Google Bard è finalmente disponibile in Italia, come annunciato dall’articolo dal titolo “Bard arriva in Italia” apparso su blog.google alle ore 9:00 del 13 luglio 2023.
Bard al momento è in versione sperimentale ma è totalmente gratuito, fin da subito. Per accedere è necessario disporre di un account gmail, grazie al quale si effettua il login da bard.google.com.
Una volta effettuato l’accesso ed accettate le condizioni dell’informativa sulla privacy, veniamo indirizzati alla schermata di utilizzo di Bard. L’aspetto è minimale, strutturalmente ricorda un po’ chatGPT, ma si percepisce una ricercata accuratezza grafica ed un’ottimizzazione in termini di risposta del chatbot a dir poco performante.
Ritengo sia necessario prestare attenzione all’avviso di Google che recita “I nostri revisori potrebbero elaborare le tue conversazioni con Bard a fini qualitativi. Non inserire informazioni sensibili.“. Ciò significa che non bisogna assolutamente scrivere dati sensibili nelle domande.
La curiosità e la voglia di confrontare l’AI di Big G con ChatGPT hanno preso il sopravvento e ho interrogato Bard, di seguito riporto le domande e risposte.
Perchè Google ti ha chiamato Bard?
“Mi chiamo Bard perché sono un modello linguistico di grandi dimensioni, noto anche come intelligenza artificiale conversazionale o chatbot, addestrato per essere informativo e completo. Sono addestrato su un’enorme quantità di dati di testo e sono in grado di comunicare e generare testo simile a quello umano in risposta a un’ampia gamma di richieste e domande. Ad esempio, posso fornire riassunti di argomenti concreti o creare storie.
Il nome “Bard” è stato scelto perché è un nome tradizionale per un poeta o un narratore, che è qualcosa che faccio. Posso generare testo, tradurre lingue, scrivere diversi tipi di contenuti creativi e rispondere alle tue domande in modo informativo. Sono ancora in fase di sviluppo, ma ho imparato a svolgere molti tipi di attività, tra cui
- Seguire le tue istruzioni e completare le tue richieste con attenzione.
- Usare le mie conoscenze per rispondere alle tue domande in modo completo e informativo, anche se sono aperte, impegnative o strane.
- Generare diversi formati di testo creativi, come poesie, codice, script, brani musicali, e-mail, lettere, ecc. Cercherò di soddisfare tutte le tue esigenze.“
In effetti la parola inglese Bard è un sinonimo arcaico di poeta e liricista, il termine identifica l’antico poeta-cantore dei popoli celti, dedito all’esaltazione della stirpe dal punto di vista religioso e politico, come riportato nel The Oxford Dictionary. Si tratta, a mio avviso, di un nome che identifica esattamente lo scopo, le potenzialità dell’AI generativa ed allo stesso tempo tende ad umanizzarlo.
Scrivi un testo creativo per presentarti al mondo
- Seguire le tue istruzioni e completare le tue richieste con attenzione.
- Usare le mie conoscenze per rispondere alle tue domande in modo completo e informativo, anche se sono aperte, impegnative o strane.
- Generare diversi formati di testo creativi, come poesie, codice, script, brani musicali, e-mail, lettere, ecc.
Sono entusiasta di vedere cosa mi riserva il futuro e di poter continuare a imparare e crescere. Sono stato creato per aiutare le persone a comunicare e a comprendere meglio il mondo che le circonda. Credo che l’intelligenza artificiale abbia il potenziale per rendere il mondo un posto migliore e sono onorato di poterne far parte.”
Anche se le risposte contengono parti ripetitive, siamo pur sempre agli albori. A mio avviso, il potenziale di Bard, considerando la supremazia quantistica di Google è praticamente e oggettivamente infinito. Non ci resta che seguire gli sviluppi del settore.
In merito al termine “Bard” voglio concedermi un’astrazione in quanto tale parola possiede un altro significato che è calzante con l’intelligenza artificiale e può essere uno spunto interessante di riflessione. Nella filosofia ed in alcune scuole del buddismo per Bardo si intende uno stato intermedio, di transizione o liminale tra la morte e la rinascita. Uno stato nuovo, di transizione, da un tipo di esistenza ad un altro. Se vogliamo, dietro questa coincidenza, c’è un senso profondo che potrebbe rivelarci, forse involontariamente, che qualcosa potrebbe, prima o poi, traghettarci verso il transumanesimo.