

Nel corso delle indagini i carabinieri hanno raccolto diversi elementi, tra cui anche video postati sui social nei quali si vede il detenuto divertirsi con i suoi amici, a casa propria, mentre si consuma droga e si sfoggiano armi (che, fanno sapere le forze dell’ordine, per ovvi motivi, non è stato possibile rinvenire e constatare la reale natura) è scattato il provvedimento che ha riportato in carcere il 25enne.

giovedì 12 Ottobre 2023

Notifiche
Notifica di
guest
6 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
W la giustizia italiana...
W la giustizia italiana...
6 mesi fa

il fallimento di tutto il sistema giudiziario e legislativo italiano è sotto gli occhi di tutti… tranne di quelli che prendono decisioni scellerate come queste… permessi, permessini, buona condotta, sconti di pena, domiciliari, gite, visite guidate, visite enogastronomiche, party, festini… ma ce’ sciat’ facenn’… ce’ sciat’ facenn’… chi nasce tono non muore quadro!

Antonio
Antonio
6 mesi fa

riporto il viroglettato del sindacato autonomo della polizia penitenziara letto su un altro articolo pubblicato sempre su coratolive e che si riferisce ad un altro episodio riguardante un detenuto, questa volta, in permesso: «Purtroppo – aggiunge Pilagatti – questo ennesimo episodio di detenuti che escono in permesso ed al rientro vengono trovati con della droga, dovrebbe far riflettere sull’effettivo cammino di reinserimento degli stessi che fingono di comportarsi bene per accedere ai benefici di legge, ma che poi appena hanno l’occasione riprendono con il vizio di infrangere la legge».
ora mi chiedo: quanto serve questa giustizia “materna” al fine di recuperare e reintegrare socialmente i detenuti? Non sarebbe, visto il fallimento di questa linea leggera, il caso di tornare o introdurre le maniere forti?

FC=FC
FC=FC
6 mesi fa

Ma veramente credete la giustizia funziona? È solo una #giustiziaFallita e mi fermo qua.

carluccio
carluccio
6 mesi fa

e adesso speriamo che non vi venga in mete di farlo partecipare a qualche altro giubileo …

luca
luca
6 mesi fa

Arresti domiciliari, permessi premio affidamento in prova, sconti di pena per chi non ha mai lavorato un solo giorno della propia vita . Tutti vocaboli da cancellare. Occorre una rivisitazione totale del sistema carcerario che è quella dei campi di lavoro.

Ultima modifica 6 mesi fa da luca
franco
franco
6 mesi fa

comizi riunioni inviti pranzi ecc ecc ma davvero crediamo nella redenzione di chi-purtroppo- delinque abitualmente? in quegli ambienti ci si laurea in criminalità altro che.- pochi gli ostinati che si danno un bel da fare per cercare di riportarli sulla retta via. questi si benemeriti alla faccia di ministeri e vari giudici