Hanno atteso per quasi dodici ore, nel silenzio dell’aula di Corte d’Assise del Palazzo di Giustizia di Trani. Aspettavano la sentenza, mostrando delle t-shirt con le immagini dei loro cari, morti sul binario unico, nel tragico giorno del 12 luglio 2016.
E sono rimasti in silenzio per tutta la durata della lettura della sentenza, per poi abbandonarsi alle lacrime, talvolta contenute, altre volte trasformatesi in rumoroso pianto. Sono i parenti delle vittime del disastro ferroviario, che per anni hanno atteso che la giustizia si pronunciasse sulle responsabilità per la morte dei loro familiari, dei loro affetti più vicini.
L’assoluzione dei vertici di Ferrotramviaria, dei dirigenti del Ministero, per loro è stata la negazione della giustizia. Non credono nel solo errore umano, quello che ha portato alla condanna dei due ferrovieri Vito Piccarreta e Nicola Lorizzo.
«Hanno ucciso i nostri cari una seconda volta, non è servito a niente» ha commentato tra le lacrime Daniela Castellano, figlia di una delle vittime. «Credete veramente che l’appello potrà dare ragione a quattro fessi come noi? Noi non abbiamo il potere di Ferrotramviaria, non abbiamo potere in politica. Siamo nulla. Dopo Rigopiano tocca a noi» ha aggiunto.
Impassibile è rimasto Giuseppe Bianchino, papà di Alessandra, morta a 29 anni. Mentre si è abbandonata ad un sonoro pianto Anna Aloysi, sorella di Maria, morta nel disastro. «Non è una sentenza giusta», ha detto in lacrime.
«La legge non è uguale per tutti» hanno protestato altri presenti in aula, manifestando incredulità per la decisione dei giudici.
Ad attendere la lettura della sentenza c’erano anche i sindaci di Corato e di Andria, parti civili nel procedimento.
«È una sentenza di cui prendiamo atto. Certamente prendiamo atto del disappunto dei familiari delle vittime» ha affermato il sindaco De Benedittis. «I nostri Comuni, Corato e Andria, si sono costituiti parti civili, e adesso attendiamo di leggere le motivazioni della sentenza per le necessarie valutazioni conseguenti».
Innegabile, tuttavia, la soddisfazione di chi è stato scagionato dalle pesanti accuse per le quali era imputato. «Questa sentenza viene dopo un processo lungo, difficile a cui abbiamo contribuito tutti. È una vicenda terribile come è evidente dalle reazioni dei parenti. Però la giustizia va rispettata sempre» ha detto l’avvocato Michele Laforgia, difensore assieme a Tullio Bertolino, di Ferrotramviaria.
E questa sarebbe la giustizia? E cosa ne pensa il ministro Salvini che tanto ha sciacallato su questa vicenda? Povere famiglie
Farà finta di niente, come tutte le volte in cui gli convenga.
Il lavoro di Salvini finisce quando finisce la passerella e si spengono le telecamere
Capisco e condivido pienamente la “sete” di giustizia (che è stata in realtà negata, questa è la verità) e le lacrime dei parenti 🩷 delle 23 vittime dell’incidente ferroviario del 12 luglio 2.016
Come più volte detto e scritto “il pesce, quasi -SEMPRE- puzza dalla testa”. Solidarietà ai soli 2 “condannati”, probabilmente gli “anelli” più fragili del sistema (ed i più esposti, forse…). È terribile (e bisognerebbe provare) essere vittime di un’ingiustizia legale o di vita, o della privazione di una persona cara (per colpa di…altri).
P.S. sull’auto di mia sorella è installato da anni (già previsto dalla casa automobilistica ed in dotazione), un dispositivo che segnala (sonoramente e con un certo anticipo temporale), la presenza di un ostacolo… come a quasi tutte le auto oramai.
Ho detto tutto.
Vicino a Vito Piccarreta e Nicola Lorizzo , due volte vittime sia di un errore e poi di un meccanismo giudiziario diabolico! non so se avrete modo di leggere questo messaggio, ma volevo dirvi solo questo, Dio e buono e tutto coopera al bene di coloro che lo amano!
Ma dove?? Sul risarcimento??
Giustizia????? Come immaginabile hanno pagato i pesciolini!!!!
esatto egregio Avv. LAFORGIA lo ricordi anche quando ( e capiterà) avrà una decisione contraria ai clienti….senza indiziare di “pensieri” la decisione….comunque sia ricordo la SUA innata aderenza alla legalità sempre e ovunque
Se l’avvocato LAFORGIA avesse avuto suo figlio su uno di quei 2 treni, forse, l’avrebbe pensata diversamente. E poi vedevi.
Questa sentenza ha dell’incredibile !!!
Non c’era bisogno di aspettare 7 anni per una sentenza già scritta e saputa. La giustizia italiana in questi casi è molto chiara i colpevoli sono sempre i più piccoli e deboli economicamente e politicamente. I “grossi” sono sempre innocenti e i loro avvocati sono sempre i più bravi. La piccola consolazione è sapere che a livello umano questa gente non vale niente, la speranza invece è che le parti prima o poi si possano invertire.
La prima testata a battere la notizia della sentenza? Il Fatto Quotidiano! E sull’ANSA? Non pervenuta! Notizia al TG1 delle 13? Non pervenuta! Notizia al TG3 delle 14? Si parte con 6 minuti di Allerta Meteo (c’è tutti i giorni) per poi dare un contentino di 2 minuti… Meditate gente, meditate……
Quasi quasi sono anche loro le vittime i vertici di ferrotramviaria
Vergognaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa !!!
Fa bene il governo ha riformare la giustizia e le toghe..sono sentenze scioccanti….con un impianto obsoleto..ma che dico da fare west…ok all: errore umano..ma che devono pagare solo quei 2 ferrovieri è inaccettabile..speriamo in appello ..me lo auguro..
Ma cosa c’entra la riforma della giustizia, che mira solo a semplificare i tempi e le procedure. Ce la fate a non commentare così a caso, tanto per?
Sfissare a due persone sole questa strage🤔🤔🤔🤔…Che schifo!Alla fine il ragionamento fatto:Ha sempre funzionato il sistema ,voi vi siete distratti un attimo e 23 persone sono morte.Viva L’Italia
Imputare , pardon
Praticamente stando ai commenti. Tutti i giudici che hanno presenziato il processo,erano tutti corrotti?? Per vostra informazione i giudici applicano la legge,se gli atti erano quelli,si dovevano attenere a quanto scritto. Quando verranno depositati gli atti di sentenza,andateli a leggere,se vi riesce di capire qualcosa commentate.
Se non fosse per quel disastro a quest’ora avremmo ancora il binario unico sulla tratta Andria Corato
Perche’ha sempre funzionato.