La riflessione

Corato, città che non trova pace

Uno degli innumerevoli incendi ai danni di automobili nella città di Corato
I numerosi episodi di microcriminalità accrescono la percezione di insicurezza. I cittadini chiedono risposte
25 commenti 7662

Basta scorrere in rassegna gli articoli delle ultime settimane per tenere il conto di quanto numerosi siano gli episodi di microcriminalità, di vandalismo, di pura inciviltà che si sono verificati nella città di Corato.

Aggressioni, bombe carta fatte esplodere sotto le abitazioni, incendi ad autovetture (un classico in negativo per la nostra città), furti d’auto e risse tra la movida occupano di prepotenza il dibattito cittadino, sortendo l’effetto di un calo drastico della percezione di sicurezza in città.

Ad essere ferito dagli squarci di chi spadroneggia senza regole è soprattutto il centro cittadino, quello che un tempo sarebbe dovuto essere il salotto buono della città, il biglietto da visita per chi a Corato arriva per la prima volta, il luogo in cui tante attività commerciali hanno scelto di investire. Chi delinque, lo abbiamo visto, tuttavia non disdegna neanche i luoghi più decentrati. Corato sembra non trovare pace.

Bande di ragazzini si atteggiano in stile Gomorra, sfrecciando indisturbati su bici elettriche usando strade e marciapiedi come se fossero piste da corsa; l’appuntamento di mezzanotte con i fuochi d’artificio sembra essere ormai una routine, una ricorrenza fissa. Le poche forze dell’ordine fanno il proprio lavoro ma è impensabile che vi sia un poliziotto per ogni cittadino.

Soltanto pochi giorni fa raccoglievamo le doglianze dei residenti di Piazza Di Vagno, privati del sonno e della serenità, scippati del diritto di vivere la propria casa e i propri spazi senza dover stare continuamente in guardia. A distanza di poche ore, proprio in quel luogo, si consumava l’ennesimo atto di violenza, raccontato dai presenti come agghiacciante. Qualche giorno prima, in Piazza Sedile, un altro parapiglia, per fortuna soffocato in pochi minuti.

«Andiamo via di qui» è stata la prima reazione di chi aveva scelto di trascorrere il sabato sera in uno dei locali della piazza. E chissà se sceglierà di tornare.

«Il centro storico rischia lo spopolamento» dicevano i residenti; altri invece facevano notare che lo spopolamento è già in atto. La gente in centro non vuole più viverci e gli avventori hanno paura anche a transitarvi. Chi rimarrà a Corato?

Ci sono aree off limits, proprio come accadeva negli anni ’90 quando Lina Wertmuller scelse di ambientare il suo “Io speriamo che me la cavo” tra i vicoli del centro storico. Oggi quei luoghi, seppur parzialmente recuperati sul piano edilizio, sono il luogo prediletto per esercitare lo spaccio a cielo aperto. Non è un segreto, ne parlano tutti. Se n’è parlato persino in una pubblica seduta del Consiglio Comunale quando il sindaco in persona, esprimendo solidarietà al giovane aggredito da un branco di giovanissimi, ha ammesso la situazione difficile che la città sta vivendo.

Negli ultimi mesi la situazione della città di Corato è stata al centro dei lavori del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal Prefetto. La situazione è nota ai piani alti ma le risposte tardano ad arrivare. Intanto la situazione, giorno dopo giorno, diventa più difficile e il senso di impunità che ispira l’atteggiamento di alcuni rischia di consolidarsi, di irrobustirsi sino a diventare difficile da estirpare.

Il timore della cittadinanza è che la situazione possa degenerare al punto da sfuggire irrimediabilmente di mano. Ci si aspetta una reazione, da parte delle istituzioni, prima che sia troppo tardi.

Corato merita di recuperare la serenità che merita; di essere ammirata – come da sempre accade – per la laboriosità dei propri cittadini e per l’eccellenza del tessuto imprenditoriale e non come il luogo da cui stare lontani, per non rischiare di ritrovarsi coinvolti in qualcosa di brutto.

mercoledì 19 Luglio 2023

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Cittadino
Cittadino
9 mesi fa

“Ci si aspetta una reazione, da parte delle istituzioni, prima che sia troppo tardi”.. ecco questo è quello che al momento latita in questo paese e che noi cittadini vorremmo quanto prima almeno per fare vedere alla criminalità che le istituzioni esistono.. non solo sulla scheda elettorale…

Ss ss
Ss ss
9 mesi fa

Consiglio vivamente ,serenamente ,pacificamente 🤨,di interpellare il ministro della giustizia.Fate accendere i riflettori mediatici su questo paese.A tamburo battente.Proprio non lo volete capire😲.

Antonio
Antonio
9 mesi fa

Un problema che non si vuol risolvere. Non c’è altra spiegazione.

carluccio
carluccio
9 mesi fa

l’articolo mette in risalto un aspetto in particolare, la paralisi dello stato, della società civile di fronte alla microcriminalità, che è quella che più urta e spaventa. a nessuno o quasi frega nulla dei maxisequestri di giocattoli cinesi contraffatti, ma a chiunque darebbe fastidio che gli fregassero la bicicletta.
ecco, verso questo tipo di reati lo Stato è impotente, è paralizzato, nulla impedisce al piccolo criminale di fare quel capper e stracappero che gli pare ( anche grazie alla ormai ridicola riforma cartabia).
tutto questo viene poi ulteriormente condito dalla annosa mancanza di forse dell’ordine, dalla notoria recalcitranza della magistratura ad occuparsi dei fenomeni microcriminali, a meno che non assumano proporzioni preoccupanti e imbarazzanti, ma allora sarebbe già troppo tardi …
aggiungiamo come ciliegina la strafottenza anche economica di pletore foraggiate dallo stato a gratis, non solo economicamente con sussidi vari e senza alcun ritorno, ma anche moralmente attribuendo la tendenza a delinquere ad una colpa “sociale” ed il gioco è fatto. nessun colpevole, nessuna prevenzione, nessuna repressione, nessun esempio. e così via fino a diventare come qualche repubblica centroamericana.
hasta la vista baby!

M.G
M.G
9 mesi fa
Rispondi a  carluccio

Concordo perfettamente con questo commento……. impotenza dello stato….e benché io non conosca la nuova normativa della legge Cartabia…..già basta quella esistente…a dare carta bianca a tutti quelli che vogliono delinquere alla faccia dei cittadini onesti e laboriosi. E che pagano le tasse come me….!…E poi si ritrovano a vedere gente …piene di tatuaggi e spendono cifre per mantenere non più uno ….ma bensì due cani con il reddito di cittadinanza,!

Francesco Labietola
Francesco Labietola
9 mesi fa

Cosa si può più commentare, ormai Corato è alla totale deriva. Credo che inizieremo a pensarci da soli

Tonico
Tonico
9 mesi fa

La “riflessione” e’ molto ottimista perché la “situazione” da tempo e’ “sfuggita di mano”

Gino
Gino
9 mesi fa

E l’Amministrazione dorme….

Francesco
Francesco
9 mesi fa

E che ci vuole….. mettiamo un altro centinaio di telecamere in giro per il paese ed abbiamo risolto il problema. A Corato si risolve così la questione sicurezza…..
Poveri noi!!!!

Ss ss
Ss ss
9 mesi fa
Rispondi a  Francesco

Si certo.150 telecamere senza controllo😂😂😂😂Qui scusate ho dovuto prendere in prestito la solita cavolata che scrivete,ma haime’il mio senza controllo è più sensato.

DARIO
DARIO
9 mesi fa

Ogni settimana viene convocato sto cavolo di prefetto ma mi sa che stanno solo pensando dove passare le vacanze fate schifo

forse...
forse...
9 mesi fa

… si continua a sottovalutare la situazione. Mi chiedo a cosa servono posti di blocco al mattino o nel primo pomeriggio quando è di sera e di notte che questo paese va presidiato. Ci sono riusciti con città ben più grandi, non credo non si possa fare a Corato.

Cittadino
Cittadino
9 mesi fa

I fatti ci dicono che è aumentato in maniera esponenziale il verificarsi di questi episodi in città ma non risulta altrettanto forte la risposta delle istituzioni (comune in primis e prefettura) per arginare questi fenomeni. Nessuno, a giudicare dall’incremento di questi episodi, sta ottenendo risultati incoraggianti. Avanti così……..

Gio.14
Gio.14
9 mesi fa

Di troppa democrazia si muore. Rinunciamo a un pizzico di democrazia per raddrizzare all’istante i rami storti!!!

adann
adann
9 mesi fa

ma io mi domando e dico ma l’esercito quando si decidono a metterlo in campo…dobbiamo aspettare l’ inizio di una guerra per vederlo tra le strade?

Il grillo parlante
Il grillo parlante
9 mesi fa

Tranquilli, è tutto sotto controllo.

Domy
Domy
9 mesi fa

Molto probabilmente bisogna richiedere, anche a costo di paventare le dimissioni, un intervento urgente sul nostro territorio, che purtroppo sembra paradossalmente meno sicuro di Cerignola, di ingenti unità (esercito e forze dell’ordine anche in borghese) che intervengano nello stoppare le diverse forme di criminalità diurne e notturne…il mondo politico dovrebbe scendere in piazza in modo trasversale perché su determinate tematiche bisogna cooperare da destra a sinistra

Domy
Domy
9 mesi fa

I politici locali dovrebbero girare un po’ i diversi quartieri e le periferie anche nei diversi momenti della giornata compresa la notte per avere contezza dei fenomeni criminali che ormai si stanno radicando nei minori…il rischio è una prossima emulazione della paranza?

Spatriato
Spatriato
9 mesi fa

Ma tutte le telecamere installate , che tanto hanno impattato con scavi e disagi, funzionano ?? Qualcuno può rispondere al quesito??

Max il Gladiatore
Max il Gladiatore
9 mesi fa

In questo paese si aumenta solo la Tari.

Gglll
Gglll
9 mesi fa

Prima o poi qualcuno comincerà a farsi giustizia da solo

Falco
Falco
9 mesi fa

I sindaci non sono dei Superman dei fumetti. Credo poter pensare : perché la Polizia, Carabinieri, Finanza, Forestale , vigili urbani , vigilanza privata ecc. non hanno dei risultati?
Un numero incalcolabile di stipendiati ma i risultati sono invisibili . Non dimentichiamo l’indifferenza e la non partecipazione
dei coratini che vedono sanno e tacciono

Salvatore Patruno
Patruno salvatore
9 mesi fa
Rispondi a  Falco

Solo un imprenditore ragiona come lei signore

Cittadino
Cittadino
9 mesi fa

Corato è uno dei comuni della provincia di Bari che ha al suo interno oltre alla Polizia Locale anche Polizia di Stato e Carabinieri, quindi io mi domando: come è possibile che gli agenti e varie siano sempre pochi? A questi “ragazzini” o similari che creano tanti danni sia alla percezione della sicurezza sia al tessuto urbano bisogna dare un segno. Non ci vuole molto a presentarsi con un paio di pattuglie nel luogo da cui partono i fuochi di artificio e ad arrestare qualcuno, perchè per fare fuochi di artificio servono autorizzazioni, mica uno si mette a sparare in aria così…basterebbe un bel presidio già dal tardo pomeriggio in Piazza Vittorio Emanuele o in Piazza di Vagno con un paio di agenti che fanno verbali, in ossequio alle nuove norme sul codice della strada, a qualsiasi idiota scorazzi in monopattino o bicicletta in mezzo alle persone. La sicurezza parte da questo, dal far vedere che la legge in questo paese si rispetta. E si può e si deve partire dalle piccole cose. Non serve fare i proclami relativi al fatto che ogni due giorni si va a battere i pugni in prefettura, tanto abbiamo capito che la prefettura non fa nulla. E’ solamente campagna post elettorale dire che si va in prefettura a farsi valere. La criminalità organizzata è arrivata ed ha messo radici a Corato proprio perchè la legge e l’ordine non esistono più e nessuno li fa valere, non per mancanza di mezzi o persone, ma per mancanza di competenza e/o volontà.

Ultima modifica 9 mesi fa da Cittadino
Pier Luigi
Pier Luigi
9 mesi fa

“Bande di ragazzini si atteggiano in stile Gomorra”, ma in realtà pagliacci che, presi singolarmente, se la fanno sotto.