L'intervista

“Parlami Dentro. Oltre il carcere: lettere di (r)esistenza”: frammenti di vita libera che si fanno stimolo, ispirazione, auspici per chi vive la prigionia

Mirella Caldarone
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Parlami dentro. Un progetto di connessione ad alta velocità
Un progetto di connessione ad alta velocità ideato e curato da Marilù Ardillo. 148 pagine che scrutano un vero patrimonio del sentire
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È un libro che parla di noi. È la voce silenziosa e potente di tanti autoritratti tracciati a penna per rispondere ad una chiamata alle parole.

È trascorso un anno da quando la Fondazione Vincenzo Casillo e Liberi Dentro Eduradio & TV hanno lanciato un invito a condividere un gesto narrativo di resistenza: scrivere una lettera ad una persona detenuta sconosciuta. Per consegnare un frammento di vita libera che si facesse stimolo, ispirazione, auspicio per quella moltitudine di persone che ha dovuto rinunciare alla libertà di uscire, di fare, ma non di sperare. Che ha commesso un errore, ma continua ad impegnare ogni energia per evolvere.

In risposta alla chiamata, un centinaio di persone di ogni età e provenienza ha inviato lettere che parlano di sé, delle proprie prigioni, di dolori, ma anche di natura di viaggi, suggerendo la loro chiave di salvezza. Un vero outing: molte persone hanno affidato il racconto più intimo della loro esistenza con la certezza di sentirsi accolti e compresi. E questa certezza è stata associata alle persone detenute, quasi, la cella, fosse lo scrigno per i propri segreti: un tacito patto di fiducia.

Dall’idea progettuale alla carta stampata: una scommessa lunga 148 pagine che scrutano un vero patrimonio del sentire.

Grazie alla sensiblità e alla fiducia di edizioni La Meridiana, il progetto oggi diventa un libro, ideato e curato da Marilù Ardillo, responsabile comunicazione della Fondazione Vincenzo Casillo. Il titolo è: Parlami Dentro. Oltre il carcere: lettere di (r)esistenza.

C’è, in ciascuna di queste lettere, una tale delicatezza, un pudore rispettoso, che è raro trovare e che ancora più raramente si accompagna a una disponibilità (emotiva e intellettuale insieme) a sospendere il giudizio, a favore di un esercizio – non vorrei chiamarlo banalmente di empatia, ma più nobilmente di riconoscimento dell’altro“, afferma nella prefazione lo scrittore Paolo Di Paolo.

Parlami dentro è un libro che fa sentire contenti di esistere e di essere parte di una umanità che palpita e che resiste, che può aiutarci a capire che il senso della nostra esistenza non si esaurisce negli errori che commettiamo. Ha il merito di essere un’occasione: per esprimere, per ascoltare, per riflettere, imparare.

Alcune tra le lettere più intense sono state lette durante il mese di dicembre 2022 nel programma radiotelevisivo Liberi Dentro di Eduradio&Tv, partner del progetto, seguito potenzialmente da 750 detenuti della Casa circondariale Rocco D’Amato di Bologna sui canali televisivi regionali. La Fondazione farà dono del libro a 1000 persone detenute di vari Istituti penitenziari d’Italia, impegnandosi a presentarlo personalmente davanti a numerose platee di Case circondariali. L’intero ricavato sarà devoluto a sostegno di progetti educativi a favore delle persone detenute.

Questo progetto ha dato voce alla parte più civile della società civile. È un percorso di cura, una promessa di umanità. Uno spazio di animo donato a chi legge. Un libro necessario. Scritto da tutti per tutti.

Un libro che ha un potere pedagogico, anche. Sarebbe bello vederlo sui banchi di scuola, negli zaini degli studenti, nella borsa ‘attrezzi’ degli insegnanti. Uno strumento di connessione 3.0. Un mosaico in continuo ampliamento.

mercoledì 27 Settembre 2023

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